Le motivazioni che spingono le aziende a cambiare nome


Le motivazioni che spingono le aziende a cambiare nome

Scopriamo perché molte aziende scelgono di cambiare il proprio nome nel corso del tempo. Vediamo i motivi principali che portano ad un nuovo inizio.

Perché le aziende scelgono di cambiare il nome?

Scegliere il nome di un’azienda, non è una cosa semplice. Sono molte le considerazioni da fare, come ad esempio trovare il giusto nome del dominio e dei social, controllare i nomi dei competitor, vedere se esistono implicazioni culturali o simboliche rispetto al nome e altro ancora. Queste considerazioni si amplificano quando l’azienda è già esistente ed affermata sul mercato. Cambiare nome è una vera scommessa giocata con dei Free Spins, che può portare al successo oppure alla perdita di credibilità e di conseguenza di consensi da parte degli utenti. Diamo un’occhiata ai cambiamenti storici del nome operati da alcune aziende, per scoprirne le motivazioni dietro questa decisione.

Pressione sociale

Secondo l’opinione di Tony Sloterman, Product Owner della società Casino Bonuses Finder, la percezione sociale del mondo e, di conseguenza, del mercato in cui operano le aziende, può mutare rapidamente. Le aziende più all’avanguardia sono attente a questi cambiamenti e spesso, questi fattori, ne giustificano e ne anticipano un cambio di identità e di nome. Alcune aziende, come la Total petroli, con un brand divenuto negativo nel corso del tempo a causa di pressioni sociali, sono passate a una nuova identità; con il nome TotalEnergies. L’azienda ha voluto sottolineare il cambio di indirizzo verso le energie rinnovabili.

Cliccare sul pulsante reset

I brand possono diventare impopolari a causa di scandali, per un declino nella qualità o per altri innumerevoli motivi. Cambiare nome del brand può diventare la soluzione giusta per far dimenticare ai clienti le passate implicazioni negative. Un esempio su tutti sono le compagnie dei servizi telefonici e Internet, posizionati all’ultimo posto nella classifica della soddisfazione dei clienti. Spesso questa situazione porta alla scelta di un rebranding.

Cercare di offrire di più

Il cambio nome si può verificare quando un’azienda è in una fase di rapida espansione o quando trova il successo con nuovi prodotti. Dopo il momento di crescita favorevole, un’azienda può accorgersi che il brand scelto non riflette a pieno o limita troppo il valore aziendale raggiunto. Ad esempio, Apple e Starbucks, hanno scelto di semplificare i propri nomi nel corso degli anni. La prima ha eliminato “Computer” nel 2007, Starbucks invece, ha eliminato “Caffè” nel 2011. Questo cambio ha voluto dissociare le azienda dalle loro competenze iniziali (seppure vincenti), creando una “nuova identità” capace di offrire di più. Un altro esempio è Google divenuta Alphabet, un cambio dettato dal desiderio di espansione verso il settore pubblicitario oltre che quello della ricerca.

Problemi con i marchi

Alcune aziende incorrono in problemi sulla registrazioni del marchio perchè si trovano in contrasto con realtà speculative. La diatriba nata per la scelta del nome WWF è un esempio unico in tal senso. Nel 1994, il World Wildlife Fund e la World Wrestling Federation si sono accordate per lasciare la sigla WWF all’associazione per la protezione ambientale negando all’altra di utilizzare la sigla a livello internazionale. Nel corso del tempo l’accordo venne spesso ignorato fino a raggiungere un livello di pressione elevato quando la compagnia di wrestling registrò wwf.com. Dopo aver perso una causa legale, la compagnia si ribattezzò come WWE (World Wrestling Entertainment). Un altro esempio è l’attuale società Snapchat, inizialmente chiamata Picaboo. Nel 2011 fu costretta a cambiare nome; una società di fotolibri aveva registrato il marchio in precedenza e non amava l’associazione con la nuova l’App.