Bpco: risultati da terapia breve con steroidi sistemici


Nei pazienti ospedalizzati con riacutizzazioni acute severe di Bpco benefici dal la prescrizione di un regime terapeutico a base di steroidi sistemici breve

Uno studio canadese invita a non sottovalutare i rischi legati alla Bpco sotto ai 65 anni di età: aumenta il rischio di mortalità

Nei pazienti ospedalizzati con riacutizzazioni acute severe di Bpco (AECOPD), la prescrizione di un regime terapeutico a base di steroidi sistemici breve (da 2 a 5 giorni) produce effetti più favorevoli sugli outcome di un regime di somministrazione più lungo.

Questi i risultati di un’analisi che ha fatto un pool dei dati, a livello di singolo paziente, di due trial di non inferiorità (REDUCE e CORTICO-COP). Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Respiratory Research.

Disegno dello studio
L’obiettivo di questa analisi post-hoc era quello di valutare il numero di giorni in vita e al di fuori dal setting ospedaliero di pazienti con AECOPD, sulla base dei dati dei due trial sopra citati.

Nello studio REDUCE, i ricercatori avevano messo a confronto un regime di trattamento breve (5 giorni) con steroidi orali rispetto ad un regime di trattamento convenzionale (14 giorni) in 314 pazienti.

Nello studio CORTICO-POP, invece, i ricercatori hanno valutato un trattamento per l’AECOPD con steroidi guidato dalla conta degli eosinofili.
L’outcome primario era rappresentato dal numero di giorni in vita e al di fuori del setting ospedaliero entro le prime due settimane dal reclutamento.

Tra gli outcome secondari, invece, vi erano: 1) la lunghezza della degenza ospedaliera; 2) il tasso di dimissione ospedaliera a 30 giorni; 3) la mortalità per tutte le cause nel corso di un follow-up della durata di 6 mesi; 4) un endpoint combinato di ricovero in Medicina d’Urgenza e di mortalità per tutte le cause; 5) una nuova diagnosi o l’aggravamento di un’ipertensione pre-esistente.

I pazienti sottoposti a regime di trattamento convenzionale con steroidi sistemici (14 giorni) erano di età più avanzata, con una minoranza di individui pre-trattati con antibiotici e una maggioranza di individui pre-trattati con steroidi sistemici.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che il numero di giorni in vita o passati al di fuori dell’ospedale nel corso delle prime due settimane dal reclutamento nello studio era significativamente più elevato nei pazienti trattati con ciclo “breve” di steroidi (da 2 a 5 giorni) rispetto al ciclo convenzionale (media= 8,4 giorni; IC95%= 8-8,8 vs. 4, 2 giorni; IC95%= 3,4-4,9, rispettivamente; p<0,001).

Inoltre, il gruppo di pazienti con AECOPD trattati per 14 giorni ha sperimentato una maggior lunghezza della degenza ospedaliera (differenza media= 5,4±0,6 giorni; p<0,0001) e una ridotta probabilità di dimissione ospedaliera a 30 giorni ( hazard ratio [HR]= 0,5; IC95%=0,4-0,6; p <0,0001).

Durante il follow-up della durata di 6 mesi, non sono state documentate differenze significative tra i 2 regimi terapeutici con riferimento all’endpoint composito di ricovero in Medicina d’Urgenza e mortalità per tutte le cause (odds ratio [OR]= 1,4; IC95%=0,8-2,3; p =0,15), alla mortalità per tutte le cause (HR=0,8; IC95%=0,4-1,5; p =0,45) o alla neodiagnosi/aggravamento di uno stato di ipertensione (OR=1,5; IC95%=0,9-2,7; p =0,15).

Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato la necessità di avere nuovi studi prospettici sull’argomento per confermare quanto da loro dimostrato,
Non si può escludere infatti, a detta degli autori, che i risultati osservati possano dipendere da fattori diversi dai diversi cicli di steroidi sistemici utilizzati, nonostante la  randomizzazione (es: durata inferiore dell’ospedalizzazione nei pazienti sottoposti a ciclo breve con steroidi).

Bibliografia
Sivapalan P et al. Effect of different corticosteroid regimes for hospitalised patients with exacerbated COPD: pooled analysis of individual participant data from the REDUCE and CORTICO-COP trials. Respir Res. 2021;22(1):155. doi:10.1186/s12931-021-01745-5
Leggi