Mutui: sale il tasso fisso, momento d’oro per i giovani


Mutui: sale il tasso fisso, ma il momento è d’oro per i giovani secondo i nuovi dati dell’Osservatorio MutuiOnline.it

Mutui: in Italia tassi fra i più bassi al mondo a maggio secondo Facile.it: solo Germania e Francia si avvicinano al tasso italiano

Mentre gli aumenti tanto temuti rischiano di cambiare il corso dei tassi di interesse più bassi della storia dei mutui, il mercato accoglie le richieste di migliaia di giovani che approfittano delle agevolazioni per realizzare finalmente il sogno di una prima casa.

L’Osservatorio di MutuiOnline.it registra le principali evidenze di un mercato che risente degli aumenti, ma continua a riservare offerte interessanti non solo sul versante dei giovani, ma anche delle migliori offerte del comparatore. Infatti, per i mutui a tasso fisso sale l’IRS, ma non aumentano i Tan medi delle offerte sul portale MutuiOnline.it.

A ottobre si registrano valori in crescita per le principali durate: l’IRS a 10 anni è 0,25%, a 20 anni è 0,54% e a 30 anni 0,50% (a settembre erano rispettivamente 0,07%, 0,41% e 0,41%), raggiungendo un picco per l’anno in corso.

Nonostante gli aumenti del tasso di riferimento, le offerte su MutuiOnline.it restano stabili sia sui mutui a tasso fisso che hanno un Tan medio pari all’1,13% (dato medio delle durate a 20 e 30 anni), sia sui mutui a tasso variabile con Tan medio pari allo 0,76%. Accendere un mutuo resta dunque ancora molto conveniente.  

Il profilo tipo per acquisto e surroga

Il richiedente un mutuo per acquistare ha in media 38 anni, un reddito di poco inferiore ai 2.000 € al mese e domanda mediamente un Loan To Value del 77%, con importi medi richiesti che si attestano intorno ai 147.000 euro e durata media di 25 anni.

Si discosta quindi in maniera considerevole dal profilo medio del richiedente una surroga: quest’ultimo, infatti, ha un reddito più alto (circa 2.220 €), un’età maggiore (oltre i 43 anni) e richiede importi medi più bassi (128 mila euro circa) con LTV del 57% per 20 anni di durata.

Più giovani, più prime case

Il momento è caldissimo per i giovani che desiderano comprare casa grazie alla spinta della norma sui mutui giovani contenuta nel Decreto Sostegni Bis. I mutui richiesti dagli under 36 fanno infatti registrare un +38% rispetto al primo trimestre dell’anno (dal 32,6% al 44,9% del totale).

Questo porta anche a un aumento dei mutui con finalità acquisto prima casa. Si pensi che facendo un paragone con il primo trimestre dell’anno, l’incremento delle richieste con finalità acquisto prima casa è del +39% (dal 52,2% al 72,4% del totale), raggiungendo un picco storico per l’Osservatorio. Iniziano a crescere anche le erogazioni dei mutui acquisto prima casa che, sempre confrontando il trimestre attuale con il primo trimestre dell’anno, passano da 39,4% a 56,0%. Da un’analisi costruita ad hoc da MutuiOnline.it sui richiedenti mutuo acquisto prima casa si nota come nel trimestre corrente circa 3 mutui su 4 richiesti per questa finalità abbiano un LTV superiore al 71% e come negli ultimi due trimestri (quelli interessati dalla norma sui giovani) più del 55% dei mutui è stato richiesto da under 36 (rispetto al 45% dei trimestri precedenti).

Si allungano le durate e aumenta la percentuale finanziata

Dai dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it emerge anche la crescita dei mutui richiesti ed erogati per lunghe durate. Rispetto all’inizio dell’anno aumentano notevolmente le richieste per durate del finanziamento sopra i 25 anni (+36%, dal 31% al 42% del mix), con conseguente incremento degli importi medi richiesti che sfiorano i 140mila euro (importo più alto dal 2011).

Il trend è il medesimo anche per gli erogati: i mutui oltre i 25 anni di durata sono aumentati da inizio anno dal 22,6% al 28,3% del totale (+25%), e l’importo medio erogato del trimestre corrente segna il record assoluto dal 2010 pari a 144.767 euro. Cresce la fiducia dopo un 2020 di grandi sacrifici e lo si deduce dall’aumento del LTV medio. Numeri importanti, infatti, per il LTV superiore all’80%: le richieste rispetto all’inizio dell’anno sono l’85% in più (dal 18,5% al 34,4% del totale), evidentemente trainate dalle agevolazioni per gli under 36.