Dl semplificazioni: saltano massimo ribasso e subappalto libero


Dl semplificazioni: nell’ultima bozza ricompare la soglia massima del 40% di lavori che chi vince un bando può cedere ad altri e salta il massimo ribasso, contestato dai sindacati

Il premier Mario Draghi, politica

Salta il subappalto libero e torna il limite del 40%. È quanto emerge dall’ultima bozza del decreto Semplificazioni in possesso della Dire. Nel testo ricompare la soglia massima del 40% di lavori che chi vince un bando può cedere ad altri. Ma, a quanto si apprende, i tecnici del governo stanno valutando di alzare il tetto. Via anche il massimo ribasso (contestato dai sindacati come ricorda la Dire) e la misura che permetteva il restyling dei centri storici. Nella bozza della settimana scorsa, infatti, un articolo sulla rigenerazione urbana dava il via libera a demolizioni, ricostruzioni, ampliamenti e innalzamenti degli edifici nei centri città, nel rispetto dei palazzi vincolati e dei parametri preesistenti.

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LETTA: “ELIMINAZIONE MASSIMO RIBASSO È UN OTTIMO SEGNALE”

Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ha commentato su Twitter la decisione di togliere il massimo ribasso: “È un ottimo segnale, lo avevamo chiesto con forza. Bene”. Anche per il presidente della commissione giustizia della Camera Mario Perantoni, deputato M5s, si tratta di “una buona notizia”, anzi “diremmo che si tratta di un atto dovuto agli imprenditori onesti, visto che quella pratica ha sempre agevolato le illegalità e penalizzato la Pubblica amministrazione. Spero che sia arrivato forte e chiaro l’invito rivolto oggi dal presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montá, alle forze politiche, al Parlamento, al governo, alle parti sociali e al mondo delle imprese – ha proseguito Perantoni – affinché sia salvaguardato il Codice degli appalti. Avviso pubblico esprime la migliore esperienza degli Enti locali, è una voce di grande importanza”.