Premio Irene Brin a Daria Reina di Chez Dede


Accademia Costume & Moda ha assegnato il prestigioso premio Irene Brin all’ex allieva Daria Reina di Chez Dede

Premio Irene Brin a Daria Reina di Chez Dede

Come ogni anno dal 1969, Accademia Costume & Moda (ACM) assegna il prestigioso Premio Irene Brin, a un ex studente di Accademia che si è distinto per la propria autenticità e per elevati meriti professionali. Un riconoscimento che questa edizione vede protagonista Daria Reina, co-fondatrice del brand CHEZ DEDE. A consegnare il premio, Simonetta Gianfelici, Talent Scout e Fashion Consultant, tra le prime a credere e riconoscere il talento di Daria, personaggio eclettico e vulcanico. La premiazione, avvenuta per questa edizione in chiave digitale, è visibile sugli account digitali di Accademia Costume & Moda.

Daria Reina è la fondatrice insieme ad Andrea Ferolla di CHEZ DEDE, marchio di collezioni esclusive di accessori, abbigliamento, decorazioni per la casa e gioielli che si affiancano a piccole éditions de charme oltre a vantare collaborazioni con marchi e hotel di lusso in tutto il mondo. Fondato nel 2011, CHEZ DEDE trova la sua massima espressione nello spazio di via di Monserrato 35, al centro di Roma, proprio a pochi passi dall’Accademia. Istituito da Rosana Pistolese, fondatrice di ACM, il premio è dedicato a una delle più autorevoli firme del giornalismo di moda italiano, Irene Brin che, attraverso le pagine di Harper’s Bazaar Italia, ha promosso la moda italiana nel mondo. A sottolineare il solido legame tra Irene Brin e ACM, la donazione della collezione privata di Harper’s Bazaar Italia (c.a. 320 numeri dal 1951 al 1969) e Vogue America (c.a. 150 numeri dal 1952 al 1965) della giornalista alla Biblioteca di ACM, da parte del marito Gasparo del Corso, dopo la scomparsa di Irene Brin nel 1969.

Oggi, infatti, la Biblioteca-Emeroteca di ACM, intitolata a Fiamma Lanzara, insieme con l’archivio storico rappresenta il più grande centro di documentazione culturale di moda nel Lazio. Con i suoi 4.500 volumi monografici e i 12.000 numeri di riviste che coprono più di 150 anni di giornalismo di moda, la Biblioteca è il primo centro di documentazione per la moda in Italia ad aver ricevuto – da parte della Direzione Generale Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT) – il riconoscimento di “eccezionale interesse culturale per le caratteristiche e le peculiarità dei materiali posseduti”.

Il premio, che in passato è stato assegnato a ex studenti di ACM, quali Frida Giannini, Maurizio Galante, Marco Mastroianni, Alessandro Michele, Antonio Mancinelli, per citarne solo alcuni, viene virtualmente consegnato quest’anno in una data significativa: infatti, proprio il 31 maggio ricorre la scomparsa di Irene Brin, venuta a mancare 52 anni fa, nel 1969. Nel video di consegna del premio Irene Brin a Daria Reina, anche il contributo di David Downton, illustratore di moda britannico celebre per i suoi lavori per magazine come Vogue, V Magazine, Vogue, Harper’s Bazaar, The Times, The New York Times, Telegraph Magazine e Vanity Fair.

DARIA REINA

Daria Reina è una cool hunter e fotografa franco-italiana che lavora come direttore creativo, designer e consulente di comunicazione per l’industria del lusso da più di 20 anni. Curatrice d’arte e di contenuti per hotel di lusso, ama concepire e dare vita a progetti per condividere e trasmettere in ogni modo possibile il suo senso dell’arte, della bellezza e dello stile. Insieme al marito l’illustratore di moda, Andrea Ferolla, ha co-fondato Chez Dede, un marchio di collezioni esclusive di accessori, abbigliamento, decorazioni per la casa e gioielli che si affiancano a piccole éditions de charme oltre a vantare collaborazioni con marchi e hotel di lusso in tutto il mondo. È autrice, con Andrea, del libro Italian Chic edito da Assouline e collaboratrice permanente di Yolo Journal in qualità di redattrice dal 2019. Le sue foto sono state pubblicate su riviste di viaggio internazionali e molti libri di Assouline. I suoi posti preferiti nel mondo sono fondamentalmente teatri e musei, perché raccolgono la più alta percentuale di poesia che gli umani sono stati in grado di creare.