Creme solari: Valisure segnala alla Fda alti livelli di benzene


Valisure ha presentato alla Fda una petizione per richiamare 40 lotti di creme solari e prodotti doposole contenenti alti livelli di sostanze cancerogene

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La farmacia online Valisure, che effettua test sui prodotti prima che raggiungano i consumatori, ha presentato alla Fda una petizione per richiamare 40 lotti di creme solari e prodotti doposole, dopo che l’analisi di 294 lotti di 69 aziende ha individuato alti livelli di benzene nel 27% dei casi. Alcuni lotti contenevano fino a tre volte il limite massimo consentito di 2 parti per milione (ppm) ed è risaputo che l’esposizione a lungo termine al benzene provoca il cancro negli esseri umani.

«Questo fatto è particolarmente preoccupante perché diversi studi della Fda hanno dimostrato che gli ingredienti della protezione solare vengono assorbiti attraverso la pelle ed entrano nel torrente circolatorio a livelli elevati» ha dichiarato il Ceo di Valisure David Light. In passato le analisi della farmacia avevano portato a richiami da parte della Fda di farmaci per il bruciore di stomaco e disinfettanti per le mani, anche in quest’ultimo caso per contaminazione da benzene.

«Il benzene è uno degli agenti cancerogeni più studiati e pericolosi per l’uomo» ha aggiunto. «La sua associazione con la formazione di tumori del sangue negli esseri umani è stata dimostrata in numerosi studi anche con livelli inferiori a tracce di parti per milione. La sua presenza in prodotti ampiamente raccomandati per la prevenzione del cancro della pelle e che vengono regolarmente utilizzati da adulti e bambini non va sottovalutata».

«Non esiste un livello sicuro di benzene che può essere contenuto nei prodotti per la protezione solare» ha affermato nella petizione Christopher Bunick, professore associato di dermatologia presso la Yale University. «La quantità totale di crema solare necessaria per coprire e proteggere il corpo umano, in una singola applicazione giornaliera o in più applicazioni ripetute quotidianamente, significa che anche livelli di benzene di 0,1 ppm potrebbero causare un’esposizione eccessivamente elevata».

I prodotti chimici contenuti nelle creme solari possono essere dannosi anche per altre forme di vita. Alcuni specifici ingredienti sono stati identificati come potenziali rischi per la vita marina, in particolare per le barriere coralline.

Poca consapevolezza dei rischi dell’esposizione al sole
La protezione solare non è comunque l’unico modo per salvaguardare la salute della pelle. Un recente sondaggio effettuato dall’American Academy of Dermatology su 1.000 persone ha tuttavia scoperto che un terzo degli intervistati non conosceva le precauzioni basilari per ridurre i rischi, anche quelle più semplici come restare all’ombra.

Più l’intervistato era giovane e meno era probabile che comprendesse la connessione tra l’esposizione al sole e il cancro della pelle. Il 71% degli intervistati nati dopo il 1996 ritiene che un’abbronzatura di base protegga proteggerà dal cancro della pelle.

«Pensiamo al rifiuto dei vaccini. Perché la gente non ha ricevuto quel messaggio?» ha affermato Larisa Geskin, direttore del Comprehensive Skin Cancer Center presso il Columbia University Medical Center. «Credono a ciò che vogliono credere. Alla gente piace stare al sole e, se non sono in pericolo imminente, tendono a trascurare i rischi».

Creme protettive comunque necessarie
Sono sufficienti alcune semplici precauzioni per ridurre il rischio di sviluppare il cancro della pelle utilizzando la minor quantità possibile di crema solare:

Ombra. I raggi del sole sono più forti tra le 10:00 e le 14:00, quindi si raccomanda di non esporsi al sole in quelle ore. In spiaggia l’ombra offre una certa protezione ma i raggi UV rimbalzano sulla sabbia e la sola ombra non è sufficiente.

Indumenti per proteggersi dalla luce solare diretta. Oltre al normale abbigliamento esistono capi di vestiario dotati di protezione dai raggi ultravioletti, per le persone più sensibili.

Crema solare. Nonostante quanto emerso dai test non bisogna escludere questo importante livello di protezione. «Considerati i benefici riconosciuti per la salute pubblica dell’uso della protezione solare, la Fda consiglia vivamente di continuare a utilizzare le creme solari insieme ad altre misure di protezione solare (come gli indumenti protettivi). Non tutti i prodotti per la protezione solare contengono benzene e quelli non contaminati sono ampiamente disponibili» ha riportato il comunicato di Valisure.

L’uso quotidiano di una protezione solare con SPF 15 può ridurre il rischio di carcinoma a cellule squamose di circa il 40% e di melanoma del 50%. L’American Academy of Dermatology raccomanda una crema solare ad ampio spettro resistente all’acqua con un SPF di 30 o superiore, da applicare ogni 2 ore sulle aree cutanee scoperte o dopo aver nuotato o sudato.