Lupus: scoperti fattori predittivi di remissione


Lupus: nuovi studi hanno identificato fattori predittivi di remissione e di ridotta attività di malattia lupica

Uno studio inglese ha dimostrato che sono necessari altri fattori, oltre la positività agli anticorpi antinucleari, per predire l'insorgenza di lupus

Nei pazienti affetti da lupus, un’età avanzata alla diagnosi e il ricorso a farmaci antimalarici si associano al raggiungimento della remissione o della ridotta attività di malattia lupica (LLDAS). L’appartenenza ad etnia non Caucasica, un’attività iniziale di malattia elevata, l’essere affetti da malattia di lunga durata e l’essere stati precedentemente sottoposti a trattamento con dosi più elevate di glucocorticoidi sono risultati essere fattori associati, invece, ad una minore probabilità di raggiungere la remissione o la LLDAS.
Sono queste le conclusioni di uno studio presentato nel corso del recente congresso dell’American College of Rheumatology.

Disegno dello studio
Lo studio si è proposto di determinare i predittori di remissione e LLDAS in pazienti lupici provenienti da una coorte longitudinale a lungo termine e multietnica, seguiti in un follow-up della durata media di 6,5 anni.

Sono stati valutati tre outcome nello studio:
– La remissione in assenza di trattamento, definita da un indice SLEDAI-2K (esclusa la sierologia) pari a zero, in assenza di trattamento con prednisone e farmaci immunosoppressivi
– La remissione in presenza di trattamento, definita da un punteggio SLEDAI-2K (esclusa la sierologia)= 0, dall’assunzione di dosaggi di prednisone ≤5 mg/die e da farmaci immunosoppressori di mantenimento
– La LLDAS, definita da un punteggio SLEDAI-2K≤4, dall’assunzione di di dosaggi di prednisone ≤5 mg/die e da farmaci immunosoppressori di mantenimento

Il protocollo dello studio consentiva in tutti i gruppi di pazienti che raggiungevano gli outcome sopra indicati l’assunzione di farmaci antimalatici.
Folta la schiera di possibili predittori di outcome di remissione e LLDAS, rappresentata dal sesso di appartenenza, dall’età alla diagnosi, dall’etnia, dal livello di istruzione, dall’indice SLEDAI-2K all’ingresso nella coorte di pazienti, dalla durata di malattia all’inizio dello studio, dalla dose più elevata di prednisone assunta prima dell’inizio dello studio, dal numero di “pulse” di metilprednisolone endovena come pure dalla dose media di farmaco per “pulse” prima dell’inizio dello studio.

Tra le covariate tempo-dipendenti considerate vi sono state l’impiego di antimalarici e l’indice di danno SLICC/ACR.

Risultati principali
La remissione in assenza di trattamento (primo outcome) è stata raggiunta in 367 pazienti su 1.243 (29,5%); quella in presenza di trattamento (secondo outcome) è stata raggiunta in 749 pazienti su 1.185 (63,2%) mentre LLDAS è stata raggiunta in 833 pazienti su 1.151 (72,4%).

L’appartenenza ad una etnia non Caucasica (in particolare Africana), come pure punteggi SLEDAI-2K più elevati e dosi maggiori di GC (sia prednisone orale che “pulse” di metilprednisolone) sono risultati associati, invece, ad una minore probabilità di raggiungere gli stati sopra citati.

Un’età più avanzata alla diagnosi, come pure l’impiego di farmaci antimalarici durante il follow-up sono risultati associati ad una maggiore probabilità di remissione in trattamento, come pure di raggiungimento della LLDAS.

La durata di malattia al basale è risultata associata ad una minore probabilità di remissione in assenza di trattamento.

Il genere di appartenenza, il livello di istruzione e l’indice di danno d’organo SDI non sono risultati associati, invece, con nessuno degli outcome prefissati.

Da ultimo, è emerso che i domini dell’indice SLEDAI-2K associati ad una minore probabilità di raggiugere uno o più  outcome dei 3 prefissati nel protocollo dello studio erano quello mucocutaneo, quello renale, quello muscoloscheletrico e quello neurologico.

Bibliografia
Ugarte-Gil M et al. Predictors of Remission (on and off Treatment) and Lupus Low Disease Activity State (LLDAS) in Systemic Lupus Erythematosus (SLE): Data from a Multinational, Multicenter SLICC (Systemic Lupus International Collaborating Clinics) Cohort [abstract 1276]. Arthritis Rheumatol. 2021; 73 (suppl 10).