Le Guide ufficiali del Parco d’Aspromonte in rivolta


L’appello delle Guide d’Aspromonte: “Gli incendi di questa stagione sono stati forse i più devastanti della sua storia recente, vogliamo un Ente Parco all’altezza”

Parco dell’Aspromonte: il turismo è sempre più sostenibile

“Vogliamo un Ente Parco all’altezza delle nostre aspettative che sono alte, viste anche le grandi attenzioni scientifiche e mediatiche positive conquistate in questi ultimi anni. Il Parco dell’Aspromonte sta attraversando una fase molto delicata della sua esistenza. Gli incendi di questa stagione sono stati forse i più devastanti della sua storia recente ed oggi tutti parlano del Parco. Molti che non hanno mai saputo nulla dell’Aspromonte e dell’Ente Parco, ora cercano di dirci cosa è meglio per tutti”. Così l’associazione Guide ufficiali del Parco d’Aspromonte in un post su Facebook che aggiungono: “Noi il Parco nazionale dell’Aspromonte lo abbiamo vissuto dal primo minuto, abbiamo visto passare idee, persone e politiche molto diverse tra loro e adesso siamo qui a raccontarvi una parte della nostra esperienza con l’Ente Parco negli anni. Una storia fatta di incontri e scontri e mai totalmente positiva, ma sempre cercando il dialogo, almeno fino ad ora”.

“In questo difficile presente – scrivono – ci aspettiamo che l’Ente Parco sia in grado di dare risposte alle popolazioni locali, alle aziende, alle guide. Vorremmo che sappia proteggere i servizi eco-sistemici di cui tutti abbiamo necessità e che sappia promuovere questa terra come merita, rendendo orgogliosi i suoi operatori e i suoi abitanti. Se l’Ente Parco non funziona, quindi, è un problema di tutti. Pertanto – sottolineano – riteniamo che sia arrivato il momento, dopo quasi 2 anni dall’insediamento della nuova presidenza, di tirare le somme e capire se la direzione intrapresa sia davvero convincente. Forse giova anche ricordare chi sono le guide: aziende, tour operator, strutture ricettive, rifugi, professionisti, naturalisti, tecnici, educatori. Economie delle aree interne che contribuiscono al sostegno socio-economico della montagna”.

“Le guide – evidenziano come riferisce la Dire (www.dire.it) – non sono dipendenti dell’Ente Parco, che ne ha solo curato l’attenta selezione e la formazione. Alla nostra associazione sono iscritte 30 su 38 guide ufficiali del Parco nazionale dell’Aspromonte. Noi per primi comprendiamo come l’Ente Parco possa e debba essere un riferimento per la conservazione, ma anche per il tessuto socio-economico del territorio aspromontano. La situazione, però, è cambiata – concludono – e negli ultimi 8 mesi l’Ente Parco nazionale dell’Aspromonte non ha risposto a nessuna comunicazione da noi inviatagli, né si è rapportato in alcun modo con l’associazione delle guide ufficiali”.