Spondilite anchilosante: upadacitinib efficace sui sintomi


Upadacitinib migliora segni e sintomi di spondilite anchilosante e spondiloartrite assiale non radiografica secondo nuovi dati ad interim

Upadacitinib migliora segni e sintomi di spondilite anchilosante e spondiloartrite assiale non radiografica secondo nuovi dati ad interim

Sono stati resi noti in due comunicati stampa di Abbvie, azienda responsabile dello sviluppo clinico di upadacitinib (farmaco utilizzato già con successo in tre condizioni di pertinenza reumatologica) i dati ad interim a 14 settimane di due studi registrativi paralleli di fase 3 facenti parte del trial clinico “ombrello” SELECT-AXIS2, condotti in pazienti affetti, rispettivamente, da spondilite anchilosante (SA) o spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA).

Nel primo di questi studi, il Jak inibitore ha soddisfatto l’endpoint primario della risposta ASAS40 e tutti gli endpoint secondari prefissati a 14 settimane in pazienti con SA. Nello specifico, il 45% dei pazienti trattati con upadacitinib ha raggiunto la risposta ASAS40 rispetto al 18% del gruppo placebo (p<0,0001).

Nel secondo studio, invece, upadacitinib ha soddisfatto l’endpoint primario della risposta ASAS40 e la maggior parte (non tutti) degli endpoint secondari a 14 settimane in pazienti con nr-axSpA. Come nel primo studio, la percentuale di pazienti responder a upadacitinib è risultata significativamente maggiore rispetto al gruppo di controllo (45% vs. 23%).

Ecco, di seguito, una breve disamina dei due studi paralleli facenti parte di SELECT-AXIS2.

Informazioni sullo studio “ombrello” SELECT-AXIS2
Lo studio SELECT-AXIS2 è un trial “ombrello” di fase 3 che comprende al suo interno due studi paralleli nei quali la randomizzazione, la raccolta data, l’analisi e il report dei risultati è stato condotto in maniera indipendente.

Di fase 3, randomizzati, controllati vs. placebo e condotti in doppio cieco, i due studi compresi al suo interno stanno valutando l’efficacia e la sicurezza di upadacitinib rispetto al placebo in termini di riduzione dei segni e dei sintomi di malattia in pazienti adulti con axSpA attiva, compresa la SA con risposta insoddisfacente ad un DMARDb (studio 1) e in pazienti con nr-axSpA (studio 2).

Lo studio 1 ha reclutato 420 pazienti randomizzati a trattamento con upadacitinib per 104 settimane o a placebo per 14 settimane e poi con il Jak inibitore per le 90 settimane rimanenti.

Lo studio 2, invece, ha reclutato 314 pazienti randomizzati a trattamento con upadacitinib per 104 settimane o a placebo per un anno e poi con il Jak inibitore per quello successivo.

Upadacitinib nella spondilite anchilosante (studio 1 di SELECT-AXIS2)
Il trattamento con upadacitinib ha determinato riduzioni statisticamente significative di segni e sintomi di SA, comprendenti la lombalgia e l’infiammazione, come pure miglioramenti della funzione fisica e dell’attività di malattia a 14 settimane.

Un numero significativamente maggiore di pazienti ha raggiunto una ridotta attività di malattia (in base al punteggio ASDAS) rispetto a quelli trattati con placebo (44% vs. 10%).
Inoltre è stato riferito un miglioramento statisticamente significativo e di entità maggiore del punteggio SPARCC relativo al rachide, misurato come variazione media rispetto al basale, nel gruppo trattato con il Jak inibitore rispetto al gruppo placebo (-3,95 vs. -0,04).

I pazienti in trattamento con upadacitinib hanno sperimentato, rispetto alle condizioni di partenza, una riduzione statisticamente significativa e di entità maggiore del dolore lombare riferito dai pazienti a 14 settimane rispetto a quanto osservato nel gruppo di controllo (-3 vs. -1,47).

Da ultimo, I pazienti trattati con upadacitinib hanno sperimentato un miglioramento statisticamente significativo e di entità maggiore della funzione fisica, valutato come variazione media rispetto al basale del punteggio BASFI rispetto al gruppo di controllo (-2,26 vs. -1,09).

Quanto agli endpoint secondari prefissati, in tutti i casi si sono raggiunti valori di p<0,0001 con il Jak inibitore rispetto al placebo.

Passando alla safety, i dati sono risultati consistenti con quelli rilevati nello studio SELECT-AXIS1 e con il profilo noto di sicurezza del farmaco provenienti dagli altri studi del programma di studi clinici SELECT, in assenza di emersione di nuovi segnali di farmacovigilanza.

Fino a 14 settimane, gli eventi avversi (AE) di riscontro più frequente  (≥3% di pazienti) sono stati Covid-19 e cefalea.

La proporzione di pazienti con AE che hanno portato all’interruzione del trattamento, come quella di AE gravi e di infezioni severe è stata pari nei pazienti trattati con upadacitinib a:
– 0%= AE con interruzione trattamento
– 2,8%= AE gravi
– 2,4%= infezioni serie

La proporzione di pazienti con AE che hanno portato all’interruzione del trattamento, come quella di AE gravi e di infezioni severe è stata pari nei pazienti appartenenti al gruppo di controllo a:
– 1,4%= AE con interruzione trattamento
– 0,5%= AE gravi
– 0%= infezioni serie

Considerando le infezioni serie, sono stati documentati quattro casi di Covid-19 e uno di uveite nel braccio di trattamento upadacitinib; due pazienti in terapia con il Jak inibitore, hanno sviluppato herpes zoster non grave. Non sono stati doumentati eventi avversi CV principali (MACE), eventi tromboembolici  o decessi in ambo i gruppi di trattamento in studio fino a 14 settimane.

Upadacitinib nella spondiloartrite assiale non radiografica (studio 2 di SELECT AXIS2)
Il trattamento con upadacitinib è risultato associato a riduzione di segni e sintomi di nr-axSpA, comprendenti la lombalgia e l’infiammazione, nonché a miglioramenti della funzione fisica e dell’attività di malattia a 14 settimane.

Un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con il Jak inibitore ha raggiunto lo stato di ridotta attività di malattia (indicato dal punteggio ASDAS) rispetto a quelli del gruppo di controllo (42% vs. 18%; p<0,0001).

E’ stato documentato un miglioramento statisticamente significativo del punteggio SPARCC (articolazione sacroiliaca), misurato come variazione media rispetto al basale, nel gruppo trattato con il Jak inibitore rispetto al gruppo di controllo (-2,49 vs. 0,57; p<0,0001).

I pazienti trattati con upadacitinib hanno sperimentato una riduzione significativamente più ampia, rispetto al basale, del dolore lombare percepito dai pazienti a 14 settimane rispetto a quanto visto nel gruppo di controllo (-2,91 vs. -2; p=0,0004).

Inoltre, i pazienti trattati con upadacitinib hanno sperimentato un miglioramento statisticamente significativo e di entità maggiore della funzione fisica, valutata come variazione media rispetto al basale dell’indice BASFI rispetto a quanto visto nel gruppo di controllo (-2,61 vs. -1,47; p<0.0001).

Anche in questo caso i dati di safety sono risultati consistenti con quelli del trial SELECT-AXIS1 e gli altri studi del programma di sviluppo clinico SELECT relativo a upadacitinib.
Fino a 14 settimane di osservazione, gli AE di più frequente riscontro (≥3% pazienti) osservati con il Jak inibitore sono stati Covid-19 e cefalea, nasofaringiti e nausea.

La proporzione di pazienti con AE che hanno portato a interruzione del trattamento, SAE e a infezioni serie è stata pari, rispettivamente al 2,6%/2,6%/1,3% nel gruppo upadacitinib e all’1,3%, 1,3% e 0,6% per il gruppo di controllo.

Tra le SAE osservate vi sono state le polmoniti da Covid-19 e la pielonefrite in due pazienti trattati con upadacitinib, nonché un caso di febbre emorragica associata a sindrome renale nel gruppo di controllo. Inoltre, due pazienti trattati con upadacitinib hanno sviluppato herpes zoster di gravità lieve-moderata.

Da ultimi, anche in questo caso non vi sono stati casi di MACE o di tromboembolismo venoso in entrambi i gruppi in studio.

Riassumendo
I dati ad interim a 14 settimane, ottenuti in entrambe le popolazioni di pazienti considerate (SA e nr-axSpA) fanno ben sperare, se convalidati da quelli finali, nella prossima estensione dell’impiego di questo Jak inibitore in tutto lo spettro noto delle spondiloartropatie.

Upadacitinib è un Jak inibitore selettivo e reversibile, attualmente in studio in diverse patologie infiammatorie immuno-mediate. Il farmaco è approvato dalla Commissione Europea negli adulti (15 e 30 mg) e negli adolescenti (15 mg) con dermatite atopico di grado moderato severo. Il dosaggio più basso, inoltre, è approvato dalla Commissione Europea negli adulti con artrite reumatoide di grado moderato-severo, negli adulti con artrite psoriasica attiva e in quelli affetti da spondilite anchilosante.

Recentemente, l’azienda responsabile dello sviluppo del farmaco ha annunciato di aver presentato all’Fda e all’Ema la domanda di approvazione per upadacitinib (15 mg e 30 mg  – dose di mantenimento – e 45 mg – dose di induzione – per il trattamento di adulti con colite ulcerosa da moderatamente a gravemente attiva  che hanno avuto una risposta insoddisfacente, non sono più risultati responder  o sono diventati intolleranti alla terapia convenzionale o con un farmaco biologico.

Fonte: comunicati stampa Abbvie