Vasculiti: nuovo studio su tossicità da glucocorticoidi


Vasculiti ANCA-associate: secondo un nuovo studio dosi cumulative di steroidi si associano ad un peggioramento della tossicità da glucocorticoidi

Vasculiti ANCA-associate: secondo un nuovo studio dosi cumulative di steroidi si associano ad un peggioramento della tossicità da glucocorticoidi

Nei pazienti con vasculiti ANCA-associate (AAV), dosi cumulative di steroidi si associano ad un peggioramento della tossicità da glucocorticoidi (intercettato da una misura di outcome ad hoc). Questo il responso di uno studio pubblicato su Kidney 360 che, pur ribadendo la rilevanza dei GC come trattamento cardine di questa condizione, suffraga la necessità di ridurne l’impiego mediante aggiunta di trattamenti aggiuntivi.

Disegno dello studio
I ricercatori hanno analizzato in maniera di retrospettiva i dati relativi a 43 pazienti con AAV (età media= 65,9±11,06 anni; 23 donne) sottoposti a biopsia in un singolo centro tra il 2012 e il 2016.

Questi pazienti erano stati sottoposti a follow-up per un lasso di tempo pari a 48 mesi ed avevano ricevuto un trattamento di induzione giornaliero con steroidi orali, insieme a ciclofosfamide o a rituximab.

Ad intervalli fissi, i ricercatori hanno calcolato nel corso dei 4 anni di follow-up sia l’Indice di tossicità da glucocorticoidi (GTI) – con punteggi compresi tra 0 e 123 – che la dose cumulativa di steroidi.
NdR. L’indice GTI (the Glucocorticoid Toxicity Index) è un indice che valuta la morbilità associata all’impiego di steroidi e riflette la presenza di diversi eventi quali l’incremento ponderale, la tolleranza al glucosio, la pressione arteriosa, i livelli lipidici e le infezioni.

Risultati principali
Alla fine dello studio, 12 pazienti su 37 (27,9%) avevano un punteggio GTI pari a 0 (assenza di tossicità). Eccezion fatta per un paziente, tutti i pazienti con un punteggio >60 erano stati sottoposti a trattamento con dosaggi di GC> 9.000 mg.

E’ stata documentata, peraltro, l’esistenza di un’associazione statisticamente significativa tra la dose cumulativa di GC e il punteggio GTI (p=0,008; IC95%= 1,31-8,05).
La tossicità da glucocorticoidi è stata osservata in 3 pazienti (7%) a 4 settimane; alla fine del follow-up, 27 pazienti (71,9%) hanno dimostrato effetti tossici.

Gli eventi avversi più frequentemente documentati sono stati le infezioni, la riduzione di densità ossea e l’incremento del BMI.

Nel corso del follow-up si è avuto un miglioramento dei punteggi GTI in un paziente su 4 (23,2%), con una maggioranza di questi che ha sperimentato un miglioramento del peso corporeo, della tolleranza al glucosio e della pressione arteriosa.

Quanto agli eventi avversi associati alla tossicità da GC, come i disturbi dell’umore e la psicosi indotta da steroidi, questi si sono manifestati precocemente durante il trattamento (mediana tempo= 21 giorni; IQR= 18-24 giorni).

L’insufficienza adrenergica si è invece manifestata più tardivamente (mediana tempo= 1.059 giorni; IQR= 895-1.224 giorni).

Limiti e Implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici intrinseci del lavoro, quali il disegno osservazionale, associato alla presenza di fattori confondenti potenziali quali l’impiego di farmaci immunosoppressori, il ricorso alla plasmaferesi e il riscontro di vasculite attiva, che potrebbero aver contribuito all’insorgenza di eventi avversi.

Inoltre, tutti i punteggi non hanno tenuto conto di procedure invasive o di imaging, mentre la natura retrospettiva dello studio potrebbe aver dato adito ad inaccuratezze nel report di eventi avversi di entità lieve.

Nel complesso, però, lo studio ha dimostrato come “…il ricorso a GTI possa rivelarsi utile nell’individualizzare e quantificare l’esperienza di AE dei pazienti come risultato del trattamento con GC e permetta una gestione maggiormente centrata sul paziente”.

Bibliografia
Floyd L et al. Glucocorticoid therapy in ANCA Vasculitis – using the Glucocorticoid Toxicity Index as an outcome measure. Kidney 360. Published online April 20, 2021. doi:10.34067/KID.0000502021
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