Elena Pigozzi pubblica “L’ultima ricamatrice”


L’autrice milanese Elena Pigozzi pubblica “L’ultima ricamatrice”: il libro disponibile nei negozi fisici e online per Piemme Edizioni

Elena Pigozzi pubblica “L’ultima ricamatrice”

È quando stringo l’ago, ci passo il filo, afferro la stoffa, che inizio il viaggio. Allora ricamo o tesso le storie che sento dentro e sono certa di imprigionarle nella seta e di ripetere i giorni, i mesi, gli anni. Ripetere finché li ho cuciti nella tela e il ricamo parla di me. Ripetere ciò che vedo attraverso la finestra, il bosco che è macchia di verde, la forma dei rami e dei tronchi, la luce che filtra tra le foglie.

“L’ultima ricamatrice” di Elena Pigozzi è un romanzo poetico ed evocativo con protagonista e voce narrante un’anziana donna, Eufrasia, che ama le parole e il cucito, e che tesse con ago e filo trame di storie iniziate da altre donne prima di lei – «Ecco, questo sono gli anni. Io li infilo uno per uno con ago e refe e li lego a punto croce nella figura con cui termino il ricamo, un gabbiano che sfiora il mare». In quest’opera sono dipinte intense figure femminili che si rincorrono nel tempo e che sono legate da un filo invisibile e spesso, quello della famiglia: Esther, Clelia, Miriam ed Eufrasia sono tutte ricamatrici e si tramandano questa nobile arte di generazione in generazione; nel ricamo hanno riversato il loro vissuto, e con le loro dita hanno plasmato destini. Elena Pigozzi presenta un romanzo che ci culla con le sue parole delicate e potenti al tempo stesso: è la storia di una donna giunta al tramonto della vita che consegna la sua arte a una più giovane, Filomela, entrata nella sua esistenza in punta di piedi, ma capace di creare con Eufrasia un legame forte quanto l’intreccio dei fili nella trama. Con una scrittura lirica, ricercata e preziosa come la seta, l’autrice narra una vicenda lunga cent’anni in cui si avvicendano gioie e dolori, incontri e addii, in una storia simbolica in cui con abilità si ricamano parole: «Perché le parole non vadano perdute. E siano annodate in un filo che è trama, un intreccio di vite che si tengano strette insieme per regalare il disegno del tutto». “L’ultima ricamatrice” ci ricorda l’importanza di preservare le nostre storie e il bisogno dell’uomo di raccontarle per poi consegnarle ai posteri. Un grande omaggio all’arte della narrativa, dell’intessere trame come tessuti preziosi e affidare a chi viene dopo l’insegnamento più grande: la vita è più forte di ogni dolore.

Casa Editrice: Piemme

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 176

Prezzo: 15,50 €