Nutrizione pediatrica: ecco il ruolo dei pattern alimentari


Per la SIGENP i pattern alimentari sono attualmente il modello migliore per unire il fabbisogno di salute, la prevenzione e la sostenibilità

Per la SIGENP i pattern alimentari sono attualmente il modello migliore per unire il fabbisogno di salute, la prevenzione e la sostenibilità

“I pattern alimentari sono attualmente il modello migliore per unire il fabbisogno di salute, la prevenzione e la sostenibilità” ha dichiarato il prof. Carlo Agostoni, past president della SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica) durante il congresso SIGENP2021. È però frequente la confusione riguardo a questi temi riguardo al fatto che non è necessario assumere sempre e ogni giorno almeno il 95% di tutti i nutrienti. È infatti possibile ipotizzare i nutrienti connessi tra loro come una rete neurale dove la carenza, o l’eccesso, di uno si ripercuote sugli altri ed avere di conseguenza un fabbisogno aumentato o diminuito.

Sono al momento noti diversi pattern alimentari, siano essi legati alla territorialità sia a scopo preventivo, come quelli contro l’ipertensione.

La dieta mediterranea
Occorre tenere presente che, tra le 50 nazioni con maggiore indice di salute, ne sono presenti diverse dell’ambito mediterraneo. La presenza di Islanda, Svizzera, Singapore e Australia in questo elenco è probabilmente correlata all’accesso a un sistema sanitario di alta qualità, mentre nel caso di Italia, Grecia, Malta e Cipro un ruolo potrebbe essere attribuito al tipo di alimentazione delle popolazioni di queste regioni, la cosiddetta dieta mediterranea.

Questo tipo di alimentazione è nata nei paesi che si affacciano sulle coste del Mar Mediterraneo e prima ancora in Mesopotamia, per rispondere alle esigenze di nutrizione; il consumo di alcuni alimenti, come i fichi secchi, sono una conseguenza della necessità di conservazione dei cibi per potersene nutrire anche nei mesi invernali. È solo negli anni recenti che si è potuto osservare come essa sia associata a una minore mortalità e che una maggiore aderenza a questo stile alimentare comporti un beneficio. Il pattern alimentare della dieta mediterranea, oltre al ben noto consumo di frutta e verdura, pesce e olio EVO, vede anche il consumo di bevande fermentate, ma anche una convivialità dei pasti che non influisce direttamente sulla alimentazione ma sullo stile di vita associato alla stessa.

La dieta nordica e la dieta giapponese
La dieta nordica è una dieta basata sulla distribuzione geografica; non ha una sua storicità, ma è appetibile, rispettosa dell’ambiente e basata su alimenti provenienti dalle regioni nordiche. L’obiettivo è di fornire più calorie da alimenti vegetali e meno da carne, garantire più alimenti dal mare e dai laghi e dalla campagna selvaggia.  Sia le linee guida che la dieta sono strutturate tenendo conto delle potenziali proprietà di promozione della salute e dell’identità nordica, nonché della preoccupazione per le questioni ambientali e il potenziale gastronomico.

Fondamentale è introdurre nella dieta componenti minori ma specifici dei pattern dietetici, come aromi ed erbe del nord Europa.
Non solo il consumo di pesce, ma anche l’impiego di erbe e aromi sono comuni anche alla dieta giapponese, che però si caratterizza soprattutto per le porzioni piccole, la stagionalità, l’approccio qualitativo più che quantitativo al cibo, la calma nell’assunzione del cibo, il non raggiungere mai la sazietà e l’estetica della presentazione.

La piramide alimentare della dieta giapponese parte dai polifenoli, con il consumo di tè verde e il silenzio connesso alla sua cerimonia, così diverso dalla convivialità della dieta mediterranea. Come in quest’ultima, però, il consumo di alimenti animali è posizionato al vertice della piramide.

Dieta mediterranea e dieta giapponese di sovrappongono non tanto, o non solo, nel consumo di pesce ma anche, e soprattutto, nei contenuti della frutta e dei vegetali di stagione.

Il latte materno come sistema biologico
Solo quest’anno si è arrivati a considerare il latte materno [5] come il primo esempio di nutrizione di precisione per il bambino e di dietary pattern, in quanto la composizione del latte materno riflette comunque il pattern dietetico della mamma.

La nutrizione della mamma dovrebbe essere comunque basata sulla evidenza e realizzata a misura di ogni popolazione per promuovere la salute cardio-metabolica a lungo termine.

Anche per lo svezzamento dovrebbe essere definito un dietary pattern, piuttosto che una serie di regole, in quanto è necessario rendere il cibo interessante per il bambino, con la scoperta di diverse consistenze, colori e gusti e non solo in relazione ad alimenti in quanto tali che il bambino deve assumere o meno in specifiche quantità.

Conclusioni
Sono recenti gli studi che hanno cercato di identificare alimenti ambientalmente sostenibili e che promuovono la salute e, se si combinano questi indicatori si possono quantificare effetti marginali sulla salute come i minuti di vita sana guadagnati, o persi, per porzione di cibo. Gli impatti ambientali hanno mostrato grandi variazioni e sono correlati al riscaldamento globale, fatta eccezione di quelli relativi all’uso dell’acqua. Sostituire anche solo il 10% dell’apporto calorico giornaliero da carne bovina e lavorata con frutta, verdura, noci, legumi e frutti di mare selezionati potrebbe offrire miglioramenti sostanziali alla salute, con 48 minuti di salute guadagnati per persona al giorno e una riduzione dell’impronta ecologica del carbonio pari al 33%[6].

Bibliografia
1) Ioannidis JP, et al. Researching genetic versus nongenetic determinants of disease: a comparison and proposed unification. Sci Transl Med. 2009 Nov 18;1(7):7ps8.
2) Collings R, et al. The absorption of iron from whole diets: a systematic review. Am J Clin Nutr. 2013 Jul;98(1):65-81. doi: 10.3945/ajcn.112.050609. Epub 2013 May 29. Link
3) Mithril C, et al. Guidelines for the New Nordic Diet. Public Health Nutr. 2012 Oct;15(10):1941-7.
4) Kanauchi M, Kanauchi K. Proposal for an Empirical Japanese Diet Score and the Japanese Diet Pyramid. Nutrients. 2019 Nov 12;11(11):2741. doi: 10.3390/nu11112741. PMID: 31726696; PMCID: PMC6893777. Link
5) Christian P, et al. The need to study human milk as a biological system. Am J Clin Nutr. 2021 May 8;113(5):1063-1072. Link
6) Stylianou KS, et al. Small targeted dietary changes can yield substantial gains for human health and the environment. Nat Food 2, 616–627 (2021). Link