Caffè Borbone sceglie il trasporto intermodale “su rotaia”


Per Caffè Borbone trasporto intermodale “su rotaia” per ridurre l’emissione di CO2: il processo aiuta l’ambiente e ottimizza i processi

Caffè Borbone aumenta fatturato e dipendenti

Dopo una serie di test, portati a termine con successo nei mesi scorsi, per Caffè Borbone, brand pioniere dell’espresso napoletano, l’utilizzo di trasporti alternativi diventa realtà, consentendo un risparmio, anche in fatto di emissione di CO2 nell’aria.

L’azienda partenopea, per spedire i propri prodotti dalla Campania al Piemonte e in Lombardia, ha scelto difatti di affiancare al classico trasferimento su gomma, quello su rotaia, sperimentando la metodologia di trasporto intermodale, impiegata a pieno regime per i carichi completi.

Una “strada” alternativa che, oltre a far del bene al pianeta, è in linea con la volontà dell’azienda di ottimizzare i processi, rendendo l’attività sempre più sostenibile.

D’ora in avanti, oltre alla modalità di spedizione classica, le casse mobili, che trasportano Caffè Borbone, partiranno anche dall’Interporto di Nola (Napoli) e/o da Marcianise (Caserta), dove si trova la stazione ferroviaria, ed arrivare direttamente in Piemonte e/o Lombardia tramite trasporto su “rotaia”.

A questo proposito, volendo fare un confronto, prendendo come riferimento le stesse distanze, il trasporto via gomma, genererebbe 54 kg di CO2 rispetto ai 16 kg prodotti via treno, con un risparmio del 67% nell’emissione di anidride carbonica.