Asma pediatrico: obesità rende inefficaci steroidi


Asma pediatrico: l’obesità rende i bimbi resistenti alla terapia inalatoria con steroidi secondo i risultati di un nuovo studio

Asma pediatrico: l'obesità rende i bimbi resistenti alla terapia inalatoria con steroidi secondo i risultati di un nuovo studio

I bimbi asmatici obesi o in sovrappeso potrebbero veder vanificato l’effetto derivante dall’impiego degli steroidi inalatori (ICS), sembrano suggerire i risultati in pool di alcuni studi osservazionali, presentati nel corso del congresso ERS che ribadisce come la correzione dei fattori di rischio modificabili (obesità) abbia un impatto anche sulla sintomatologia respiratoria.

Razionale e disegno dello studio
Il fenotipo obesità-asma pediatrico si caratterizza per una ridotta funzione polmonare, un’espressione elevata della sintomatologia, una cattiva risposta agli ICS e un consumo elevato di risorse sanitarie, hanno ricordato i ricercatori nella presentazione del lavoro.

Mentre la maggior parte degli studi osservazionali suggerisce che lo stato ponderale è associato con le riacutizzazioni asmatiche, nonostante l’impiego degli ICS, non è chiaro se queste associazioni potrebbero essere dovute a fattori confondenti non misurati o all’esistenza di una relazione causale inversa, per cui l’obesità è una conseguenza, piuttosto che una causa di asma severo non controllato.

Gli studi osservazionali tradizionali sul legame obesità-asma poggiano sul confronto di dati sull’asma in una popolazione target e sul confronto tra pazienti non obesi con pazienti obesi. Il problema che emerge con questa metodologia di studio è che l’assegnazione al gruppo di esposizione al fattore studiato – in questo caso il peso corporeo – non è random e potrebbe portare a dei bias derivanti da un bilancio non corretto tra fattori confondenti, con conseguente deduzioni di risultati non corretti.

Per contro, gli studi che poggiano sulla randomizzazione Mendeliana utilizzano dati genetici per approssimare l’assegnazione randomizzati ai fattori di esposizione in studio, utilizzando un punteggio di rischio per BMI basato sulla suscettibilità genetica.

Questo punteggio si basa sull’accumulo di varianti genetiche, rappresentate dai polimorfismi a nucleotide singolo (SNP) che predispongono gli individui all’obesità, con un numero più elevato di varianti che si associa ad un punteggio di rischio più elevato. Tali punteggi, successivamente, vengono utilizzati per determinare i gruppi di confronto sui quali valutare l’associazione asma-obesità.

Su questi presupposti è stato implementata la nuova analisi presentata al Congresso, nel corso della quale sono stati presi in esame i dati relativi a 1.511 bambini reclutati in 4 studi osservazionali (PACMAN, PAGES, HPR, CLARA) e in uno studio di coorte (ALSPAC). I bambini reclutati negli studi sopra citati, dei quali erano noti sia i dati sulla genetica che su BMI, presentavano una diagnosi di asma ed erano in terapia con ICS.

L’analisi di randomizzazione Mendeliana si basava su uno score pesato dato da 97 SNP predittivi di BMI, come dimostrato precedentemente in letteratura on studi di associazione genomica su larga scala. L’esposizione al fattore di rischio era aggiustata, in base all’età e al sesso, con gli z score di BMI che si basavano sulle carte di crescita pediatrica OMS.

Risultati principali e considerazioni finali
Utilizzando questo approccio di randomizzazione Mendeliana, è stato osservato che, per ciascuno incremento unitario di deviazione standard del BMI, l’odd ratio di eventi di riacutizzazione asmatica riferito dai genitori dei piccoli pazienti (comprendente le visite in Pronto Soccorso o l’impiego di steroidi orali) era pari a 2,31 (IC95%= 1,26-4,25).

Per contro, se si utilizzava il modello standard degli studi osservazionali, il valore di OR era non statisticamente significativo (OR= 1,10; IC95%= 0,99-1,22).

Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come le linee guida di trattamento, che raccomandano il ricorso agli steroidi inalatori come trattamento di prima linea nei bimbi asmatici con BMI superiore alla norma, debbano essere sottoposte a revisione. Di qui l’auspicio dei ricercatori ad intensificare le ricerche su possibile trattamenti alternativi, soprattutto dal momento che il 30% dei bambini asmatici è anche obeso.

Bibliografia
Longo C et al. Shared genetic origins of obesity and poor ICS response in children with asthma. ERS 2021; Late breaking abstract.