Discopatie: il laser può trattare la protrusione discale


Discopatie: con l’energia laser si può trattare il dolore da protrusione discale, che spesso è il preludio a un’ernia del disco

Discopatie: con l’energia laser si può trattare il dolore da protrusione discale, che spesso è il preludio a un'ernia del disco

La protrusione discale rientra nell’elenco delle discopatie, cioè le malattie del disco intervertebrale. In molti casi può essere il preludio a un’ernia del disco. A Niguarda è possibile trattare alcune forme di lombosciatalgia da protrusione discale con una tecnica mini-invasiva, come la nucleoplastica col laser, una procedura che offre buoni risultati. Ne parlano gli specialisti del Centro di Terapia del Dolore.

La protrusione discale

La protrusione discale è caratterizzata dalla deformazione dello strato più esterno di un disco intervertebrale, che tende a schiacciarsi e a sporgere dalla sua sede naturale. Si differenzia dalla vera e propria ernia, perché in quest’ultimo caso il rivestimento esterno del disco si rompe ed il nucleo polposo fuoriesce. In età giovanile, le protrusioni discali possono essere causate da sforzi eccessivi e da sport violenti oppure da movimenti sbagliati ripetuti, mentre con l’avanzare dell’età subentrano altri fattori, come la riduzione dell’elasticità del disco intervertebrale, l’aumento del peso corporeo, posture sbagliate e sedentarietà.

Questo fenomeno si verifica più frequentemente nella regione lombare ed è comunemente chiamata colpo della strega oppure lombalgia acuta se si manifesta in modo improvviso. Si parla invece di  lombo sciatalgia  quando il dolore si irradia fino alla gamba o alla coscia. Lo stesso fenomeno può verificarsi a  livello cervicale determinando una sintomatologia dolorosa caratterizzata da cervicalgia che si irradia ad un o entrambi gli arti superiori.

La nucleoplastica col laser

La nucleoplastica può rappresentare in alcune condizioni un valido trattamento per la risoluzione della sintomatologia dolorosa senza dover ricorrere al trattamento chirurgico. Mentre fino a pochi anni fa le uniche possibilità erano la terapia con i farmaci antinfiammatori-analgesici, la riabilitazione  e la chirurgia a cielo aperto, oggi, abbiamo a disposizione anche questa opzione terapeutica dove indicata. Si tratta di una procedura mini-invasiva di decompressione, che grazie all’utilizzo di un’energia laser, vaporizza la protrusione e blocca la produzione dei mediatori dell’infiammazione che favoriscono il perdurare della sindrome dolorosa

Il decorso dopo la nucleoplastica col laser

La procedura si realizza, sotto visione radiologica diretta, attraverso un catetere che viene inserito da un piccola incisione sulla schiena in caso di protrusione lombare e a livello del collo in caso di protrusione cervicale. L’energia necessaria al riscaldamento del tessuto viene erogata da un sistema laser a bassa emissione che permette di evitare il sovra-riscaldamento dei tessuti mediante brevi intervalli di tempo tra ciascuna pulsazione, minimizzando in questo modo anche il possibile disagio arrecato al paziente durante l’intervento. La procedura di discolisi col laser si realizza in anestesia locale e sedazione, dura circa mezz’ora, e la dimissione  avviene dopo una giornata di degenza  o in alcuni casi anche nella stessa giornata  A tutti  i pazienti inoltre sarà prescritto l’utilizzo per circa venti giorni  di un corsetto al fine di proteggere il disco decompresso  durante l’inizio del processo ripartivo tissutale. v

Chi può essere sottoposto a procedura antalgica di nucleoplastica?

I candidati ideali per questa procedura algologica di decompressione discale col laser,devono presentare una diagnosi clinica e strumentale di protrusione del disco senza ernia, con dolore invalidante e  resistente a tutti i trattamenti farmacologici e riabilitativi comuni, da almeno tre mesi,  senza evidenti criteri restrittivi legati all’età.