Tumore al seno: la ricerca punta il recettore AXL


Riportare ossigeno nei tessuti per bloccare le metastasi: il recettore AXL è il nuovo bersaglio della ricerca scientifica per il tumore al seno

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Proseguono le ricerche sul recettore AXL, la cui espressione è associata a prognosi sfavorevole nelle donne con tumore al seno HER+. Uno studio canadese ha dimostrato che, bloccando l’azione di questa proteina, si riducono le probabilità di metastasi e, più in generale, si ripristinano le condizioni ambientali idonee affinché il sistema immunitario aggredisca le cellule tumorali.

Uno studio coordinato dal biochimico Jean-François Côté del Montreal Clinical Research Institute, e pubblicato nella rivista PNAS, getta nuova luce sui processi che promuovono la diffusione dei tumori al seno HER2+. I ricercatori canadesi si sono concentrati sui meccanismi di funzionamento del recettore AXL, una molecola appartenente alla famiglia dei recettori tirosin-chinasici, ritenuto un obiettivo promettente per lo sviluppo di terapie mirate1.

Circa un quarto dei tumori al seno è classificato come HER2+: la superficie delle cellule tumorali presenta una presenza in eccesso di un recettore per un fattore di crescita dell’epidermide. Al giorno d’oggi esistono terapie a bersaglio molecolare contro il recettore HER2 che riducono il rischio di sviluppare forme aggressive ma le recidive rimangano purtroppo frequenti.

Il recettore AXL è presente sulla superficie delle cellule di molti tumori, compresi quelli del seno. Un’elevata quantità di questo recettore è correlata all’insorgenza di resistenza alla chemioterapia, e quindi compromettere l’efficacia di questi trattamenti. In particolare, l’espressione di AXL è associata a prognosi sfavorevole nelle donne con tumore al seno HER2+, e allo sviluppo di forme tumorali aggressive.

L’immunoterapia è considerata una strategia promettente per il trattamento delle forme resistenti ai chemioterapici. Per questa ragione, la comprensione dell’ambiente immunitario è fondamentale per indirizzare i trattamenti e individuare le pazienti che hanno maggiori probabilità di rispondervi.

Il gruppo di Côté lavora da anni sul recettore AXL2: nel 2018 dimostrò che questo recettore svolge un ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo di metastasi nei tumori al seno HER2+. Utilizzando un modello animale, i ricercatori canadesi dimostrarono che le cellule tumorali necessitano di una fornitura costante di questa proteina per metastatizzare in maniera efficiente.

Nel nuovo studio, gli autori hanno studiato un fenomeno tipico dei tumori solidi chiamato ipossia. Si manifesta come una carenza di ossigeno causata dalla rapida crescita del tumore e provoca metastasi, indebolimento del sistema immunitario e forme di resistenza alle terapie. In un modello animale, i ricercatori hanno osservato che il “blocco” di AXL – ottenuto attraverso varie tecniche – stimola il recupero dei vasi sanguigni e una rivitalizzazione dell’ambiente immunitario, riducendo la capacità del tumore di diffondersi in altri organi.

“È come se fossimo riusciti, da un lato, ad abbattere le pareti protettive del tumore nei confronti del sistema immunitario, rendendolo più vulnerabile alle cure immunologiche, e, dall’altro, a impedire al tumore di spostarsi altrove” chiarisce la ricercatrice Marie-Anne Goyette, prima autrice dello studio. “Non solo abbiamo fatto luce su un meccanismo centrale del funzionamento di alcuni dei tumori più aggressivi, ma così facendo abbiamo anche svelato un modo per creare un ambiente favorevole a trattamenti più efficaci” conclude Côté.

Riferimenti

An engineered Axl ‘decoy receptor’ effectively silences the Gas6-Axl signaling axis

2 The Receptor Tyrosine Kinase AXL Is Required at Multiple Steps of the Metastatic Cascade during HER2-Positive Breast Cancer Progression