I Leda su YouTube con il video di Marocco Speed


Disponibile su YouTube il videoclip di “Marocco Speed”, il nuovo singolo dei Leda già online su tutte le piattaforme digitali

video leda marocco speed

Tornano finalmente sulla scena i maceratesi Leda, dopo l’esordio “Memorie dal Futuro” (Il Piccio Records, 2019), positivamente accolto sia dalla critica che dal pubblico. Serena Abrami (voce, chitarra acustica, synth), Enrico Vitali (chitarre), Fabrizio Baioni (batteria, electribe) e Giorgio Baioni (basso) sono attivi da anni in differenti progetti ed il sound della band rappresenta la riuscita convergenza degli interessi e delle passioni sonore dei quattro: overdrive, wave, trip rock e alternative, con l’efficace e personalissima giustapposizione emotiva del timbro vocale vellutato e l’abrasività dei suoni.

Chitarre tanto robuste quanto espressive e tappeti di synth le coordinate del precedente album, che ritroviamo anche nel nuovo “Marocco Speed”, primo singolo e preziosa anticipazione del nuovo album. Una storia tossica di smarrimento ed alienazione senza redenzione, raccontata da un testo fatto di immagini di ordine temporale sparso, come in una sorta di allucinazione. Il sound si nutre di una continua tensione tra fumose atmosfere sinistre e bordate di chitarre potenti e lisergiche al contempo, con la fluida voce di Serena in primo piano.

Il videoclip è diretto dal visual-artist Marco Di Battista, abruzzese di nascita e marchigiano d’adozione, e segue quelli di “Ho continuato”“Pulviscolo”“Deriva” e “Il Sentiero”, tratti dal precedente album e grazie ad alcuni dei quali la band si è piazzata finalista nella categoria “videoclip” di vari festival e contest internazionali, incluso lo statunitense “Interrobang Film Festival 2020” in Iowa.

Il regista prende spunto dal concetto fisico di spettro visibile – anche citato nel testo, con altri significati – ovvero quella parte dello spettro elettromagnetico tra il rosso e il violetto che include tutti i colori percepibili dall’occhio umano e che danno vita al fenomeno della luce: “mi sono soffermato sulla percezione umana dei colori e della luce. Le fiamme, con diverse temperature, vanno dal rosso al blu fino ad uscire dal campo del visibile, quando diventano fumo. I colori complementari o le tinte opposte, quando sono sommate, danno come risultato una luce acromatica, bianca. Le rifrazioni e riflessioni di luce che si creano sulle gocce d’acqua, quando Serena è alla finestra mentre fuori piove”.

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