Malattie cardiovascolari: il ruolo dei mitocondri


Nuovo studio sui mitocondri che svolgono molte e complesse funzioni per la salute dell’intero organismo, tra cui la salute cardiovascolare

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mitocondri sono organelli contenuti in tutte le cellule del nostro corpo genericamente definiti come “centrale energetica della cellula”, ma che in realtà svolgono molte e complesse funzioni per la salute dell’intero organismo, tra cui la salute cardiovascolare.

IL CONTRIBUTO DI AUXOLOGICO AGLI STUDI

In una revisione degli studi pubblicata dalla rivista scientifica internazionale “British Journal of Pharmacology” che prende in considerazione il ruolo delle dinamiche mitocondriali nelle malattie cardiovascolari, a cui ha preso parte il Centro Cardiomiopatie dell’Istituto Auxologico Italiano, si evidenzia che la compromissione della dinamica mitocondriale porta a danno miocardico e progressione della malattia cardiaca in una varietà di modelli di malattia, tra cui sovraccarico di pressione, cardiomiopatie, ischemia e disturbi metabolici.

Questi risultati suggeriscono che la modulazione della dinamica mitocondriale può essere considerata una valida strategia terapeutica nelle malattie cardiovascolari.

«La maggior parte degli studi è al momento basata su modelli sperimentali», spiega la Prof.ssa Lia Crotti, responsabile del Centro Cardiomiopatie di Auxologico San Luca di Milano e professore associato di Medicina Cardiovascolare all’Università di Milano-Bicocca, «il prossimo passo fondamentale sarà quello di traslare questi risultati sull’uomo in modo da poter sviluppare nuove terapie mirate a ristabilire la normale funzione e dinamica mitocondriale».

LEGGI L’ARTICOLO SCIENTIFICO

LA U.O. DI CARDIOLOGIA DI AUXOLOGICO

L’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale San Luca, a direzione universitaria (Prof. Gianfranco Parati, Università di Milano-Bicocca), è specializzata in:

  • gestione tempestiva di eventi cardiaci acuti (cardiologia interventistica);
  • gestione del paziente cardiologico che presenta riacutizzazioni di patologie croniche;
  • monitoraggio di pazienti cronici per prevenire recidive;
  • riabilitazione cardiovascolare di pazienti usciti da un evento acuto e di pazienti post chirurgici o affetti cardiopatie croniche, in particolare da insufficienza cardiaca, una volta ristabilizzati dopo un episodio di scompenso acuto e altre malattie croniche;
  • prevenzione delle malattie cardiache e dei fattori di rischio cardiovascolare associati.