Nuovi rincari per la benzina: sfonda quota 1,624 al litro


Stangata carburanti per le vacanze estive: la benzina supera quota 1,624 euro al litro e le associazioni dei consumatori chiedono al Governo di intervenire

Come avvalersi delle detrazioni e fruire di benefici fiscali sugli acquisti di carburante dopo l'introduzione della fatturazione elettronica

Il nuovo record dei carburanti alla pompa, con la benzina che raggiunge 1,624 euro al litro con una crescita del +16% rispetto al 2020, rappresenta una speculazione sulle tasche degli italiani e deve portare il Governo ad intervenire con urgenza per frenare la corsa al rialzo dei carburanti che, nel 2021, solo per i costi diretti genererà una stangata per complessivi 7 miliardi di euro a carico dei consumatori.

Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti, che lancia l’allarme sulle vacanze estive degli italiani.

“Con le riaperture del paese e il ritorno agli spostamenti tra regioni i listini di benzina e gasolio hanno registrato una impennata presso i distributori che potrebbe rappresentare una vera e propria speculazione a danno degli utenti – afferma il presidente Furio Truzzi –. Dopo un anno di limiti a viaggi e partenze, infatti, i prezzi alla pompa registrano un forte incremento in concomitanza con la ripresa degli spostamenti degli italiani. Una situazione che renderà particolarmente “salate” le vacanze estive degli italiani, perché la corsa dei carburanti determinerà maggiori spese sia per i rifornimenti di carburante, sia per tutta una serie di beni e servizi i cui prezzi risentono in modo diretto dell’andamento di benzina e gasolio”.

“Chiediamo al Governo Draghi di intervenire con urgenze per sanzionare qualsiasi speculazioni legata alle partenze degli italiani, e studiare misure per sterilizzare l’eccessiva tassazione che vige sui carburanti in Italia, aggravata da accise anacronistiche come quella per finanziare la guerra d’Etiopia del 1935 o il terremoto del Belice del 1968” – conclude Furio Truzzi.

Interviene anche il Codacons

Anche il Codacons denuncia i rincari senza sosta dei listini dei carburanti. “Oggi un litro di benzina costa il 16% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre per il gasolio si spende il +15,5% – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Questo significa che per un pieno di benzina un automobilista spende oggi 11,2 euro in più rispetto allo scorso anno, +10 euro per un pieno di gasolio”.

“Aumenti che determinano una vera e propria stangata per le tasche dei consumatori: solo per i maggiori costi di rifornimento, una famiglia deve mettere in conto un aggravio di spesa da +270 euro annui a causa dei rincari senza sosta di benzina e gasolio” conclude Rienzi.