Glicerina nuova arma contro la psoriasi


Psoriasi: la glicerina potrebbe aiutare a gestire la malattia nelle fasi iniziali secondo un nuovo studio pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences

Psoriasi: la glicerina potrebbe aiutare a gestire la malattia nelle fasi iniziali secondo un nuovo studio pubblicato sull'International Journal of Molecular Sciences

Nei pazienti con psoriasi la glicerina, un liquido poco costoso, innocuo, leggermente dolce e spesso tra i primi ingredienti in molte creme per la pelle, potrebbe rivelarsi efficace nel combattere i segni della malattia, in particolar modo nelle fasi iniziali. Le nuove evidenze, che supportano quanto già supposto in precedenza, sono state pubblicate sull’International Journal of Molecular Sciences.

I ricercatori hanno scoperto che glicerina o glicerolo, se applicato localmente o ingerito con acqua potabile, aiuta a lenire le chiazze squamose, rosse, in rilievo e pruriginose nel loro modello di psoriasi, hanno riferito Wendy Bollag, fisiologa cellulare e ricercatrice della pelle presso il Medical College of Georgia e il Charlie Norwood VA Medical Center, e colleghi.

Gli studi forniscono anche ulteriori evidenze a supporto dei diversi modi in cui la glicerina consente una sana maturazione delle cellule della pelle attraverso quattro fasi che si traducono in una cute liscia e protettiva. La psoriasi è un problema immuno-mediato che in genere compare nei giovani adulti nei quali le cellule della pelle si moltiplicano rapidamente e creano chiazze infiammate.

«Ora disponiamo di dati sperimentali per mostrare quanto riportano i pazienti con psoriasi» ha affermato Bollag, che quasi 20 anni orsono fa riferì per la prima volta che la glicerina, utilizzata per donare alla pelle un aspetto migliore, aveva aiutato le cellule cutanee a maturare correttamente.

A livello topico la glicerina è nota per avere un effetto lenitivo ed emolliente. Ma la sua conversione nel lipide fosfatidilglicerolo regola la funzione dei cheratinociti e sopprime l’infiammazione nella pelle. Supera la barriera cutanea attraverso il canale cellulare all’interno della proteina di membrana acquaporina-3, che la indirizza verso la fosfolipasi-D-2, un enzima che converte i grassi nella membrana cellulare esterna in segnali cellulari, convertendo infine la glicerina in fosfatidilglicerolo.

La glicerina contrasta l’azione lesiva del perossido di idrogeno
Nei nuovi studi i ricercatori hanno usato l’imiquimod, noto per produrre placche simili alla psoriasi sugli esseri umani che lo usano per problemi come le verruche genitali e alcuni tumori della pelle, per produrre un modello animale. Sia per ingestione che per applicazione locale la glicerina ha contribuito a ridurre lo sviluppo delle lesioni cutanee, una scoperta che sottolinea come la glicerina agisca in più di un modo per migliorare le condizioni della pelle.

Esternamente la glicerina ha mostrato che la sua azione emolliente dava benefici anche negli animali privi fosfolipasi-D-2, inoltre a livello topico sembra competere con il perossido di idrogeno per lo spazio all’interno del canale dell’acquaporina 3. Il perossido di idrogeno è comunemente noto come antisettico, ma viene prodotto in basse quantità anche dall’organismo umano come molecola di segnalazione cellulare. Ma ad alti livelli provoca uno stress ossidativo distruttivo, che può effettivamente causare la psoriasi.

I ricercatori scoperto che la glicerina topica ha ridotto i livelli di perossido di idrogeno che entrano nelle cellule della pelle. Quando hanno aggiunto glicerina e perossido di idrogeno contemporaneamente alle cellule cutanee, hanno osservato che la prima le proteggeva dallo stress ossidativo provocato dal perossido di idrogeno.

Quando la glicerina è stata ingerita dai topi privi di fosfolipasi-D-2 non ha funzionato, confermando che internamente la glicerina si accoppia con l’enzima per produrre il segnale essenziale per la maturazione delle cellule cutanee.

Una formulazione specifica per la psoriasi in stadio iniziale
Bollag intende realizzare una formulazione a uso topico che contenga una corretta combinazione di glicerina e fosfatidilglicerolo, la cui aggiunta è motivata dal fatto che nella psoriasi la conversione della glicerina non è ottimale e alcune ricerche hanno infatti mostrato livelli ridotti di acquaporina 3 nella psoriasi, il che probabilmente significa una ridotta produzione di fosfatidilglicerolo.

Si aspetta che questa combinazione potrebbe aiutare a tenere sotto controllo i primi segni della psoriasi per poi passare, quando la malattia è più avanzata, a utilizzare i trattamenti esistenti.

Un ulteriore vantaggio dell’uso della glicerina è la totale assenza di effetti collaterali, a differenza dei trattamenti comunemente utilizzati per trattare la psoriasi. L’unico evento avverso che Bollag ha infatti riscontrato in 20 anni di lavoro con la glicerina e in base all’uso clinico e cosmetico, è che può lasciare la pelle leggermente appiccicosa.

Bibliografia

Choudhary V et al.Glycerol Improves Skin Lesion Development in the Imiquimod Mouse Model of Psoriasis: Experimental Confirmation of Anecdotal Reports from Patients with Psoriasis. Int J Mol Sci. 2021 Aug 15;22(16):8749.

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