Fondo per B&B non imprenditoriali: le perplessità di F.A.R.E


F.A.R.E – Federazione Associazioni RIcettività Extralberghiera esprime dubbi sul fondo da 5 milioni per la categoria dei B&B non imprenditoriali

Fondo per B&B non imprenditoriali: le perplessità di F.A.R.E

Posizione chiara da parte di F.A.R.E – Federazione Associazioni RIcettività Extralberghiera – rispetto all’avviso relativo all’erogazione del fondo di 5 milioni di euro destinato alla categoria dei B&B non imprenditoriali. Se da un lato la neonata Federazione esprime soddisfazione per il riconoscimento della categoria, dall’altra c’è perplessità sulla equità della misura.

A pochi giorni dalla pubblicazione da parte del Ministero del Turismo dell’Avviso prot. 3772/21 del 22 dicembre 2021, che prevede l’assegnazione ed erogazione di 5 milioni di euro verso i Bed and Breakfast a carattere non imprenditoriale, F.A.R.E. esprime apprezzamento e allo stesso tempo perplessità attraverso le parole del Presidente Delia Di Maio: “Siamo soddisfatti ma non del tutto” – commenta il Presidente F.A.R.E. – “per l’istituzione di questo fondo che, se da un lato rappresenta un riconoscimento per una categoria ignorata sin dall’inizio della pandemia, dall’altro si rivela essere totalmente insufficiente dato l’elevato numero di strutture ricettive Extralberghiere non imprenditoriali presenti su tutto il territorio nazionale”.

“Soffermandosi su alcuni dati – spiega il Presidente Di Maio – risulta palese l’inadeguatezza della misura e delle modalità di erogazione: i B&B non imprenditoriali, secondo i dati ISTAT, sono circa 35.000 su tutto il territorio nazionale. Il fondo prevede un’erogazione di 2.000 euro per ogni struttura ricettiva; si evince facilmente che solo 2.500 strutture potranno usufruire dell’indennizzo, meno del 10% della categoria, di fatto le più rapide nell’inoltrare la richiesta il giorno di apertura dell’avviso dal momento che in meno di 24 ore i fondi erano già terminati”.

E’ necessario sottolineare che il settore non imprenditoriale rappresenta circa il 70% di tutto il comparto Extralberghiero, e che la categoria dei B&B è solo una delle diverse tipologie di attività di questo tipo. “Non si comprende quindi – continua il presidente Di Maio – perché in fase di conversione della Legge n° 146 del 21 ottobre 2021, avvenuta il 17 dicembre, siano state apportate delle sostanziali modifiche, rispetto al Decreto Ristori, che di fatto escludono tutte le altre tipologie di ricettività Extralberghiera non imprenditoriale, quali gli Affittacamere e le Case Vacanze, solo per citarne alcune tra le più diffuse. Ciò che non è chiaro per i nostri associati è se la confusione nasce da un uso inadeguato di terminologia e definizione o da una volontà esplicita da parte degli organi competenti di supportare solo una parte della categoria”.

Appare sempre più evidente che il confronto con i rappresentanti del settore è di fondamentale importanza e deve essere propedeutico per la programmazione di attività che, come in questo caso specifico, erano attese da molto tempo. F.A.R.E. è nata anche per essere un valido supporto al servizio delle Istituzioni e si auspica che al più presto le Istituzioni ne capiscano l’opportunità.