Terzo Settore: parte il Registro Unico Nazionale


Terzo Settore, dal 23 novembre via al Registro Unico Nazionale: pubblicato il decreto che indica il giorno da cui inizierà il processo di trasferimento

Comunicazione e Advocacy per il Terzo settore

Finalmente ci siamo. Il decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali annuncia che è quella del 23 novembre la data in cui, nei fatti, verrà avviato il RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. A quel punto inizierà il processo di trasferimento delle organizzazioni di volontariato (Odv) e delle associazioni di promozione sociale (Aps) che sono iscritte nei registri regionali, provinciali o nazionali.

Saranno oltre 90mila gli enti che entreranno nel RUNTS nei primi mesi, 177.640 il numero di quelli che potenzialmente potrebbero decidere di “migrare” e circa 270mila i qualificabili come Enti del Terzo Settore. Una notizia importante che, dopo una fase di apparente stallo, potrebbe sancire l’effettiva attuazione della riforma e aprire una fase nuova per tante organizzazioni.

In primis per la stessa AVIS Nazionale che, proprio sul tema delle reti associative e delle indicazioni su come essere in regola con l’entrata in vigore del Registro Unico, aveva dedicato un webinar lo scorso gennaio.

Entro il 21 febbraio 2022 gli uffici delle Regioni e delle Province autonome completeranno la prima fase del procedimento di trasmigrazione, relativa al trasferimento nel RUNTS dei dati delle Odv e Aps iscritte nei registri regionali o provinciali alla data del 22 novembre 2021. Entro il 23 dicembre 2021 l’ufficio del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali competente completerà il trasferimento dei dati delle associazioni nazionali di promozione sociale, delle loro articolazioni territoriali e dei circoli ad esse affiliati, iscritti nel Registro nazionale delle Aps alla data del 22 novembre 2021.

Come spiega Lara Esposito, di Cantiere Terzo Settore, «ciascun ufficio competente, in base alle informazioni di propria competenza presenti sulla piattaforma telematica, ha 180 giorni di tempo a partire dal 21 febbraio 2022 per verificare le posizioni dei singoli enti rispetto ai tempi dettati dal decreto ministeriale 106 del 15 ottobre 2020, fermo restando il perfezionarsi del silenzio assenso in caso di mancata emanazione di un procedimento espresso di diniego entro i suddetti 180 giorni».

I registri regionali e provinciali di Odv e Aps e quello nazionale delle Aps rimangono operanti esclusivamente per i procedimenti di iscrizione e cancellazione avviati entro il 22 novembre 2021 e, al termine di questo processo, tutti i dati saranno trasferiti al RUNTS con le modalità previste dal decreto ministeriale 106/2020.

Diverso invece il discorso per le Onlus. Le modalità attraverso cui l’Agenzia delle entrate renderà pubblici gli elenchi e i relativi dati, infatti, saranno oggetto di separata comunicazione, anche ai fini della presentazione delle richieste di iscrizione al Registro Unico da parte degli enti iscritti all’anagrafe delle Onlus.

Gli enti che intendono presentare istanza di iscrizione in una delle sezioni del RUNTS potranno farlo a partire dal 24 novembre 2021.

«L’avvio del Runts fissato per il 23 novembre è un fatto positivo, il registro unico è una tappa fondamentale nell’attuazione della riforma; adesso è assolutamente necessario dare certezze in tempi rapidi sul quadro fiscale in cui si troveranno a operare gli Enti del Terzo settore, e sulla gestione del periodo transitorio per le Onlus», ha sottolineato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore. L’iscrizione al Runts sarà necessaria per avere accesso alla ripartizione del 5 per mille e ai benefici fiscali: secondo le stime, saranno oltre 90mila gli enti che entreranno nel registro nei primi mesi dal suo avvio, ma quasi 180mila gli enti che, nel tempo, potrebbero optare per il Runts.

Per fornire supporto alle associazioni e aiutarle nel corretto espletamento di tutte le procedure, il sito vita.it ha pubblicato un utile vademecum consultabile a questo link.