Il mercato del lusso trova sempre più sbocchi in Cina


Dalla pelletteria ai gioielli, il mercato del lusso galoppa in Cina: entro tre anni metà dei ricavi mondiali del settore saranno generati dai consumatori cinesi

Il mercato del lusso trova sempre più sbocchi in Cina

Entro il 2025 il 50% dei ricavi del consumo globale di beni di lusso sarà generato dai consumatori cinesi e quello oltre la Grande Muraglia con tutta probabilità diventerà quindi il più grande mercato del lusso al mondo, superando gli Stati Uniti.
Già nel 2020 la Cina era stato l’unico Paese a registrare un aumento delle vendite nel settore fashion & luxury, con gli acquisti cresciuti del +48% per un valore di circa 48 miliardi di euro.

Tra le colonne portanti del comparto vi è sicuramente la pelletteria che si stima nel 2021 abbia superato i 7,1 miliardi di euro, con una crescita annua del +7%. Per quanto riguarda l’abbigliamento, ogni anno circa 1,5 milioni di cinesi spendono in media 5,3 mila euro in abiti di moda high-end e, secondo alcune stime, i profitti ammonteranno del +4,8%. Anche il mercato degli orologi di lusso si ritiene abbia chiuso l’anno con un valore di 8,9 miliardi di euro. Il valore delle vendite annuali 2021 di alta gioielleria in Cina è valutato in 6,2 miliardi di euro con i prodotti in oro che si confermano la categoria più popolare e hanno rappresentato oltre la metà delle entrate del settore.

Malgrado l’ascesa delle generazioni più giovani, i consumatori maturi si stanno affermando come uno dei principali target dell’economia nazionale cinese e si stima che questo segmento di acquirenti possa arrivare a costituire il 24,8% entro il 2030 e il 29,9% entro il 2040. Sono consumatori molto attenti ai trend di consumo e altamente digitalizzati: non si limitano a navigare in rete e a usare i social network, ma sono altrettanto attivi sui marketplace e sugli e-commerce.

Su tutto il settore però grava lo spettro della politica governativa che si è espressa per un riequilibrio della distribuzione della ricchezza e questo potrebbe ridurre il potere di acquisto per i prodotti importanti del lusso.