Biodiversità e varietà uve: le raccomandazioni OIV


Vino: l’Organizzazione internazionale della vite e del vino OIV ha adottato, con voto all’unanimità, una serie di diciannove risoluzioni

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Nel corso della sua assemblea annuale, l’Organizzazione internazionale della vite e del vino OIV ha adottato, con voto all’unanimità, una serie di diciannove risoluzioni che vanno nella direzione della biodiversità, di pratiche enologiche innovative, di tutela delle indicazioni geografiche e di buone pratiche per gli eventi vinicoli rivolti ai consumatori.

In particolare l’OIV si è espressa sull’importanza della biodiversità microbica nel contesto della vitivinicoltura sostenibile: gli Stati membri dell’OIV riconoscono che i microrganismi sono dei potenziali indicatori precoci dell’influenza dei fattori esterni sulla biodiversità del vigneto nel suo complesso e per questo ritengo si debba promuovere e incoraggiare lo sviluppo di politiche di valorizzazione quanti-qualitativa dell’abbondanza microbica e della sua biodiversità nel vigneto.

Riconosciuto che, in generale, non tutte le varietà presentano la stessa capacità di tolleranza alle condizioni ambientali e climatiche, viene raccomandato di migliorare le conoscenze sull’adattamento dell’assortimento varietale esistente e di promuovere, avviare e coordinare programmi di pre-selezione, selezione e miglioramento genetico delle vigne.

Oltre ad un serie di specifiche raccomandazioni circa le pratiche enologiche, che andranno a integrare il Codice internazionale delle pratiche enologiche dell’OIV, è stato adottato un aggiornamento delle definizioni di indicazione geografica e denominazione di origine. Queste definizioni sostituiscono quelle precedentemente adottate dall’OIV per aggiornare la Norma internazionale per l’etichettatura dei vini, in particolare alla luce degli accordi internazionali del settore della proprietà intellettuale e del commercio.

Infine, sono state adottate le linee guida dell’OIV per la prevenzione dei rischi e la definizione di una metodologia standardizzata per i test alcolometrici volontari e le relative migliori pratiche per eseguirli durante gli eventi vinicoli rivolti ai consumatori, con l’obiettivo di promuovere il consumo di vino moderato e responsabile in occasione di tali eventi.