“Senza Parlare” porta in scena la disabilità comunicativa


Lo spettacolo Senza Parlare della compagnia SPK-Teatro dal 13 settembre fino alla fine del mese porterà in scena la disabilità comunicativa in diversi teatri milanesi

senza parlare

Cosa succede a una ragazza che fin da piccola non può parlare, che da sempre fatica a comunicare, ora che sta diventando adulta? È questo il tema al centro di Senza Parlare, lo spettacolo della compagnia SPK-Teatro che Fondazione Benedetta D’Intino porta in scena nei teatri di Milano.

La tournée di tredici date, tutte a ingresso gratuito con prenotazione e rese possibili grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo e Confcommercio, inizierà il 13 settembre 2021 al Teatro Franco Parenti e si concluderà con le serate del 30 settembre e del 1° ottobre 2021 al Campo Teatrale, passando nel frattempo per il Teatro Filodrammatici (15, 16, 17 e 18 settembre), il Teatro Tertulliano (20 e 21 settembre), il PACTA Salone (23 e 24 settembre) e il Teatro della Cooperativa (27 e 28 settembre).

Protagonisti della storia sono Sara – una ragazza affetta da paralisi celebrale che non può usare i mezzi che tutti conosciamo per esprimersi – e il fratello Marco, che nel giorno del 18° compleanno della sorella diventa suo tutore e decide di organizzarle una festa. Lei però non ha nessuna intenzione di festeggiare. È arrabbiata: sa cosa vuole ma ci mette sempre molto tempo per farsi capire e spesso rinuncia. Marco rappresenta uno specchio per lei, libero di scegliere per sé, il riflesso di tutto ciò che lei non può essere. Una storia intensa e toccante, che racconta il rapporto tra due fratelli uniti ma allo stesso tempo divisi da un muro invisibile: l’incomunicabilità. Un muro che alla fine, però, verrà abbattuto. Marco infatti troverà la chiave per entrare in relazione con Sara, capendo che prendersi cura di lei significa prima di tutto ascoltarla, senza anticipare le sue esigenze convinto di conoscerle già.

Senza Parlare prende spunto dall’omonima raccolta di testimonianze di alcuni familiari di bambini e adolescenti colpiti da disabilità comunicative e seguiti dal Centro Benedetta D’Intino Onlus, braccio operativo dell’omonima Fondazione. Una pièce che racconta senza sconti i sogni, i desideri e la vita di un’adolescente per promuovere una cultura dell’ascolto dei bisogni di chi non può parlare e sensibilizzare il pubblico sul diritto alla comunicazione per tutti.

Il Centro Benedetta D’Intino Onlus, nato nel 1994, segue ogni anno oltre 400 bambini e ragazzi con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico attraverso i suoi due settori clinici di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e di Psicoterapia. I progetti di C.A.A partono dall’analisi dei bisogni e delle barriere che impediscono al bambino di comunicare coinvolgendo medici, psicologi, educatori, logopedisti e informatici. L’obiettivo è arrivare non solo a potenziare le abilità presenti, ma anche a formare i suoi principali partner comunicativi, come familiari e insegnanti.

Perché la comunicazione è sempre uno scambio reciproco che coinvolge chi parla ma anche chi ascolta.

Senza Parlare è prodotto dal Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone con il sostegno di Fondazione Friuli.

Info e prenotazioni: biglietteria@aragorn.it – fondazione.benedettadintino.it/senza-parlare

Fondazione Benedetta D’Intinoclicca qui

Fondazione Benedetta D’Intino nasce nel 1992 per volontà delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton in ricordo della piccola Benedetta, scomparsa a soli quindici mesi.

È un ente no-profit che si si occupa di bambini con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico, sostenendo le loro famiglie. Opera attraverso l’omonimo Centro clinico, attivo dal 1994 a Milano (via Sercognani 17), che accoglie circa 400 bambini l’anno offrendo loro il supporto di professionisti con una formazione specifica e una lunga esperienza nel trattamento di problemi psicologici e disabilità. Al suo interno è presente anche una Biblioteca Speciale per bambini con disabilità motoria e di comunicazione.

La Fondazione Benedetta D’Intino è stata la prima in Italia a istituire una Scuola di Formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa che, dal 1996, anno in cui è nata, ad oggi, ha formato oltre 1.000 operatori della riabilitazione e dell’educazione.