Scuola: il controllo dei Green Pass spetterà ai presidi


Rientro a scuola, saranno i presidi a controllare i Green pass del personale scolastico: lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi

Rientro a scuola in vista: l’Associazione nazionale presidi chiede l’obbligo vaccinale per gli operatori scolastici. Parla il presidente dell'Anp Antonello Giannelli

“Sì, siamo pronti per tornare a scuola. Decine di migliaia di persone stanno lavorando per questo”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo questa mattina a ‘Morning News’. Il ministro ha precisato che “solo una sigla sindacale non ha firmato il protocollo” e che quindi “saranno i dirigenti scolastici a controllare i Green pass del personale”, attraverso uno strumento su cui il ministero è al lavoro con il Garante della privacy e che sarà attivo al momento del rientro in classe degli studenti.
Per quanto riguarda la percentuale di personale vaccinato, Bianchi ha detto che “la situazione sta rapidamente mutando, siamo oltre il 90%: c’è stato un forte aumento di vaccinati nel personale e negli studenti”.

Secondo il ministro, quindi, non ci sono incertezze sulle procedure. “La norma è chiara: chi ha il Green pass va a scuola, chi non ha il Green pass sarà sospeso – ha precisato Bianchi come riferisce la Dire (www.dire.it) – il tampone gratuito sarà disponibile solo per i fragili che non possono vaccinarsi. Ma il tampone – ha aggiunto il ministro – non è un sostituto del vaccino, è solo un atto di tracciamento”.

Per gli studenti, invece, nessun obbligo di Green pass. “Non lo abbiamo mai detto, la nostra scuola non discrimina. Abbiamo una grande attenzione per tutti”, ha aggiunto Bianchi. Anche perché, secondo il ministro, le scuole hanno la possibilità di effettuare subito il tracciamento nel caso in cui si inizi a diffondere il contagio. “Abbiamo introdotto una norma molto chiara: se dovesse esserci un cluster, la situazione verrà subito isolata e monitorata. Ci sono gli strumenti per permettere ai presidi di gestire la situazione specifica. L’idea che tutta la regione vada in zona rossa non c’è più”.