La foresta Daintree torna ai nativi australiani


La Daintree, la foresta pluviale più antica al mondo, è stata restituita al popolo aborigeno dei Kuku Yalanji, che le amministrerà insieme alle autorità del Queensland

La foresta Daintree torna ai nativi australiani

C’è anche la foresta tropicale più antica del pianeta nel territorio di uno dei quattro parchi nazionali del nord-est dell’Australia, che tornano oggi a essere amministrati dei popoli originari della regione grazie a un accordo siglato con il governo dello Stato del Queensland.

Le aree protette della foresta di Daintree, questo il nome della selva, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2015, e poi di Cedar Bay, Black Mountain e Hope Islands saranno infatti restituite al popolo aborigeno dei Kuku Yalanji, che le amministrerà insieme alle autorità del Queensland tramite la sua società Jabalbina Yalanji Aboriginal Corporation.

Nel complesso, si legge sul quotidiano Brisbane Times, l’estensione di terra protetta che tornerà a essere amministrata dagli abitanti originari è pari a poco più di 160mila ettari.

La cerimonia con cui è stato annunciato l’accordo si è tenuta oggi in un caratteristico punto del parco della Foresta di Dantree, al termine di un lungo percorso che attraversa tutta l’area.

Un’esponente del comitato che ha negoziato l’accordo per i Kuku Yalanji, Chrissy Grant, ha evidenziato che il raggiungimento dell’intesa giunge alla fine di quattro anni di incontri e discussioni. Con l’occasione, Grant ha espresso la volontà della sua comunità di gestire interamente da sola i parchi nazionali in futuro. Il patto annunciato oggi segue di 14 anni il riconoscimento del popolo originario come legittimo proprietario della terra di questa punta nord-orientale del Queensland, nota come Cape York.

La ministra dell’Ambiente australiana, Meaghan Scanlon, come spiega la Dire (www.dire.it) ha scritto su Twitter che la cultura dei Kuku Yalanji “è una delle più antiche viventi” e che “questa assegnazione della terra sancisce il riconoscimento del loro diritto di possedere e gestire il loro Paese”.

Tra i territori che sono stati restituiti di recente alle popolazioni originarie c’è anche il parco nazionale del monte Ururu, nel centro del Paese, uno dei luoghi più iconici dell’isola dell’Oceania.