Attimi: a Roma il teatro contro le discriminazioni di genere


Al via a Roma Attimi, il teatro come un gioco aperto a tutte le donne per provare a riconoscere i quotidiani automatismi di discriminazione di genere

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Hai presente quando ti dicono che sei una donna con le palle o che ti comporti come un maschiaccio? O quando ti dicono che sei più carina quando sorridi? O quando il tuo compagno fa suoi discorsi che hai fatto tu prima di lui? Oppure, ‘e che cavolo, stai calma, che hai il ciclo per caso?’. No, molto spesso non ci fai neppure caso, sono cose che fanno parte del quotidiano di ciascuna, cose alle quali siamo talmente abituate da non notarle neppure. È così sistemico, così radicato nella società, questo tipo di piccole costanti discriminazioni, quasi invisibili, che capita che non ci si faccia attenzione. Attimi è un laboratorio teatrale che si occupa proprio di questo, un gioco aperto per tutte le donne, in cui si prova a riconoscere i quotidiani automatismi di discriminazione di genere nei quali ancora spesso inconsapevolmente viviamo, usando tecniche e metodi del teatro per iniziare a contrastarli. Un laboratorio che si terrà in un luogo, la Casa Internazionale delle Donne a Roma, in cui appunto le donne si sentono accolte, al sicuro, libere di esprimersi. Attimi, si legge nella nota, è aperto a tutte le donne dai 18 anni in su ed è gratuito.

L’idea è quella di creare uno spazio condiviso per poter tirar fuori ciò che è già dentro di noi, attraverso il gioco del teatro e di contribuire ad attivare nelle partecipanti meccanismi di riconoscimento – primo passo verso il superamento – di quegli ostacoli anche piccoli e spesso invisibili per abitudine ‘culturale’ che nel quotidiano sottolineano la discriminazione del genere femminile. Il primo passo per evitare il sessismo è imparare a riconoscerlo. Sarà condotto da Bianca Attiani, attrice, diplomata all’accademia d’arti e mestieri dello spettacolo Accademia Bordeaux. Attiani ha ottenuto l’attestato di Operatore di Teatro nel Sociale S.T.A, valido anche per l’iscrizione al Registro Nazionale degli Operatori di Teatro Sociale tenuto da A.N.T.A.S. (accademia nazionale arte e teatro nel sociale) e sta concludendo la formazione al corso europeo per Operatori di Teatro Sociale, primo corso per la formazione di Operatori di Teatro nel Sociale in ambito europeo con un programma comune ad altre nazioni, realizzato nell’ambito del progetto Erasmus Plus “Restore” di cui l’associazione Oltre le parole Onlus è capofila di 6 nazioni.

Ha all’attivo, oltre alle opere di recitazione, anche tirocinii in laboratori di teatro sociale in enti/strutture come: L’associazione Ylenia e gli amici speciali, centro diurno per persone con disabilità che ospita un laboratorio teatrale della Compagnia instabile de Gli Amici Speciali sotto la guida del maestro Wladimiro Sist e Veronica di Tanna. La compagnia teatrale ‘con la collaborazione delle associazioni “Amici dei bimbi Onlus e ‘Mi fanno male i capelli’.

Un progetto con le ragazze adolescenti del reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. La conduttrice offre spunti, incanala il flusso di informazioni che arrivano dalle partecipanti tramite il gioco teatrale così da poter portare il gruppo ad un’analisi e una decodifica delle pratiche sessiste ‘automatiche’ reiterate nel quotidiano, per poi portarle alla loro “messa in scena” trasformando così quegli ‘automatismi’ e condizionamenti pressoché invisibili in ‘performance’ visibili, riconoscibili, riconosciute. Il laboratorio diventa così uno spazio fisico e mentale, nel quale le donne possono rompere schemi e resistenze, senza pregiudizi o competizioni e smascherare i ‘piccoli’ sessismi e i condizionamenti con l’intelligenza, la creatività e l’arte teatrale collettiva. Non verrà imposto un metodo né tanto meno un linguaggio; si verrà invece a creare una lingua comune che possa far sentire tutte le partecipanti integrate oltre che reattive nel quotidiano. Attraverso una metodologia molto pratica composta da giochi teatrali, il gruppo riesce a trovare un linguaggio non necessariamente verbale comune per potersi esprimere, potersi aprire, sentirsi sé stessa.

Il laboratorio, spiega la Dire (www.dire.it), si concluderà con una performacespettacolo teatrale, in scena con lo strumento che tutte possediamo: noi stesse, il nostro corpo, la nostra voce, i nostri pensieri e le nostre emozioni. Il laboratorio prevede la scelta di un testo, che verrà adattato con il contributo di ognuna delle partecipanti per portare in scena sentimenti, emozioni, pensieri, elaborazioni. Attimi inizia a gennaio 2022 appena raggiunta la quota minima di iscrizioni. Si terrà il venerdì pomeriggio alla Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19 a Roma. Fa parte del Progetto Re.Sto.Re, corso europeo per il riconoscimento della figura professionale di operatrice di teatro sociale, ed è realizzato da Bianca Attiani grazie alla collaborazione della Casa Internazionale delle Donne e di Oltre le parole onlus.