Studio Unimi: violenza sulle donne identica nei secoli


La violenza sulle donne è rimasta identica nei secoli: lo dimostra uno studio Unimi su alcune ossa risalenti tra il 1500 e il 1700

Le dinamiche sociali e psicologiche che si creano intorno ai casi di violenza di genere: lòa psicologa spiega cosa accade nella mente di vittima e aggressore

La violenza domestica non è diminuita nel corso dei secoli. Anzi, la percentuale statistica delle donne maltrattate è più o meno uguale nel civilizzato terzo millennio e nella metà del millennio precedente”. Lo ha detto il rettore dell’università Statale di Milano Elio Franzini durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo siglato dal suo ateneo con la Questura per la promozione di percorsi di recupero a favore di uomini autori di violenze.

Franzini, spiega la Dire (www.dire.it), ha accennato alla stampa, riunita in sala Scrofani di via Fatebenefratelli, i risultati di uno studio che sta conducendo “una collega di Unimi, Cristina Cattaneo” la quale è attualmente impegnata in “uno scavo su alcune ossa ritrovate nella cripta dell’ex ospedale Maggiore”, ovvero la chiesa dell’Annunziata annessa alla Statale di Milano. Queste ossa, risalenti a un periodo stimabile tra il 1500 e il 1700, riporterebbero, ha spiegato il rettore, “segni evidenti di maltrattamento”: a riprova del fatto che, ha concluso, “le violenze domestiche e di genere sono mali che da troppi secoli perseguitano l’umanità”.