Dermatite atopica: abrocitinib orale anche per adolescenti


Gli adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave hanno ottenuto un miglioramento significativo dopo 12 settimane con abrocitinib orale

Abrocitinib in monoterapia orale migliora i sintomi della dermatite atopica in adulti e adolescenti secondo nuove ricerche scientifiche

Gli adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave hanno ottenuto un miglioramento significativo dopo 12 settimane di trattamento con l’inibitore orale della Janus chinasi (JAK) 1 sperimentale abrocitinib in aggiunta alla terapia topica. Sono i risultati dello studio JADE TEEN pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology.

Quasi la metà dei pazienti aveva una pelle libera o quasi libera da lesioni (punteggio di 0/1) nell’Investigator Global Assessment (IGA) e circa il 70% dei soggetti trattati con una delle due dosi del JAK inibitore ha ottenuto un miglioramento di almeno il 75% nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75). Solo un quarto dei pazienti sottoposti a placebo in aggiunta alla terapia topica ha soddisfatto l’esito dell’IGA e circa il 40% ha soddisfatto i criteri EASI 75. Anche il prurito è migliorato significativamente con abrocitinib e i tassi di eventi avversi sono risultati simili tra i gruppi di trattamento, hanno scritto il primo autore Lawrence Eichenfield e colleghi dell’Università della California di San Diego.

«Un numero maggiore di pazienti trattati con abrocitinib ha raggiunto la risposta IGA, EASI-75 e sollievo dal prurito alla settimana 2 rispetto al placebo, dimostrando un inizio precoce dell’attività del farmaco» hanno affermato. «Con il trattamento attivo sono state osservate percentuali medie maggiori dei punteggi di prurito rispetto al placebo entro soli 2 giorni dall’inizio del trattamento, indicando un rapido sollievo del prurito. Il miglioramento dei segni e dei sintomi della dermatite atopica potrebbe spiegare il miglioramento del sonno degli adolescenti e indicare un potenziale contributo della terapia nel migliorare la qualità di vita di pazienti e operatori sanitari».

L’eczema colpisce fino al 20% dei bambini e degli adolescenti e ha un impatto negativo su qualità della vita, rendimento scolastico e relazioni sociali. Dupilumab per via sottocutanea si è dimostrato sicuro ed efficacia negli adolescenti con malattia di grado moderato/severo, ma un farmaco orale con un profilo rischio/beneficio favorevole rimane un’esigenza insoddisfatta, hanno affermato gli autori.

Abrocitinib è un inibitore selettivo della JAK-1 che ha dimostrato efficacia e tollerabilità in studi di fase III in monoterapia che hanno coinvolto una popolazione mista di pazienti adulti e adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave (JADE Mono-1, JADE Mono-2).

Uno studio su pazienti adolescenti
Lo studio di fase III JADE TEEN ha valutato 285 pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni, arruolati in centri negli Stati Uniti, Messico, Europa, Asia e Australia. I partecipanti sono stati trattati con abrocitinib 100 mg e 200 mg o placebo in aggiunta alla terapia topica. Gli endpoint co-primari erano un punteggio di 0/1 nell’IGA con almeno un miglioramento di due gradi rispetto al basale, più una risposta EASI 75, entrambi valutati a 12 settimane. Gli endpoint secondari includevano un miglioramento di almeno 4 punti nella scala di valutazione numerica del picco di prurito (Peak Pruritus Numerical Rating Scale, PP-NRS4).

Abrocitinib orale significativamente più efficace del placebo 
L’analisi primaria ha mostrato una risposta IGA di 0/1 nel 46,2% dei pazienti trattati con abrocitinib 200 mg e nel 41,6% di quelli assegnati ad abrocitinib 100 mg, entrambi statisticamente superiori al 24,5% nel gruppo placebo (p<0,05). La percentuale di pazienti che ha soddisfatto i criteri di risposta EASI 75 è stata del 72% con abrocitinib 200 mg, 68,5% con abrocitinib 100 mg e 41,5% con placebo (p<0,05). I tassi di PP-NRS4 erano 55,4%, 52,6% e 29,8% (p<0,05 per abrocitinib 200 mg vs placebo).

I tassi complessivi di eventi avversi riportati sono stati del 62,8% con la dose più alta di abrocitinib, del 56,8% con quella più bassa e del 52,1% nel gruppo placebo. La nausea si è verificata più spesso con abrocitinib 200 mg che con la dose da 100 mg (18,1% vs 7,4%). Eventi avversi gravi si sono verificati nell’1,1% del braccio abrocitinib 200 mg, nello 0% con abrocitinib 100 mg e nel 2,1% del gruppo placebo.

«I risultati suggeriscono che il farmaco abbia ha un notevole potenziale come terapia sistemica negli adolescenti con dermatite atopica» ha affermato John Browning del Texas Dermatology and Laser Specialists a Dallas. «Sono entusiasta della possibilità di avere a disposizione una terapia orale per gestire questa malattia, dato che non tutti rispondono alle attuali terapie sistemiche, quindi c’è una precisa necessità di nuovi trattamenti».

«Penso che molti adolescenti saranno favorevoli a provare un’opzione orale, ma dovranno impegnarsi ad assumerla tutti i giorni. Con i pazienti più giovani l’aderenza alla terapia è spesso un problema» ha aggiunto. «Sia abrocitinib che dupilumab sono efficaci, quindi non ci sono compromessi da accettare nel passare dalla terapia iniettiva a quella orale».

Bibliografia
Eichenfield LF et al. Efficacy and Safety of Abrocitinib in Combination With Topical Therapy in Adolescents With Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis: The JADE TEEN Randomized Clinical Trial. JAMA Dermatol. 2021 Aug 18.  Link