Dono e regalo non sono la stessa cosa


Al di là del valore materiale, qual è il significato profondo del dono? Quali sono i benefici del donare? Qual è la differenza tra dono e regalo? Parlano gli psicologi

Al di là del valore materiale, qual è il significato profondo del dono? Quali sono i benefici del donare? Qual è la differenza tra dono e regalo? Parlano gli psicologi

Al di là del valore materiale, qual è il significato profondo del dono? Quali sono i benefici del donare? Qual è la differenza tra dono e regalo? Perché ci sono persone che non sanno donare?

Ne parliamo con gli esperti di Guidapsicologi.it, che ci danno alcuni consigli per imparare a donare e ci spiegano come in psicologia l’atto del regalare sia interpretato come un atto di “egoismo ben visto”, mentre quando doniamo non ci aspettiamo nulla dall’altro, sebbene l’atto che compiamo risvegli in noi un sentimento di benessere: quella soddisfazione che percepiamo viene da noi stessi.

Qual è il significato profondo del dono? Oltre il valore materiale

Quando parliamo di donare, intendiamo qualcosa di tangibile o intangibile che una persona dà volontariamente senza aspettarsi qualcosa in cambio. Ma donare è un atto completamente altruistico?

La psicologia ci aiuta a comprendere meglio l’altruismo e le ragioni di questi comportamenti prosociali. Non possiamo considerare il dono come un’azione spontanea, perché può essere motivata da diversi sentimenti:

  • Il sentimento di responsabilità sociale, ci motiva ad aiutare chi ha bisogno intorno a noi. Non tutte le persone sentono la stessa responsabilità sociale, questo è determinato dal livello di empatia, impegno e compassione che abbiamo per le persone che ci circondano.

  • La sensazione di equità arriva quando la persona crede o sente di dover compensare in qualche modo un comportamento o un atto che ha consapevolmente o inconsapevolmente compiuto e che ha causato un danno. Per questo motivo il senso di colpa è la motivazione principale quando si tratta di donare.

  • Il sentimento di reciprocità, in questo caso le persone fanno donazioni in base al beneficio che ottengono. Questo beneficio può essere tangibile o intangibile, ad esempio un’esperienza positiva.

Ecco perché quando si parla di donare si parla di azioni altruistiche, ma nella maggior parte dei casi la persona che le compie ottiene qualcosa in cambio, ovvero si sente bene con se stessa.

Quali sono i benefici del donare?

Il principale vantaggio del dono è che si sta aiutando una causa e contribuendo al miglioramento della società, qualunque sia il tipo di donazione. Ma donare ci aiuta anche a sentirci meglio con noi stessi, poiché attraverso queste azioni si risveglia in noi un sentimento di appartenenza a un gruppo o collettivo, che condivide i nostri stessi valori. Ci aiutano a sviluppare la nostra capacità empatica e compassionevole e, in generale, favoriscono il nostro benessere individuale e collettivo.

Qual è la differenza tra dono e regalo?

Il regalo implica sia il dare che il ricevere, mentre non è così per il dono. Dalla psicologia, l’atto di regalare è interpretato come un atto di “egoismo ben visto”. Quando facciamo un regalo per un compleanno, un matrimonio, per Natale… aspettiamo che anche l’altro ci faccia un regalo, è un atto di dare e ricevere, il più delle volte beni tangibili. Quando invece doniamo non ci aspettiamo nulla dall’altro, sebbene l’atto che compiamo risvegli in noi una sensazione di benessere, non otteniamo nulla dall’altro e non ci aspettiamo per ottenere qualcosa da loro. Quella soddisfazione che ci viene viene da noi stessi.

Ci sono persone che non sanno donare, perché?

Come abbiamo visto precedentemente, l’azione del donare è motivata da sentimenti diversi. Uno dei principali fattori alla base del dono è la capacità empatica, l’impegno e la compassione che abbiamo nei confronti delle persone che ci circondano, e non tutti posseggono queste capacità.

Molte persone non riescono a cogliere cosa significhi vivere nella società, o non ne sono consapevoli, e quindi non sentono la responsabilità che ciò comporta. Vi sono poi persone che non sono dotate di una grande capacità empatica, e questo fa sì che non riescano a provare compassione per un’altra persona e non abbiano lo slancio e il desiderio di voler aiutare. E infine ci sono persone che non concepiscono il dare senza ricevere qualcosa in cambio, quindi non credono nel valore dell’atto di donare, perché non ne comprendono la necessità.

Imparare a donare è possibile
Ecco alcuni suggerimenti per imparare a donare a diversi livelli, con gesti quotidiani, verso le persone che ci circondano, oppure con azioni specifiche appoggiandosi ad organizzazioni specifiche:

  1. Guardati intorno, viviamo in una società e quindi abbiamo persone intorno a noi che potrebbero aver bisogno di aiuto.

  2. Entra in empatia con le persone, non tutti ci troviamo nelle stesse circostanze e non disponiamo delle stesse opportunità, cerca di capire i bisogni degli altri.

  3. Scopri diverse organizzazioni e informati rispetto alle cause che supportano. Trova un’organizzazione che lavora su argomenti specifici che potrebbero essere di tuo interesse: educazione, parità di genere, diritti umani, ambiente… il fatto che l’organizzazione lavori con un gruppo che ti interessa o con cui ti senti identificato, aumenta la tua capacità empatica.

  4. Cerca un’organizzazione i cui valori e ideali siano allineati con i tuoi.

  5. Scopri come gestiscono le loro risorse, l’aiuto che arriva sul campo e assicurati che sia un’organizzazione trasparente e chiara nella gestione dei fondi.