Tumore al seno: con ribociclib 5 anni di sopravvivenza


Tumore della mammella: i nuovi dati di ribociclib riportano la più lunga sopravvivenza globale nella malattia avanzata HR+HER2-. La metà delle pazienti vive oltre 5 anni

Tumore al seno metastatico HER2+: trastuzumab deruxtecan meglio di trastuzumab emtansine. Rischio di progressione di malattia -72%

È la più lunga sopravvivanza finora raggiunta nel carcinoma della mammella avanzato e ciò ci consente di parlare di vera e propria cronicizzazione della malattia. Lo dimostrano i risultati dell’analisi finale di sopravvivenza globale (OS) dello studio di Fase III MONALEESA-2, che ha valutato ribociclib in combinazione con letrozolo rispetto a placebo più letrozolo nelle donne in postmenopausa con tumore della mammella avanzato o metastatico positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore 2 del fattore umano di crescita epidermica (HR+/HER2-) senza precedenti trattamenti sistemici nel setting avanzato. I dati saranno illustrati con una presentazione orale late-breaker al Congresso 2021 della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) il 19 settembre (#LBA17).

Ribociclib in combinazione con letrozolo ha soddisfatto l’endpoint secondario di sopravvivenza globale, dimostrando un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante nella sopravvivenza (mediano 63.9 vs.51.4 mesi; HR=0.76; 95% CI: 0.63-0.93; p=0.004)2. L’analisi ha rilevato che ad un follow-up mediano di più di 6 anni, il più lungo tra gli studi ad oggi sugli inibitori CDK4/6, la differenza stimata nel miglioramento della sopravvivenza globale mediana era di oltre 1 anno1. Lo studio MONALEESA-2 ha dimostrato che dopo 5 anni, le pazienti trattate con ribociclib in combinazione con letrozolo hanno avuto più del 50% di possibilità di sopravvivenza rispetto alle pazienti che assumevano solo letrozolo (52.3% vs 43.9%; 95%CI: 46.5-57.7 vs 38.3-49.4)2.

“Nel 2020, in Italia, sono stati stimati circa 55mila nuovi casi di questa neoplasia – spiega Saverio Cinieri, Direttore Oncologia Medica e Breast Unit dell’Ospedale ‘Perrino’ di Brindisi e Presidente eletto AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) -. Più di 37.000 donne vivono con la diagnosi di malattia metastatica. I dati del MONALEESA-2, presentati al Congresso ESMO, riguardano la popolazione con carcinoma mammario più frequente nella pratica clinica quotidiana. Le donne in post menopausa rappresentano infatti circa il 70% di quelle con tumore al seno endocrino-sensibile e la metà di queste corrisponde al profilo delle pazienti incluse nello studio. Questi importanti dati di sopravvivenza globale sono incoraggianti e ci consentono di affermare che è stato raggiunto l’obiettivo di cronicizzare la malattia avanzata”.

“Attendevamo con ansia questi dati, che sono molti solidi e confermano l’efficacia della terapia a bersaglio molecolare con ribociclib – afferma Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli -. Vi erano già due studi con ribociclib condotti su popolazioni diverse: MONALEESA-7 e MONALEESA-3. Il ‘pezzo’ mancante era proprio il MONALEESA-2. Lo studio è maturo, con un follow up mediano di circa 80 mesi: questo significa che metà delle pazienti è stata seguita per almeno 7 anni. Siamo di fronte a una sperimentazione il cui risultato è stabile, definitivo. Ribociclib ha mostrato una riduzione del 24% del rischio di morte, coerente con quanto già visto negli altri due studi MONALEESA. Altro dato che conferma la validità del farmaco è la sopravvivenza globale mediana, pari a 63,9 mesi. È la più lunga mai registrata in tutti i tipi di tumore della mammella. Significa che metà delle pazienti vive più di 5 anni. I dati delle tre sperimentazioni su ribocliclib si rafforzano a vicenda e lo pongono come l’unico inibitore CDK4/6 ad aver dimostrato un vantaggio in sopravvivenza globale in tutte le popolazioni studiate, quindi in donne in pre/peri e postmenopausa e con diverse combinazioni ormonali”.

Nello studio MONALEESA-2, si è registrato un ritardo di 12 mesi nel tempo libero da chemioterapia con ribociclib e letrozolo (mediana 50.6 vs. 38.9 mesi; HR=0.74; 95% CI: 0.61-0.91) rispetto alle pazienti che assumevano solo letrozolo2.

“Il trattamento standard dei tumori mammari positivi per i recettori ormonali è la combinazione di un inibitore di cicline con il trattamento ormonale – sottolinea Pierfranco Conte, Direttore Divisione di Oncologia Medica 2, Istituto Oncologico Veneto di Padova -. Ribociclib è l’unico farmaco della classe degli inibitori CDK4/6 in grado di vantare una totale coerenza e solidità di risultati, indipendentemente dalla condizione menopausale e dalla linea di terapia. Un altro ‘numero’ che misura la portata dello studio MONALEESA-2 è che, a 6 anni di follow up, quasi la metà delle donne, il 44%, è ancora vivo. Sono dati mai visti con nessun trattamento in questa popolazione di pazienti. L’Italia ha contribuito in maniera importante a tutto il programma degli studi MONALEESA. Gli inibitori di CDK4/6, inoltre, permettono di evitare il ricorso alla chemioterapia in prima linea o di posticiparla, con grandi vantaggi in termini di qualità di vita e di minori tossicità. Grazie a questa terapia riusciamo a offrire alle pazienti non solo una sopravvivenza a lungo termine ma anche a migliorare la loro qualità di vita, con un ottimo controllo della malattia. La maggioranza delle donne infatti può continuare a condurre una vita normale”.

In questa analisi con un follow up più lungo, non sono stati osservati nuovi eventi avversi; il profilo di sicurezza era coerente con i risultati precedentemente riportati nello studio di Fase III.

Nello studio MONALEESA-2, l’endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione è stato raggiunto all’analisi iniziale [PFS mediana; 95% CI (19.3 mesi- non raggiunta) vs 14.7 mesi (13.0 vs 16.5 mesi); HR=0.556; p= 0.00000329]5.

Questi nuovi dati di sopravvivenza rappresentano il terzo statisticamente significativo e clinicamente rilevamente beneficio in sopravvivenza raggiunto da ribociclib nel programma di studio Monaleesa. Novartis sottometterà i dati alle autorità regolatorie mondiali per aggiornare i dati.

Per informazioni aggiornate su Novartis, compreso il nostro impegno nella comunità oncologica, consulta https://www.hcp.novartis.com/virtual-congress/esmo-2021/  e accedi alle nostre presentazioni dei dati nel Corso del programma scientifico virtuale di ESMO 2021 (riservato ai partecipanti iscritti).

Ribociclib

Ribociclib è l’inibitore CDK4/6 con la più vasta gamma di evidenze da studi clinici che dimostrano un beneficio di sopravvivenza globale coerente e superiore rispetto alla sola terapia endocrina. I risultati di sopravvivenza globale degli studi MONALEESA-7 e MONALEESA-3 sono stati presentati ai Congressi ASCO 2019 ed ESMO 2019, rispettivamente, e un aggiornamento delle analisi esplorative è stato presentato ai Congressi SABCS 2020 e ASCO 2021, dimostrando che ribociclib in combinazione con la terapia endocrina prolunga significativamente la vita nelle donne in pre/peri o postmenopausa con tumore mammario HR+/HER2- avanzato.3,4,6,7

Ribociclib è approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) americana e dalla Commissione Europea (EC), come terapia endocrina iniziale in donne in postmenopausa con tumore mammario localmente avanzato o metastatico HR+/HER2- in combinazione con un inibitore dell’aromatasi, sulla base dei risultati dello studio MONALEESA-2. Ribociclib in combinazione con un inibitore dell’aromatasi è approvato per il trattamento delle donne in pre/peri o postmenopausa come terapia endocrina iniziale ed è anche indicato per l’utilizzo in combinazione con fulvestrant, come trattamento sia in prima che in seconda linea, nelle donne in post-menopausa dalla FDA e dalla Commissione Europea. Ribociclib è approvato in più di 95 Paesi1.

Novartis continua a re-immaginare la cura del cancro con ulteriori studi con ribociclib. Lo studio clinico di fase III NATALEE è un ampio studio clinico confirmatorio che valuta ribociclib in combinazione con la terapia endocrina nel trattamento adiuvante del tumore mammario in fase precoce HR+/HER2- in collaborazione con Translational Research In Oncology (TRIO)10.

Novartis sta anche collaborando con SOLTI, che sta guidando lo studio clinico di fase III HARMONIA, che confronterà ribociclib a palbociclib  per identificare il migliore inibitore CDK4/6 nelle pazienti con tumore della mammella HER2-Enriched1.

Ribociclib è stato sviluppato da Novartis Institutes for BioMedical Research (NIBR) nell’ambito di una collaborazione di ricerca con Astex Pharmaceuticals.

Bibliografia

  1. Novartis Data on File. Novartis Pharmaceuticals Corp: 2021.
  2. Hortobagyi, et al. Overall survival (OS) results from the phase III MONALEESA (ML)-2 trial of postmenopausal patients with hormone receptor positive/human epidermal growth factor receptor 2 negative (HR+/HER2−) advanced breast cancer (ABC) treated with endocrine therapy (ET) ± ribociclib. Presented at the European Society of Medical Oncology (ESMO) Congress, September 16-21, 2021, (Abstract #LBA17).
  3. Im, S. A. et al. Overall Survival with Ribociclib plus Endocrine Therapy in Breast Cancer. N Engl J Med 2019; 381:307-316.
  4. Slamon DJ, Neven P, Chia S, Fasching PA, De Laurentiis M, Im S-A, et al. Overall survival with ribociclib plus fulvestrant in advanced breast cancer. N Engl J Med. 2020;382(6):514–24.
  5. Hortobagyi G, Stemmer S, Burris H, et al. Ribociclib as First-Line Therapy for HR-Positive, Advanced Breast Cancer. N Engl J Med. 2016;375:1738-1748.
  6. Slamon D, Neven P, Chia S, et al. Updated overall survival (OS) results from the Phase III MONALEESA-3 trial of postmenopausal patients (pts) with HR+/HER2− advanced breast cancer (ABC) treated with fulvestrant (FUL) ± ribociclib (RIB. Presented at the American Society of Clinical Oncology (ASCO) Annual Meeting, June 5, 2021, (Abstract #1001).
  7. Tripathy D, Im S-A, Colleoni M, et al, Updated overall survival (OS) results from the phase III MONALEESA-7 trial of pre- or perimenopausal patients with HR+/HER2− advanced breast cancer (ABC) treated with endocrine therapy (ET) ± ribociclib. Presented at the San Antonio Breast Cancer Symposium, December 9, 2020. Abstract #PD2-04.
  8. Ferlay, J, et al. Global Cancer Observatory: Cancer Today. International Agency for Research on Cancer. Available at: https://gco.iarc.fr/today/online-analysis-table?v=2020&mode=cancer&mode_population=continents&population=900&populations=900&key=asr&sex=2&cancer=39&type=1&statistic=5&prevalence=0&population_group=0&ages_group%5B%5D=0&ages_group%5B%5D=17&group_cancer=1&include_nmsc=1&include_nmsc_other=1, accessed August 18, 2021.
  9. Kisqali (ribociclib) Prescribing information. East Hanover, New Jersey, USA: Novartis Pharmaceuticals Corporation; July 2020.
  10. Novartis Pharmaceuticals and Translational Research in Oncology (2018, December 7 – 2026, May 29). A Trial to Evaluate Efficacy and Safety of Ribociclib With Endocrine Therapy as Adjuvant Treatment in Patients With HR+/HER2- Early Breast Cancer (NATALEE). Identifier NCT03701334. https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03701334.