Giovanni Pomella è il nuovo manager di Lactalis Italia


Un manager italiano per la francese Lactalis Italia: è Giovanni Pomella, già Ad e presidente di Centrale del Latte di Roma e dal 2000 nel gruppo Parmalat

Giovanni Pomella

Per la prima volta è un italiano, e non un francese, l’amministratore di Lactalis Italia, chiamato a valorizzare i marchi emblema della cultura alimentare italiana come Galbani, Vallelata, Parmalat, Zymil, Chef, Santal, Mandara, oltre alle eccellenze DOP. Il nuovo general manager è Giovanni Pomella, laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi, con oltre di 20 anni di esperienza nel mercato Food & Beverage domestico e nel sistema agroalimentare italiano, già amministratore delegato e presidente di Centrale del Latte di Roma e dal 2000 nel gruppo Parmalat.
L’Italia, ha spiegato Pomella, resta un punto di riferimento importante per la multinazionale francese e non solo perché è il secondo mercato al mondo per il gruppo, ma anche perché è la patria di due dei tre brand di maggior successo, e cioè Galbani e Parmalat. E in Italia, malgrado la pandemia, il fatturato si è chiuso a 21 miliardi, in crescita del +5% rispetto al 2019.

In effetti, secondo i dati Coldiretti, nel 2020 il comparto agroalimentare è stato uno dei pochi che ha resistito alla pandemia, facendo segnare un nuovo record nelle esportazioni. Per quest’anno, però, le prospettive sono meno rosee perché si stima che potrebbe manifestarsi una riduzione dei consumi interni, a causa della contrazione del potere d‘acquisto dei salari, che potrebbe toccare il -5 o -6%. Sotto questo profilo, comunque, all’andamento del mercato nazionale potrebbe molto contribuire il ritorno dei grandi flussi turistici dall’estero che sempre hanno premiato l’agroalimentare Made in Italy.

Giovanni Pomella, general manager Lactalis Italia, spiega: “Lactalis in Italia conta un fatturato di oltre 2,5 miliardi, circa 5.000 collaboratori ed è la prima realtà industriale del settore alimentare per numero di stabilimenti produttivi. Abbiamo 30 stabilimenti in 10 regioni e approcci diversi in ciascun territorio: attuare le riforme indicate nel Recovery Plan significa anche mettere l’intero Paese a parità di competizione, di investimenti, di formazione, di occupazione. La filiera lattiero casearia è la seconda per valore in Italia. Ci auguriamo che nel 2021 i livelli di esportazione dei prodotti Made in Italy possano mantenersi quantomeno stabili. Certo la Brexit è un rischio noto, ma sappiamo anche che questo sarà l’anno in cui la mozzarella dovrebbe diventare il formaggio più venduto in Francia”.