Progetto Redox: i droni scoprono prima la Xylella


Il progetto Redox può salvare gli ulivi: droni e sensori termici riescono a individuare la Xylella prima che danneggi le piante

Progetto Redox: i droni scoprono prima la Xylella

Droni e sensori termici per individuare precocemente la Xylella prima che si manifesti attraverso il disseccamento delle piante di ulivo malate. E’ quanto prevede il progetto Redox (Remote early detection of xylella, Rilevazione precise a distanza della Xylella), presentato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) assieme a partner come  il Cnr, l’Enav e Planetek e finanziato dall ministero dello Sviluppo economico.

L’obiettivo dell’iniziativa – che avrà una fase operativa all’aeroporto di Grottaglie (Taranto) – è quello di mettere a punto un sistema per l’identificazione precoce dei nuovi focolai di Xylella in grado di migliorare l’efficacia delle azioni di contenimento e far risparmiare tempo e costi nel monitoraggio e nel campionamento delle piante infette.

Il progetto sviluppa tecnologie e procedure per acquisire,,trasmettere,archiviare,elaborare e condividere i dati telerilevati che vengono acquisiti con sensori digitali montati su satellite, aereo, drone e piattaforme terrestri. In questo modo sarà possibile identificare le piante di ulivo infettate prima ancora dell’insorgere di sintomi visibili ad occhio nudo.

L’uso di sensori iperspettrali e di camere termiche messi a disposizione dal Cnr di Bari, socio del Distretto aerospaziale, garantirà un monitoraggio continuo di aree estese, anche decine di migliaia di chilometri quadrati, come una intera regione.

Il contrasto alla malattia e alla sua diffusione parte dalla capacità di individuare le piante malate. Attualmente l’individuazione  procede con l’ispezione fisica delle piante, l’estrazione di campioni e le analisi laboratoriali. Questa procedura presenta caratteristiche di risorse necessarie (costo, tempo), e capacità di riconoscimento iniziale che poco si confanno con la criticità della malattia. Il progetto Redox intende sviluppare la capacità di riconoscimento della malattia precoce e veloce, cioè di ampie aree coltivate in poco tempo.

FONTE: CONFAGRICOLTURA