Polveri sottili: cosa sono e perché sono pericolose


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Le polveri sottili sono da sempre un acerrimo nemico della salute, e sono un aspetto che incide in maniera molto negativa sulla salubrità dell’aria.

Quando si parla di questioni ambientali, imbattersi nella denominazione “polveri sottili” è un qualcosa che capita piuttosto spesso, ma di cosa si tratta esattamente?

Che cosa sono le polveri sottili

Le polveri sottili sono appunto del pulviscolo estremamente piccolo il quale, per via delle sue dimensioni così esigue, fluttua nell’aria.

La pericolosità per la salute dell’uomo è legata al fatto che tali polveri possono essere facilmente inalate e, raggiungendo i polmoni, possono causare sei problemi di salute, anche di tipo tumorale.

La scienza ha ampiamente dimostrato la pericolosità delle polveri sottili, ecco perché l’attenzione nei confronti della presenza di tale pulviscolo nell’atmosfera è divenuta molto elevata.

I risultati in termini ambientali, tuttavia, non sono dei migliori, anzi in Italia è assolutamente necessaria un’inversione di tendenza immediata.

I poco incoraggianti dati italiani

In un recente dossier curato da Legambiente, consultabile a questo link, si può notare come tantissime città italiane versino in condizioni tutt’altro che invidiabili da questo punto di vista.

Città come Como, Milano, Palermo, Roma e Torino hanno conseguito addirittura un punteggio di 0, mentre tra i centri urbani più virtuosi si segnalano Sassari, che ha conseguito un ottimo 9, e Macerata con 8.

A cosa sono dovute le polveri sottili?

Le polveri sottili possono essere dovute ad una molteplicità di aspetti: in generale, la loro presenza nell’aria è dovuta ad inquinamento, ma è possibile distinguere degli aspetti più specifici.

Anzitutto, le polveri sottili sono emesse dai veicoli alimentati con carburanti tradizionali, e da questo punto di vista sarebbero soprattutto i trasporti di merci su strada a contribuire a questo tipo di inquinamento, senza ovviamente trascurare l’inquinamento prodotto dai veicoli leggeri, quindi da auto e altri mezzi privati.

Anche allevamenti ed agricoltura possono comportare la produzione di polveri sottili, come anche il riscaldamento domestico e non: contenere il ricorso al riscaldamento è un qualcosa di molto utile anche in tale ottica.

Tra i principali produttori di polveri sottili non può inoltre mancare l’industria: in contesti simili le polveri sottili possono rivelarsi anzitutto un inquinante locale, per questo nei capannoni industriali si utilizzano strumenti specifici come l’aspirapolvere professionale per polveri sottili di DelfinVacuums, ma allo stesso tempo possono “viaggiare” nell’atmosfera e raggiungere anche dei territori discretamente lontani.

È sicuramente opportuno che le condizioni ambientali migliorino e che si raggiunga, in generale, una maggiore salubrità dell’aria, tuttavia ci sono comunque alcuni piccoli accorgimenti che si possono osservare nella quotidianità per rendere minimo il rischio.

Come difendersi dalle polveri sottili

Anzitutto è una buona regola quella di arieggiare spesso la casa, o comunque gli ambienti in cui ci si trova, se possibile utilizzando anche degli strumenti per la purificazione dell’aria.

Quando si cammina in ambienti urbani è bene evitare le ore più trafficate, inoltre le passeggiate nelle zone più trafficate della città dovrebbero essere evitate soprattutto nei mesi più caldi: con alte temperature, infatti, le polveri sottili tendono a sollevarsi più facilmente.

Se si è giocoforza costretti a percorrere delle zone con molto smog è importante proteggere naso e bocca con una mascherina, in generale, inoltre, può senz’altro essere importante seguire uno stile di vita sano, praticando regolarmente sport: in questo modo, infatti, l’organismo riesce a depurarsi molto più efficacemente.