Il legame tra artrite psoriasica e osteoporosi è sempre più evidente


Più della metà dei pazienti con artrite psoriasica (PsA) è affetta anche da osteoporosi (OP) o osteopenia secondo un nuovo studio

Studio italiano ha dimostrato l'esistenza di un'associazione stringente tra l'inquinamento ambientale e l'innalzamento del rischio di osteoporosi

Più della metà dei pazienti con artrite psoriasica (PsA) è affetta anche da osteoporosi (OP) o osteopenia, con un innalzamento del rischio di OP femorale, in  particolare, nei pazienti con coinvolgimento assiale, ipertensione, cardiopatia ischemica e deficit di vitamina D. Queste le conclusioni di uno studio presentato al Congresso dell’American College of Rheumatology.

I presupposti e gli obiettivi dello studio
L’OP è una comorbilità associata alla malattie infiammatorie immunomediate frequentemente  sottostimata. Mentre l’associazione di OP e artrite reumatoide è già stata determinata da tempo, mancano dati chiari sull’associazione tra l’OP e la PsA.

L’obiettivo di questo lavoro è stato quello, pertanto, di determinare i valori densitometrici a livello della colonna lombare e del collo femorale in una coorte di pazienti iberici con PsA, al fine di stimare la frequenza di OP e analizzare i fattori associati con un valore più ridotto di densità minerale ossea (DMO).

Risultati principali
Lo studio ha incluso 155 pazienti con PsA sottoposti a esame densitometrico DEXA. L’osteopenia a livello del collo femorale è stata documentata in 74 pazienti su 155 (47,7%) mentre quella a livello della colonna lombare in 51 pazienti su 152 (33,5%) (Ndr: 3 pazienti non hanno potuto effettuare esame DEXA a livello della colonna lombare per chirurgia pregressa).

L’OP a livello della colonna lombare è stata rilevata in 11 pazienti su 152 (7,2%), mentre l’OP a livello del collo femorale in 11 pazienti su 155 (7,1%).

Per quanto l’OP in generale e quella a livello del collo femorale fossero associate con l’età, non è stata rilevata alcuna associazione tra l’OP a livello della colonna lombare e l’età o il tempo di evoluzione media della PsA.

Mentre l’osteopenia a livello della colonna lombare è risultata più comune nel sesso femminile rispetto a quello maschile (42,1% vs. 25%, rispettivamente; OR= 1,515; IC95%= 1,020-2,249; p=0,026), l’osteopenia a livello del collo femorale è risultata più comune nei pazienti di sesso maschile rispetto a quello femminile (11,4% vs. 2,6%, rispettivamente; OR= 4,74; IC95%= 0,99-22,8; p=0,057).

Non solo: una storia di malattia infiammatoria intestinale è risultata associata ad un rischio 8 volte più elevato di osteopenia a livello della colonna lombare (OR= 8,511; IC95%= 0,926-78,247; p=0,044).

Sono stati identificati alcuni fattori associati ad un maggior rischio di insorgenza di OP a livello del collo femorale. Tra questi vi erano:
– il coinvolgimento assiale di PsA (OR= 3,883; IC95%= 1,115-13,518; p=0,024)
– l’ipertensione (OR= 9,9; IC95%= 2,055-47,689; p<0,001)
– la cardiopatia ischemica (OR= 7,657; IC95%= 1,914-30,63; p<0.01)
– il deficit di vitamina D (<20 ng/dl; OR= 8,727; IC95%= 0,921-82,691; p=0,046)

I ricercatori non hanno osservato l’esistenza di un’associazione tra la presenza di OP e la terapia farmacologica corrente o pregressa. Ciò detto, il trattamento con DMARD è risultato associato ad un rischio ridotto di osteopenia (OR= 3,28; IC95%= 0,98-10,96; p=0,04).

Da ultimo, passando ai risultati dell’ analisi multivariata, è emerso che la cardiopatia ischemica era associata ad un rischio due volte più elevato di OP (2,08; p=0,42) e ad un rischio 3 volte più elevato di OP a livello del femore (OR= 3,17; p=0,002). L’iperuricemia, invece, è risultata associata ad un rischio ridotto di OP (p=0,002).

L’osteopenia è risultata associata con l’età (OR= 2,64; p=0,01), mentre non sono state documentate associazioni significative con il coinvolgimento assiale e il tempo di evoluzione di PsA.

Bibliografia
Rojas Herrera S et al. Osteoporosis in Psoriatic Arthritis [abstract 1325]. Arthritis Rheumatol. 2021; 73 (suppl 10).