Il progetto Cibum aiuta a migliorare l’alimentazione


Cibum (www.cibum.eu) è un progetto che nasce proprio per diffondere le regole generali per una corretta alimentazione e per i corretti stili di vita

barbara paolini

È inutile girarci intorno. La nostra salute parte dalla tavola e passa attraverso l’attività fisica. La nostra capacità di nutrirci ad orari regolari strutturando i pasti, di prestare attenzione ai nutrienti, alla genuinità degli ingredienti, al metodo di cottura, è la base per poterci mantenere sani. Purché unita al movimento.

Per far chiarezza in un ambito abbastanza complesso e fin troppo ricco di informazioni, spesso in aperta contraddizione fra loro, oggi c’è un nuovo strumento. Si chiama Cibum (www.cibum.eu), ed è un progetto che nasce proprio per diffondere le regole generali per una corretta alimentazione e per i corretti stili di vita. L’iniziativa, nata nell’aprile 2020, si deve all’Azienda ospedaliera Area Senese, in collaborazione con Regione Toscana, Università di Siena, la Società scientifica Adi (Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica) e Toscana Food Association.

La referente del progetto è Barbara Paolini, medico dietologo, direttrice Uosa Dietetica e nutrizione clinica Aou Siena, responsabile scientifica dell’Azienda sanitaria senese (per la quale cura tutti gli aspetti nutrizionali per le diverse patologie, le mense comprese quelle dell’asilo nido e della scuola materna, l’alimentazione artificiale) e coordinatrice nazionale Adi per la Toscana e le altre sezioni regionali.

Marco Bonifazi, professore associato dell’Università degli Studi di Siena, è invece colui che si occupa della divulgazione in merito alla corretta attività motoria.

«Il progetto è nato con lo scopo di diffondere l’educazione alimentare e i corretti stili di vita – spiega la dottoressa Barbara Paolini -; aspetti che riguardano tutta la popolazione, dalla fascia giovanile alla mezza età ed oltre, così come le attività motorie. Cibum pubblica contenuti scientifici, organizza webinar, invia newsletter, tutti redatti da professionisti, quindi con la garanzia della scientificità e divulgati in modo semplice e chiaro».

Per entrare a far parte di Cibum basta iscriversi al sito www.cibum.eu per ricevere tutte le news, anche su WhatsApp. È possibile interagire con i professionisti, per ottenere chiarimenti ed informazioni.

Cibum è presente anche sui social Facebook, Twitter e Instagram. «Negli ultimi mesi – continua Paolini – i follower sono triplicati». A fine anno sarà possibile scaricare un ebook, come fatto già nel 2020, con i contenuti pubblicati durante i mesi precedenti.

Ma quali sono i principali comportamenti sbagliati e quindi da evitare?

«Sono tanti – sospira Paolini -. Cibum parte dalla prevenzione per iniziare a correggere gli errori per arrivare poi ad affrontare i problemi di salute. Fra l’altro secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’86% dei morti, il 77% della riduzione degli anni di vita per salute e il 75% dei costi sanitari sono dovuti a patologie, quali cardiopatie, diabete, tumori, modificabili con il cambiamento degli stili di vita».

«D’altra parte – aggiunge Paolini – la prevenzione è fondamentale per evitare importanti patologie, quali l’obesità, che poi è responsabile di altri problemi, ed è un fenomeno purtroppo in aumento. Lo stesso vale per i tumori. Alla fine si può ricondurre tutto a una cattiva nutrizione, troppa o poca che sia. Oltre all’obesità sono in crescita, specialmente dopo la pandemia, i disturbi alimentari nella fascia giovanile tra i 13 e i 16 anni, si è dunque abbassata la soglia, oltre agli atti di autolesionismo».

Come è possibile mangiare bene con la sempre maggiore diffusione del cibo di produzione industriale e i costi elevati di quello più genuino?

«Questo è un aspetto importante, da non trascurare, ed è pur vero che i cibi salutari hanno oggi un maggior costo. Penso alla Dieta mediterranea, purtroppo non accessibile a tutti, per gli alti costi di frutta e verdura che sono alla base della salute, come degli alimenti poco trasformati. È pur vero che è proprio tra le popolazioni a basso reddito che si trovano maggiormente fenomeni di sovrappeso e obesità dovuti perlopiù al cosiddetto cibo-spazzatura. Io dico che occorre tornare alla riscoperta dei prodotti locali, della filiera corta, che offre una maggiore qualità degli alimenti a minor costo, grazie al minor numero di passaggi commerciali. Una scelta in cui ci guadagna anche l’ambiente. Certo, il supermarket è più comodo e i mercati a filiera corta non sono disponibili ovunque. Fra le abitudini sbagliate c’è anche quella di consumare prodotti fuori stagione, un lusso che non fa bene alla salute e nemmeno al portafoglio».

Da dove si può iniziare a mangiar bene?

«Prima di tutto dall’evitare di saltare i pasti o mangiare pasti frugali a pranzo per la fretta, un’abitudine che poi fa arrivare a cena affamati con il rischio di superare il limite. È fondamentale invece rispettare la scansione dei pasti, colazione, pranzo cena e spuntini, secondo le abitudini e l’appetito. Anche se mangiamo fuori casa. Da evitare assolutamente di aprire il frigo e mangiare quello che trovo».

Il progetto Cibum va avanti e ottiene riscontri positivi. Da qualche mese sul sito si trovano anche alcune ricette con i valori nutrizionali, aspetti positivi e controindicazioni, con consigli sul tipo di cottura più salutare.

«A fine anno – conclude Paolini – effettuiamo anche un sondaggio di gradimento. Il primo anno abbiamo ottenuto riscontri molto positivi. Ma cerchiamo sempre di migliorare».