La riforma del catasto fa discutere Salvini e Draghi


Il leader leghista Salvini attacca: “La riforma del catasto è una patrimoniale”. Secca replica del premier Draghi: “No”

Matteo Salvini della Lega, politica

La riforma del catasto “è di fatto una patrimoniale nascosta” quindi “non avrà mai il sostegno della Lega”, dice Matteo Salvini, parlando con i giornalisti fuori dal Senato.
Coi fogli in mano, il segretario della Lega punta il dito contro “l’articolo 7, comma 2, lettere A e B” e attacca: “Il sostegno al governo non è in discussione se si tagliano le tasse; se qualcuno vuole provare ad aumentare le tasse il sostegno della Lega non ci sarà mai. Ci auguriamo che il Parlamento tolga questo passaggi dal testo”.

In caso contrario, riferisce l’agenzia Dire (www.dire.it), la Lega uscirà dal governo? “Se vogliono escono Letta e Conte: il Parlamento ha votato la fiducia al governo per tagliare le tasse, non per aumentarle”.

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LA REPLICA DEL PREMIER: “NON AUMENTEREMO LE TASSE, IL GOVERNO VA AVANTI”

La riforma del catasto “non è una patrimoniale” e il Governo “non aumenterà le tasse né toccherà le case degli italiani”. Lo dice Mario Draghi in conferenza stampa al termine del vertice Ue in Slovenia, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla posizione della Lega di Matteo Salvini. Riferendosi al leader della Lega, il premier ha aggiunto: “Oggi ha detto che la partecipazione al Governo non è in discussione: ci vedremo nei prossimi giorni. Il Governo va avanti, l’azione del Governo non può seguire il calendario elettorale. Dobbiamo seguire il calendario negoziato con la Commissione Ue per il Pnrr e questo è il calendario di riforme da seguire”.

LEGA: “BENE DRAGHI, SUL CATASTO ORA TOCCA AL PARLAMENTO”

“Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa, adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno a riforma del catasto che preluda a nuove tasse sulla casa“. Così
fonti della Lega dopo le parole del Presidente del Consiglio.

LETTA: “SALVINI FA CASINO E RUMORE PER NON OTTENERE MAI NULLA

“Salvini fa giochini fastidiosi e rumorosi che poi non portano niente, fa solo casino per un dispendio di energie inutili, ma gli italiani lo hanno capito sanzionandolo alle elezioni”, commenta il segretario del Pd, Enrico Letta, a Radio Immagina. “L’impressione è che l’azione di Salvini ora sia profondamente influenzata dallo smacco elettorale di lunedì, in parte per un tentativo di coprirlo o forse per ragionare”.