Linfoma: le CAR-T axicabtagene ciloleuce efficaci


Linfoma a grandi cellule B r/r, le CAR-T axicabtagene ciloleucel migliorano del 60% la sopravvivenza senza eventi secondo nuovi dati

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Annunciati da Gilead i risultati top-line dell’analisi primaria di ZUMA-7, uno studio globale di fase III multicentrico e randomizzato, i quali dimostrano la superiorità di axicabtagene ciloleucel rispetto allo standard di cura (SoC, Standard of Care) nel trattamento di seconda linea del linfoma refrattario a grandi cellule B (LBCL, large B-cell lymphoma) recidivante o refrattario.

Con un follow-up mediano di due anni, lo studio ha soddisfatto l’endpoint primario di sopravvivenza libera da eventi (EFS, Event-Free Survival; hazard ratio 0,398, p <0,0001). Lo studio ha anche soddisfatto il suo endpoint secondario chiave di tasso di risposta obiettiva (ORR, Objective Response Rate).

L’analisi ad interim della sopravvivenza globale (OS, Overall Survival) ha mostrato una tendenza a favore di axicabtagene ciloleucel; tuttavia, i dati sono al momento immaturi, e ulteriori analisi sono previste per il futuro.

La sopravvivenza globale misura i decessi nel tempo per qualsiasi causa. La sopravvivenza libera da eventi è definita come il tempo dalla randomizzazione alla progressione della malattia, all’inizio di una nuova terapia per il linfoma o al decesso per qualsiasi causa. Lo studio clinico ZUMA-7 è stato condotto nell’ambito di un accordo protocollo speciale (SPA, Special Protocol Agreement) con l’Fda in base al quale il disegno dello studio, gli endpoint clinici e l’analisi statistica sono stati concordati in anticipo con l’Agenzia.

risultati di sicurezza dello studio sono coerenti o migliori in riferimento al profilo di sicurezza noto di axicabtagene ciloleucel per il trattamento del LBCL nel contesto di terza linea. Il 6% dei pazienti ha manifestato sindrome da rilascio di citochine (CRS) di grado 3 o superiore, con un esordio mediano a tre giorni, e il 21% ha presentato eventi neurologici di grado 3 o superiore. In questa impostazione di seconda linea non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza.

Nello ZUMA-7 è stata valutata un’infusione una tantum della terapia con cellule CAR-T axicabtagene ciloleucel rispetto al SoC in pazienti adulti con LBCL recidivante o refrattario. Lo standard di cura per il LBCL recidivante o refrattario è un processo in due fasi: viene introdotta l’immunochemioterapia e, se il paziente risponde ed è in grado di tollerare ulteriori trattamenti, si passa alla chemioterapia ad alte dosi più trapianto di cellule staminali.

ZUMA-7 è stato avviato nel 2017 e ha arruolato 359 pazienti in 77 centri in tutto il mondo. Con una mediana di due anni, i risultati annunciati oggi rappresentano il tempo di follow-up più lungo di qualsiasi studio condotto in questo contesto. I pazienti arruolati avevano tra i 22 e gli 81 anni, con il 30% di età pari o superiore a 65.

I risultati dettagliati di ZUMA-7 saranno presentati a un futuro congresso medico, e Kite prevede di avviare discussioni con l’Fda l’Agenzia europea per i medicinali e altre Autorità Sanitarie globali in merito alla presentazione entro la fine dell’anno di una presentazione della domanda di estensione delle indicazioni attualmente autorizzate per axicabtagene ciloleucel. Per le attuali indicazioni approvate di axicabtagene ciloleucel, vedere la sezione Informazioni su axicabtagene ciloleucel. Axicabtagene ciloleucel non è stato approvato da alcuna Autorità Regolatorie per il trattamento di pazienti in seconda linea di trattamento.

Il 40% circa dei pazienti con LBCL necessita di un trattamento di seconda linea, poiché il tumore recidivi o non risponda al trattamento.

Lo studio ZUMA-7 
ZUMA-7 è uno studio multicentrico globale di fase III, randomizzato, in aperto, che valuta la sicurezza e l’efficacia di axicabtagene ciloleucel rispetto all’attuale standard di cura (SoC) per la terapia di seconda linea (combinazione di regime chemioterapico di salvataggio a base di platino seguito da terapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali in coloro che rispondono alla chemioterapia di salvataggio) in pazienti adulti con linfoma a grandi cellule B (LBCL) recidivante o refrattario (entro o dopo 12 mesi di terapia di prima linea). Nello studio, 359 pazienti sono stati randomizzati (1:1) a ricevere una singola infusione di axicabtagene ciloleucel o l’attuale terapia SoC in seconda linea.

L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da eventi (EFS), definita come il tempo dalla randomizzazione alla data della prima progressione della malattia secondo la Classificazione di Lugano (Cheson et al., 2014), l’inizio di una nuova terapia per il linfoma o il decesso per qualsiasi causa, come determinato da revisione centralizzata condotta in cieco.

Gli endpoint secondari chiave includono il tasso di risposta obiettiva (ORR) e la sopravvivenza globale (OS). Altri endpoint secondari includono la EFS modificata, la sopravvivenza libera da progressione (PFS, Progression-Free Survival) e durata della risposta (DoR, Duration of Response).