La startup Vado permette ai piccoli commercianti di digitalizzarsi


La startup Vado permette ai piccoli commercianti di digitalizzarsi grazie al quick commerce: il software consente di vendere utilizzando distributori automatici

La startup Vado permette ai piccoli commercianti di digitalizzarsi

La startup Vado, attiva nel settore quick commerce con consegne di cibo e articoli vari in meno di un’ora, consente ai piccoli commercianti di accedere grazie a un software collegato ai distributori automatici. “Le aziende che si approcciano al quick commerce, se non lo fanno in maniera strategica, rischiano di perdere molti soldi perché per farlo devono, oltre alle strutture e alla tecnologia, sostenere i costi di molto più personale. Con Vado vogliamo creare una soluzione che semplifichi la vita dei piccoli commercianti e non solo, affinché possano competere ad armi pari nello stesso mercato con le grandi multinazionali” spiega Alessandro Ursino, ceo di Vado.

Per permettere, infatti, alle piccole realtà commerciali di usufruire di servizi solitamente sviluppati dalle grosse aziende, Vado ha sviluppato un software per l’eCommerce 3.0.
Il meccanismo prevede l’utilizzo di vending machine, distributori automatici e smart fridge da cui il rider che ha ricevuto il codice d’ordine può ritirare i prodotti erogati, riducendo i costi di gestione dell’ordine dell’80%.

Tramite l’integrazione tra Vado e le app di delivery, l’utente ha la possibilità di acquistare prodotti molto diversi, che vanno dal cibo, al beauty, includendo categorie merceologiche la canapa, i sex toys, i caricatori per smartphone, fino al pet food, disponibili 24 ore su 24, sette giorni su sette grazie alla forza dell’automazione.

Gli obiettivi di sviluppo di Vado

L’obiettivo di Vado è di installare, nei prossimi 12 mesi, il software in 300 vending machine e concludere partnership con almeno altre tre aziende produttrici di vending machine, per distribuire il più possibile il proprio software.
Inoltre, la startup punta a entrare nel prossimo futuro anche nel mercato sudamericano, così da potenziare la sua presenza oltre l’Italia dando a a molte più aziende gli strumenti perché creino la propria applicazione di delivery.