Sostanze pericolose: la guida Inail per estetiste e acconciatori


Estetiste e acconciatori: dall’Inail la guida per prevenire i rischi derivanti da sostanze pericolose. L’opuscolo punta a fornire informazioni utili e necessarie

Sostanze pericolose: la guida Inail per estetiste e acconciatori

 Informare e supportare le piccole e medie imprese nell’opera di prevenzione del rischio di infortuni e malattie professionali è uno degli obiettivi della mission dell’Inail al fine di tutelare la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori. Disponibile e scaricabile gratuitamente dal portale dell’Istituto, l’opuscolo “Il rischio da sostanze pericolose per acconciatori ed estetisti” è stato realizzato dall’Inail, in qualità di Focal Point Italia dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), e dal Network nazionale, nell’ambito della precedente campagna europea promossa da Eu-Osha “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”.

Il testo fornisce utili indicazioni per una corretta valutazione e gestione del rischio. L’opuscolo pubblicato all’interno della collana “Salute e sicurezza” punta a fornire le informazioni necessarie per una corretta valutazione e gestione del rischio in un settore professionale, dove lavoratrici e lavoratori sono più esposti, in particolare al rischio di sostanze chimiche. Con un approccio divulgativo e di facile lettura, nell’ottica di una diffusione sempre più capillare della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, il testo individua, anche grazie ad un ricco apparato di immagini, efficaci consigli e preziose indicazioni.

L’opuscolo presenta una panoramica sui rischi in cui possono incorrere estetiste e acconciatori. Con una serie di approfondimenti rivolti sia agli acconciatori che alle estetiste, il testo presenta una panoramica sulle sostanze pericolose che possono provocare rischi professionali. Tra i pericoli indicati, il contatto con agenti irritanti che possono essere contenuti in shampi, decoloranti, solventi, tinture, lozioni, creme e smalti o anche l’esposizione a vapori di ammoniaca, acqua ossigenata, solventi. Il testo inoltre distingue tra gli effetti irritanti e sensibilizzanti che possono incidere sull’apparato respiratorio e sulla pelle in grado di provocare, tra l’altro, asma e dermatite.

Alcuni consigli per un’efficace prevenzione. Molto argomentata la sezione dedicata alla prevenzione che offre utili informazioni agli operatori del settore sui comportamenti da osservare, come ad esempio: acquistare prodotti conformi alla normativa europea; definire le modalità di impiego dei prodotti; limitare il tempo di esposizione; garantire una buona ventilazione dell’ambiente; adottare corrette misure igieniche nel luogo di lavoro; leggere etichette e composizione delle sostanze e delle miscele; utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) marcati CE (guanti, mascherine, occhiali protettivi, visiere) come previsto dal documento di valutazione dei rischi (DVR); osservare corrette misure di igiene personale nel contesto professionale come il lavaggio delle mani.

Centralità delle attività di formazione e informazione. Le attività di formazione e informazione, come indicato nel testo, devono riguardare tra l’altro: i rischi a cui si è esposti nel proprio lavoro; gli agenti chimici pericolosi presenti; le precauzioni da osservare; le corrette procedure per manipolare ed eventualmente smaltire le sostanze chimiche pericolose utilizzate; l’accesso alle schede dei dati di sicurezza messe a disposizione dal fornitore nel caso di sostanze pericolose. L’opuscolo inoltre si sofferma sul corretto utilizzo delle varie tipologie di dispositivi di protezione individuale, idonei a prevenire situazioni di pericolo, come ad esempio i guanti, di cui sono specificate le diverse caratteristiche: in nitrile, lattice, vinile, polietilene. La pubblicazione si conclude con un ricco apparato bibliografico contenente l’indicazione della normativa in materia.