Psoriasi in gravidanza: certolizumab sicuro sul nascituro


Psoriasi in gravidanza: certolizumab efficace e sicuro per la futura mamma e il nascituro secondo nuovi studi scientifici

psoriasi in gravidanza

La psoriasi ha un forte impatto a livello sia fisico che psicologico, ma soprattutto è una patologia che va seguita nelle fasi delicate della vita di una donna come la gravidanza e l’allattamento. Di questo argomento, dell’importanza della comunicazione medico-paziente e delle nuove opzioni terapeutiche se ne è discusso al congresso European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2021.

In gravidanza la malattia psoriasica può avere può avere una temporanea remissione a cui seguono due possibili fasi di riaccensione, nell’ultimo periodo quindi intorno all’ottavo/nono mese o subito dopo il parto. Il secondo caso è più frequente perché durante la gravidanza si verifica uno stato di immunosoppressione che può favorire una riacutizzazione della malattia, ha premesso la dott.ssa Nancy Dattola della Clinica Dermatologica Università degli Studi, Tor Vergata, Roma, intervistata da Pharmastar.

Durante la gravidanza si verifica una tempesta ormonale che gioca un ruolo chiave nella patogenesi e nel far scatenare o esacerbare alcune patologie. Anche l’artrite psoriasica, oltre alla forma cutanea della malattia, migliora in questo stato di immunosoppressione, tranne in una quota molto piccola di donne che invece soffre di una forma severa che si mantiene tale per tutto il periodo, senza mostrano alcun miglioramento.

Nuove efficaci opzioni di trattamento
Il trattamento delle donne in gravidanza non è semplice, poiché la gran parte di esse non accetta di assumere farmaci, spesso anche quelli topici. Un’altra criticità è la collaborazione dei ginecologi. I farmaci biologici vengono utilizzati solo nei centri dermatologici di riferimento e capita che i ginecologi che non fanno parte di questi centri abbiano meno esperienza nell’uso di queste molecole e abbiano timore nell’utilizzarle.

«Sicuramente le donne che hanno una psoriasi grave e una artrite grave si vogliono curare anche in gravidanza e sono quelle che in genere ci chiedono il farmaco. Quelle con una malattia lieve tendono invece a voler aspettare e a posticipare la terapia, senza considerare il fatto che nel post partum la psoriasi inevitabilmente peggiora» ha spiegato Dattola. «Riguardo alle formulazioni topiche, i corticosteroidi a bassa potenza si possono utilizzare perché non hanno effetti collaterali di rilievo, poi ogni caso va valutato a sé in modo da effettuare il trattamento più appropriato».

«Oggi siamo molto fortunati perché riusciamo a trattare donne affette da psoriasi o psoriasi artropatica in gravidanza e allattamento con farmaci come il certolizumab pegol, un farmaco anti TNF alfa che essendo peghilato non passa nel latte materno e non attraversa la placenta, quindi è sicuro» ha continuato. «Le forme di psoriasi cutanea moderata/severa o artropatica possono sicuramente essere trattate con questo farmaco anche in gravidanza e allattamento. Nella nostra esperienza alla clinica dermatologica ha dato risultati eccellenti senza effetti avversi per la madre e per il nascituro.

«All’Università di Tor Vergata abbiamo cinque casi di donne in trattamento con certolizumab durante la gravidanza e l’allattamento. Le nascite sono state tutte a termine, senza casi di peso ridotto del neonato, e non si sono verificati effetti collaterali di rilievo né sulle madri né sui bambini» ha aggiunto. «Il farmaco è utile alla madre per controllare la psoriasi e non ha impatto sul neonato, dato che non attraversa la placenta e non passa nel latte materno. Nonostante si tratti di una casistica ancora limitata, ne è stato realizzato un lavoro di prossima pubblicazione».

L’importanza del counselling
La comunicazione medico paziente è fondamentale anche prima di una gravidanza per cercare di capire l’intenzione della donna di in età fertile nei confronti di una potenziale futura gravidanza. È importante perché fornisce una linea guida sul tipo di terapia che è possibile adottare e per far capire alla paziente che esistono dei farmaci che si possono utilizzare anche in questa fase, che sono sicuri e che agiscono molto bene sulla patologia.

«La psoriasi è una patologia cronica, devastante per le donne sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista sociale, quindi è molto importante trattare questa condizione» ha concluso la dr.ssa. «Alle donne raccomandiamo di rivolgersi a centri di riferimento dermatologici dedicati alla cura della psoriasi che quindi possono utilizzare i farmaci biologici, che non possono essere prescritti da tutti i dermatologi ma solamente nei centri autorizzati. Il consiglio alle gestanti è quindi di rivolgersi a questi centri, che possono sicuramente prendere in carico la loro situazione e trattare al meglio la loro condizione».