Vasculiti ANCA-associate: più a rischio chi vive in campagna


Vasculiti ANCA-associate: rischio legato a residenza in aree non urbanizzate secondo uno studio scozzese di recente pubblicazione

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Stando ai risultati di uno studio scozzese di recente pubblicazione su RMD Open: Rheumatic & Musculoskeletal Diseases, risiedere in aree rurali predisporrebbe ad un maggior rischio di insorgenza di granulomatosi con poliangite (GPA), un sottotipo di vasculite ANCA-associata, a suffragare l’importanza del fattore ambientale nella maggiore incidenza di queste patologie.

Razionale e disegno dello studio
Le vasculiti ANCA-associate (AAV) sono vasculiti dei piccoli vasi, caratterizzate da sieropositivà per gli anticorpi patogenetici ANCA (anticorpi contro citoplasma neutrofili). Comprendono sostanzialmente la granulomatosi con poliangite (nota in precedenza come granulomatosi di Wegener) (GPA) e la poliangite microscopica (MPA), e sono caratterizzate da sintomi cronici e recidivanti di gravità variabile, da lieve a potenzialmente fatale.

La principale conseguenza delle vasculiti è la perdita di integrità vascolare, che arriva fino all’interruzione del flusso sanguigno e quindi al danneggiamento dei tessuti da questi irrorati. Gli organi più frequentemente coinvolti sono i reni, le vie respiratorie superiori e i polmoni, ma anche il sistema nervoso, la cute, il sistema muscolo-scheletrico, il cuore, l’occhio e l’intestino.

“L’eziologia complessa delle AAV comprende un ampio spettro di fattori potenziali concorrenti di carattere genetico, geografico ed ambientale – spiegano i ricercatori nell’introduzione allo studio”.

In questo contesto la granulomatosi con poliangite (GPA) sembra essere identificata con maggior frequenza a latitudini elevate (Nord Europa) e nelle aree con ridotta irradiazione solare ultravioletta, a differenza della poliangite microscopica (MPA), più frequente nel sud Europa.

Esistono, peraltro, documentazioni in letteratura che evidenziano l’esistenza di variazioni stagionali, come pure dati che supportano una prevalenza maggiore di queste vasculiti nelle popolazioni con livelli elevati di deprivazione socio-economica. Questi primi studi, tuttavia, erano viziata da una ridotta numerosità dei campioni di pazienti e da bias di selezione.

Pertanto, allo scopo di fornite un quadro epidemiologico più completo delle vasculiti ANCA-associate, i ricercatori hanno analizzato i dati del the Scottish Renal Biopsy Registry, che copre 5,4 milioni di individui (NdR: scelta motivata dal fatto che i pazienti con vasculiti ANCA-associate si caratterizzano spesso per un coinvolgimento renale e, quindi, sono a maggior rischio di nefropatia alla stadio finale e di morte).

La popolazione considerata era costituita, dunque, da tutti i soggetti adulti che erano stati sottoposti a biopsia renale in Scozia tra il 2014 e il 2018, includendo 209 pazienti con poliangite microscopica (MPA) e 130 con granulomatosi associata a poliangite (GPA).

Le aree di residenza erano state classificate, in base ad un sistema di classificazione adottato dal governo scozzese, in:
– aree urbane (aree con popolazione >3.000 individui
– aree rurali accessibili (aree con popolazione <3.000 individui accessibili da aree con >10.000 abitanti in mezz’ora di guida
– aree remote rurali (aree con popolazione <3.000 abitanti accessibili da aree con >10.000 in più di 30 minuti di guida

Per misurare il grado di deprivazione socio-economica, i ricercatori hanno utilizzato uno strumento (the Scottish Index of Multiple Deprivation), che si basa su diversi fattori quali le entrate economiche, il livello d’impiego, quello di istruzione e la tipologia di alloggio.

I pazienti presi in considerazione nello studio avevano un’età media pari a 66 anni, con una leggera prevalenza di donne. Il tasso medio di eGFR era pari a 32 ml/min/1,73 m2 mentre la mediana del rapporto  proteine urinarie/creatinina era pari a 146 mg/mmol.

Il 79,9% dei pazienti viveva in aree urbane, il 13,5% in regioni rurali accessibili mentre il 6,6% risiedeva in aree remote rurali.

Risultati principali
Dai dati è emerso che, rispetto agli abitanti residenti in aree urbane o aree remote accessibili, quelli che risiedevano nelle aree remote rurali mostravano tassi significativamente più elevati di GPA renale, con 9,1 casi per milione di popolazione/anno, vs. 5,2 e 8,4 per milione di popolazione/anno, rispettivamente (p=0,04).

Tuttavia, a differenza di alcuni studi precedentemente pubblicati, questo studio non è stato in grado di documentare l’esistenza di una netta associazione tra la GPA o la MPA con la stagionalità o lo status socioeconomico.

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare quanto osservato, gli autori dello studio hanno ipotizzato che potrebbe essere l’agricoltura il fattore in grado di influenzare i tassi di vasculite nelle aree remote rurali.

A questo riguardo, è stato ricordato come uno studio precedentemente pubblicato avesse dimostrato come l’occupazione nel settore agricolo fosse associato in modo statisticamente significativo con queste vasculiti (OR=2,3, IC95%=1,2-4,6) (e il settore agricolo conta molti occupati nella Scozia rurale).

A ciò si deve aggiungere il fatto che queste aree del territorio scozzese sono maggiormente distanti dai centri di erogazione di servizi medici.

Quanto alla mancata associazione con la stagionalità rispetto agli altri studi, con alcune osservazioni che suggerivano una maggiore incidenza di GPA inverno (link con stimoli infettivi) e altre in estate (link con stimoli allergici), i ricercatori hanno concluso che “…tali discrepanze suggeriscono l’esistenza di diversi fattori ambientali concorrenti all’insorgenza di variazioni stagionali nelle diverse coorti di pazienti con vasculiti ANCA-associate”.

Tra i limiti principali dello studio, i ricercatori hanno evidenziato che il campione di popolazione considerato, per quanto di dimensioni numeriche maggiori rispetto agli studi precedenti, era ancora sottodimensionato, probabilmente, per rilevare l’esistenza di sottili differenze sul rischio di vasculite in relazione alla stagionalità e ai fattori socioeconomici.

Ciò detto, “lo studio suggerisce la necessità di approfondire l’analisi sul contributo dei fattori ambientali per comprendere meglio l’eziologia e la patogenesi di GPA – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro”.

“Sarebbe opportuno, inoltre – aggiungono – studiare l’impatto della residenza in aree rurali e della deprivazione socioeconomica sul tasso di recidive, la sopravvivenza renale e quella dei pazienti affetti da queste patologie”.

Bibliografia
Aiyegbusi O, et al “ANCA-associated renal vasculitis is associated with rurality but not seasonality or deprivation in a complete national cohort study” RMD Open 2021; doi: 10.1136/rmdopen-2020-001555.
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