Tosse cronica: gefapixant riduce gli attacchi


Una nuova analisi dimostra la capacità di gefapixant 45mg di ridurre la frequenza degli attacchi di tosse in pazienti con malattia cronica

Tosse cronica: gefapixant efficace in fase 3 alla dose più alta secondo i nuovi dati di due trial di fase 3 (COUGH 1 e 2)

Il trattamento con 45 mg di gefapixant bis die si traduce in riduzioni clinicamente importanti della frequenza di attacchi tussivi rispetto a placebo nei pazienti con tosse cronica refrattaria o di causa non accertata.

Sono queste le conclusioni di un’analisi in pool dei dati provenienti dai due ampi trial di fase 3 condotti sull’impiego del farmaco in questa condizione (COUGH-1 e 2), presentata nel corso dell’edizione annuale del congresso (virtuale) dell’American Thoracic Society.

Cosa è gefapixant e come funziona
Gefapixant è un antagonista selettivo del recettore P2X3. Si ritiene che l’attivazione eccessiva di questi recettori si associ all’ipersensibilizzazione dei neuroni sensitivi. L’ipersensibilizzazione neuronale delle vie aeree respiratorie e dei polmoni, stimolata da insulti o cause infettive, può innescare il bisogno frequente, persistente ed esasperato a tossire.

Gefapixant è uno degli antagonisti del recettore P2X2 attualmente in fase di sviluppo clinico per il trattamento della tosse cronica refrattaria inspiegabile, ma è il primo ad aver completato degli studi di fase 3.

Lo scorso mese di marzo, MSD, l’azienda responsabile dello sviluppo del farmaco, ha annunciato che l’ente regolatorio Usa (Fda) ha accettato di valutare il dossier registrativo (NDA) relativo a gefapixant nel trattamento della tosse cronica refrattaria inspiegabile nell’adulto.

Il dossier registrativo di gefapixant presentato ad Fda si basa sui risultati dei trial clinici COUGH-1 e 2, i primi trial registrativi di fase 3 condotti dall’azienda responsabile dello sviluppo del farmaco in pazienti con tosse cronica inspiegabile.

Disegno e risultati dell’analisi in pool dei dati
I due trial COUGH-1 e 2 hanno dimostrato riduzioni significative della frequenza di attacchi tussivi nelle 24 ore ad una dose di 45 mg bis die di gefapixant vs. placebo.
L’analisi in pool dei dati presentata al Congresso ha incluso 2.044 partecipanti (età media= 58 anni; 75% di sesso femminile) con tosse cronica cronica refrattaria/inspiegabile.
La durata media della tosse era pari a 11 anni; inoltre, quasi due pazienti su 3 erano affetti da tosse cronica refrattaria.

I partecipanti ai due trial erano stati randomizzati a trattamento con gefapixant 15 mg bis die (n= 684), gefapixant 45 mg bis die (n= 682) o placebo (n= 678).

I ricercatori hanno registrato la frequenza di attacchi tussivi come pure la frequenza di risvegli dal sonno causa tosse nel corso delle 24 ore mediante apposito device.
La frequenza oggettiva di attacchi tussivi è stata valutata a 12 settimane nello studio COUGH-1 e a 24 nello studio COUGH-2.

Dai risultati dell’analisi in pool  è emerso che il trattamento con gefapixant 45 mg si associava ad una riduzione relativa della frequenza di attacchi di tosse nelle 24 ore del 18,59%, nonché ad una riduzione della freuquenza di risvegli nello stesso lasso di tempo del 17,38%.

Al contrario, il trattamento bis die con gefapixant 15 mg non è risultato associato a riduzioni significative della frequenza di attacchi tussivi (-0,97%) o dei risvegli (0,28) nelle 24 ore. Non solo: un numero maggiore di pazienti trattati con gefapixant 45 mg ha soddisfatto varie definizioni di risposta alla terapia a 12 settimane rispetto al placebo.

L’incidenza di eventi avversi seri è risultata simile tra i pazienti che ricevevano entrambe le dosi di gefapixant o di placebo (6% per tutti). Nello specifico, ad essere maggiormente rappresentati sono stati i casi di eventi avversi legati al gusto per i pazienti trattati con gefapixant 45 mg (65%) o 15 mg (18%). Un numero minore di pazienti del gruppo placebo, invece, ha sperimentato questo particolare AE (7%).

Cosa si intende per tosse cronica cronica refrattaria inspiegabile
Si definisce cronica una tosse di durata superiore alle 8 settimane. La prevalenza di questo disturbo è stimata pari al 10% della popolazione generale adulta a livello globale. Inoltre, nel 46% di questi casi, non è possibile individuare una causa di questo disturbo, nonostante un’approfondita indagine diagnostica. Allo stato attuale, non esistono terapie approvate per il trattamento della tosse cronica.

Bibliografia
Smith J, et al. Assessment and treatment of cough and chronic dyspnea. Presented at: American Thoracic Society International Conference; May 14-19, 2021 (virtual meeting).