Al Circolo della Pipa parte Raffaello per Roma


Al via la rassegna teatrale “Raffaello per Roma” in programma al Circolo della Pipa: si parte con lo spettacolo “Giallo Raffaello” di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa

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A seguito del successo dello scorso anno, anche quest’anno si terrà la rassegna “Raffaello per Roma” presso il Circolo della Pipa di Roma, organizzata dalla Comit Srl, in collaborazione con il Circolo della Pipa, Golden show, l’Associazione Raffaello per Roma e con il Patrocinio del secondo Municipio di Roma. Una proposta culturale iniziata nel 2020 dall’anniversario dell’illustre artista e dal luogo dove visse a Roma, ovvero nella Casina del Curato o di Raffaello che valorizzerà in questo affascinante posto altri due anniversari: quest’anno quello di Dante e nel 2022 quello di Canova.

Il 15 e 16 giugno andrà in scena Giallo Raffaello presso il Circolo della Pipa con lo spettacolo “Giallo Raffaello” di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa, che verrà replicato il 24, 29, 30 giugno e il 6, 15, 20, 21 e 28 luglio. Accanto a Teatro, Musica e vi sarà, nel 2021, una mostra di quadri di riproduzioni delle opere di Raffaello e verrà curata, da parte dello stesso circolo, che gestisce lo spazio e lo mette a disposizione, un servizio di catering per gli spettatori che potranno usufruire di un aperitivo prima dell’inizio e di un buffet dopo lo spettacolo.

Quest’anno, il secondo “leit motiv“ sarà Dante; verrà proposto un nuovo spettacolo dedicato all’opera del divino poeta ”Paradiso dell’Inferno”, commissionato al giovane autore, regista ed attore Jacopo Squizzato a partire dal 22 giugno, con repliche l’1, 7 e 22 luglio.  Il 23 giugno e il 27 luglio andrà in scena “Edgar Allan Poe assassini” interpretato e diretto da Gennaro Duccilli e scene di Sergio Gotti, il 25 giugno il concerto corale “Donne ch’avete intelletto d’amore”, il 2 e il 30 luglio andrà in scena “Gentile Circe” con la drammaturgia e regia di Riccardo Barbera, il 13 luglio “Dove colombe e sogni” con Alex Elton (ex allieva di Gigi Proietti) e Ermanno Dodaro. Drammaturgia e regia di Riccardo Barbera. Il 29 luglio sarà la volta de “La supplente” con Silvia Brogi di Giuseppe Manfridi e la regia di Claudio Boccaccini. Il 23 luglio andrà in scena “Convidio“; l’8 luglio con repliche 3, 4, 5 agosto toccherà a “Processo a Mastro Titta”, scritto e diretto da Emanuele Bilotta.

Similmente nel 2022 si riprenderà lo spettacolo su Raffaello, assieme ad una nuova produzione dedicata al grande Antonio Canova, lo spettacolo “Paradiso dell’Inferno” ed altri.

La Casina del Curato o di Raffaello, poco conosciuta anche ai romani, è location molto suggestiva e di interesse storico architettonico, in quanto in squisito stile rinascimentale, fu costruita nel XIV secolo e faceva parte del complesso della villa di Papa Alessandro VI (1442-1503).  Nel 1938, l’area è stata soggetta a vincolo in considerazione della “notevole importanza paesaggistica della cosiddetta “Casina del Curato o di Raffaello”.  Gli ultimi lavori di restauro del 2008, hanno avuto un contributo importante del Circolo della Pipa, per la conservazione di un monumento della città di Roma, ove ha la propria sede, che metterà a disposizione con grande entusiasmo per lo sviluppo del progetto.  Si vuole offrire l’opportunità di vivere uno spazio poco conosciuto della città, ma di grande importanza storica e culturale collegata al 500° anniversario della morte di Raffaello, attraverso significativi momenti di aggregazione socio-culturale per i cittadini di Roma ed i turisti italiani e stranieri, proprio nel sito dove è vissuto Raffaello fino alla sua prematura scomparsa, con attività di Teatro, Musica, Espositive e culinarie con prodotti tipici laziali.  Quest’anno si vuole riprendere  il “Premio Casina del Curato”  ad un personaggio, romano di nascita o di adozione, che si sia distinto per aver messo in risalto la cultura e lo spirito di Roma e dei romani.  Nel 2000 il premio è stato conferito a Paolo Matthiae, ordinario di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico all’Università di Roma “La Sapienza” e scopritore di Ebla, in Siria, la più grande scoperta archeologica della seconda metà del 20° secolo; nel 2001 al compositore Ennio Morricone e nel 2002 al grande attore Arnoldo Foà.