Fibra ottica: ecco quali sono i vantaggi


Per imprese e famiglie la velocità di navigazione è sempre più importante: ecco quali sono i vantaggi della fibra ottica e perché conviene

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Con l’aumentare dei servizi online di uso quotidiano, aumenta la necessità di potersi collegare a velocità sostenute, per non rallentare le attività di tutti i giorni. Se, da un lato, il download della posta elettronica e la navigazione Web sono meno suscettibili alle performance della connessione in uso, vi sono altri servizi dove questo parametro è cruciale.

Se, per esempio, ci affidiamo a repository dati in cloud, le funzionalità di sincronia continua rappresentano un classico esempio di applicazione sensibile alla banda. Ciò è particolarmente vero quando si tratta di sincronizzare più account, magari da più PC contemporaneamente. In generale, per poter sfruttare appieno tutte le potenzialità del cloud è opportuno disporre di una connessione ad alte prestazioni, ovvero della banda larga.

Servizi di streaming UHD 4K richiedono una banda robusta. La trasmissione on demand (film, eventi sportivi), ma anche la riproduzione di flussi real time, come per esempio la videosorveglianza, necessitano di uno stream dati sostenuto e affidabile. In caso contrario, il video può bloccarsi o degradare di qualità.

Per le aziende che hanno differenti sedi sparse sul territorio, la velocità di trasmissione dei dati rappresenta un vantaggio competitivo. Tunnelling VPN permanenti, sincronia dati, backup e replica possono infatti essere eseguiti con fluidità, senza rallentare le normali operazioni di lavoro.

La fibra e la risposta del mercato

In questi anni, molto si è fatto anche a livello governativo, sia in Italia, sia in Europa. Politiche sempre più attente hanno posto al centro i canali di comunicazione digitali, favorendo la diffusione di differenti tecnologie per la trasmissione dei dati.

Il decreto “Salva Italia”, Legge n. 9 del 2014, ha dato all’Autorità il compito di costituire una banca dati di tutte le reti di accesso ad Internet esistenti sul territorio nazionale. Si tratta di uno strumento utile a elaborare soluzioni innovative volte a colmare il divario digitale in relazione alla larga banda e ultralarga.

La BroadbandMap di Agcom rappresenta una mappatura delle reti di accesso ad Internet. Il portale fornisce dati elaborati statisticamente sulle coperture delle reti con cavi in rame, fibra ottica, in tecnologia wireless, sulle reti cellulari 2G, 3G e 4G, sulla velocità delle reti in rame e cavi in fibra ottica e sul numero di abbonamenti ad Internet nazionali, regionali e provinciali. La banca dati offre la possibilità di analizzare lo stato di sviluppo dell’offerta di accesso ad Internet al singolo indirizzo, nonché la possibilità di fare valutazioni comparative sulle diverse tecnologie e velocità.

A fine 2020, l’Autorità ha reso disponibile l’Osservatorio sulle Comunicazioni e ha individuato i trend del medio periodo. Si evidenzia una riduzione delle linee di rete fissa (130mila unità in meno rispetto al trimestre precedente e di 390mila unità in meno rispetto a settembre 2019). Si può inoltre notare un sensibile spostamento delle utenze verso linee ad alte performance. Gli accessi alla rete da linea fissa in rame sono scesi a meno del 40%: erano all’85% solo cinque anni fa.

Al mese di settembre 2020, la fotografia relativa alle tipologie di connessione utilizzate vedeva un 39,1% di utenti connessi via rame, un 7,4% via FWA (fibra su rete mista radio), il 45,3% su FTTC e l’8,1% tramite FTTH.

FTTC e FTTH

I sistemi per interconnettere aziende e privati al Web sono oggi molto variegati, anche se è chiaro che la fibra sta assumendo un ruolo di primo piano.

Quali sono le connessioni oggi disponibili? Quali differenze comportano?
Nel tempo, per favorire la diffusione di una connettività il più possibile allargata a tutti i comuni d’Italia, TIM, quale primario operatore del settore, ha avviato e sostenuto una importante campagna di cablatura. Negli ultimi cinque anni abbiamo dunque assistito a un esteso processo di aggiornamento dell’infrastruttura di rete, dai grossi centri urbani, sino alle località periferiche.

I lavori di potenziamento delle linee realizzati più di recente hanno riguardato la tecnologia FTTC (Fiber To The Cabinet), una fibra ottica che si estende dalle centrali e arriva fino ai cabinet di quartiere. Adottando questa tecnologia, la tratta che va dal ripartitore al domicilio del cliente rimane in rame. Questo approccio può essere considerato una evoluzione dei servizi in rame xDSL o ADSL2+ e consente di raggiungere un massimo di 200 MBps in download.

Si tratta di un importante passo in avanti rispetto alle linee ADSL, ancora molto diffuse. Il termine ADSL indica una classe di tecnologie di trasmissione a livello fisico, appartenenti alla famiglia xDSL e utilizzate per l’accesso digitale a Internet su doppino telefonico. In base alla modulazione di banda del canale trasmissivo, questa architettura offre fino a 24 MBps in download e circa 3,5 MBps in upload.

Per beneficiare dei reali vantaggi della fibra, in alcune aree del Paese è possibile richiedere una connessione FTTH (Fiber To The Home).
In questo caso, diversamente da FTTC, la fibra che raggiunge il cabinet è utilizzata anche nel tratto verso il domicilio del cliente per portare la fibra fino a casa. Ciò consente di annullare il collo di bottiglia imposto dal conduttore in rame e di portare la velocità di comunicazione fino a 1 GBps.

Tra i player attivi sul territorio nazionale, e in grado di fornire soluzioni FTTH, c’è Open Fiber. La mission dell’operatore è quella di perseguire gli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale Europea. L’obiettivo di medio termine è il superamento del digital divide e il pieno supporto delle grandi aree metropolitane, così come dei piccoli borghi italiani.

A supporto della digitalizzazione del Paese è scesa in campo anche Aruba, che utilizzerà la rete in fibra ottica FTTH di Open Fiber per fornire ai propri clienti una connessione in fibra e servizi veloci ed affidabili. In questa pagina del sito Fibra Aruba trovi tutti i dettagli sulla tecnologia e sulla copertura FTTH.

Per semplificare l’interpretazione di questi differenti step tecnologici e per aiutare gli utenti nella comprensione di contratti e vincoli proposti dagli operatori, l’Agcom è intervenuta in modo chiaro. Sono state create etichette di differente colore per identificare i vari prodotti. Questi “bollini” servono dunque per indicare quale tecnologia raggiunge una determinata azienda/abitazione in caso di stipula del contratto. L’indicatore di colore verde con la sigla F indica le infrastrutture basate su fibra ottica fino all’unità immobiliare o all’edificio dell’abbonato (FTTB e FTTH).

Con la sigla FR “fibra mista rame” o “fibra mista radio”, di colore giallo, si evidenziano le architetture in cui la fibra ottica è usata solo fino a nodi intermedi (FTTC e FWA).

Per ultimo, il bollino con sigla R “fibra rame” o “fibra radio” di colore rosso. Questo indicatore riguarda la disponibilità di connessioni per l’accesso alla rete (ADSL e similari).

FONTE: ARUBA.IT