Come sarà l’arena del Colosseo pronta nel 2023


Sostenibile e tecnologica: l’arena del Colosseo in legno e di 3.000 mq sarà pronta nel 2023. Ecco tutti i dettagli del progetto

Arena del Colosseo

L’arena del Colosseo sarà in legno, si estenderà per tremila metri quadrati e sarà realizzata nel 2023. “Oggi è un giorno di grande importanza per il Parco archeologico del Colosseo, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Abbiamo riannodato il filo del tempo, restituendo finalmente al pubblico la stessa visione che si aveva in antico, quando l’arena era costituita da un tavolato ligneo poggiato su strutture in legno per permetterne lo smontaggio”, ha detto il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, presentando il progetto vincitore del bando per la progettazione dell’arena dell’Anfiteatro Flavio.

Il bando è stato pubblicato da Invitalia il 22 dicembre ed è scaduto il primo febbraio 2021. Sono arrivate 11 proposte, ha spiegato Russo, “valutate da una commissione di altissimo profilo”, ed è risultato vincitore un raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Milan Ingegneria spa. “Il nuovo piano dell’arena risponde appieno alle linee di indirizzo proposte dal Parco di tutela e conservazione con l’impiego dell’alta tecnologia finalizzata all’ecosostenibilità. Sarà una struttura leggera che richiama l’arena lignea che c’era all’epoca dei Flavi. L’aspetto tecnologico- ha spiegato il direttore- è determinato dalle diverse possibilità di apertura e chiusura che rendono visibile l’impianto scenico dei sotterranei. L’estensione raggiungerà tremila metri quadri di superficie, quattro volte e mezzo quelli di oggi”.

Per quanto riguarda i tempi, spiega la Dire (www.dire.it) “sono quelli previsti dalla legge e cercheremo di renderli fluidi. Saranno di circa 240 giorni. Ogni settimana ci sarà un incontro tra il Parco e la società per condividere lo stato di avanzamento del progetto. L’ultimo step sarà l’indizione di una gara di rilevanza comunitaria per l’importo pari a 15 milioni lordi. A conclusione del procedimento di gara potremo quindi avviare i lavori. Tenuto conto di tutti questo passaggi ciò potrà avvenire alla fine del 2021, al più tardi nei primi mesi del 2022. Avremo quindi il piano dell’arena realizzato nel 2023″.

SOSTENIBILE E TECNOLOGICA, ECCO L’ARENA DEL COLOSSEO FIRMATA MILAN INGEGNERIA

Sostenibile e altamente tecnologica per garantire la massima tutela delle strutture antiche e, allo stesso tempo, restituire la totale leggibilità del monumento “simbolo d’Italia”. La nuova arena del Colosseo sarà progettata da Milan Ingegneria, società a capo di un raggruppamento di imprese che ha vinto il bando di Invitalia, e sarà realizzata nel 2023. Il nuovo piano “consentirà di visitare i sotterranei e di vedere la maestosità del Colosseo dal centro, come è stato per secoli sino a fine Ottocento“, ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, assicurando che “non sarà un luogo di spettacolo, ma di eventi internazionali di altissimo livello. L’arena- ha detto- farà parlare ancora di più del Colosseo e lo farà ammirare in tutto il mondo”.
Il piano messo a punto da Milan ingegneria, studio che da sempre collabora con Renzo Piano, sarà in legno, sarà reversibile, non toccherà le strutture antiche e sarà realizzato alla quota originaria, quella dell’epoca Flavia, per avere una “completa integrazione sia formale che funzionale”, ha spiegato Massimiliano Milan. “Ma sarà più leggero: verranno realizzati dei pannelli mobili in carbonio e ricoperti in Accoja, un legno trattato con acido acetilenico che lo rende estremamente durevole agli attacchi chimici e biologici. Una scelta, questa, che evita l’abbattimento di altre specie pregiate. “Le lamelle in legno hanno un contenuto altamente tecnologico: ruotando e traslando- ha spiegato- garantiscono la massima flessibilità sia nelle configurazioni che si possono ottenere, che hanno una grande importanza anche dal punto di vista filologico, sia per la gestione degli spazi al di sopra dell’arena”. In più, permetteranno il passaggio della luce naturale che potrà così continuare a illuminare i sotterranei dell’Anfiteatro.
Alcune parti del piano, che si estenderà per tremila metri quadrati, saranno mobili e permetteranno diverse soluzioni sceniche, mentre con la configurazione totalmente aperta sarà possibile vedere gli spazi ipogei, scrigno della complessa macchina degli spettacoli romani. “Le nuove strutture verranno installate senza ancoraggi meccanici profondi e saranno completamente reversibili: se tra cento anni ci sarà la volontà di rimuoverle– ha detto ancora- si potrà ripristinare il monumento esattamente com’è oggi“. Tutela e conservazione gli obiettivi principali del progetto, per cui “l’arena è completamente isolata dalle strutture archeologiche, in modo tale da impedire la trasmissione delle forze orizzontali del sisma e di quelle dinamiche delle persone che la calpestano”.
A livello conservativo 24 unità di ventilazione meccanica distribuite lungo il perimetro controlleranno la temperatura e l’umidità degli ambienti ipogei, per cui in mezz’ora sarà garantito il ricambio completo dell’intero volume d’aria. Il piano proteggerà poi le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici, riducendo il carico idrico con un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana che alimenterà i bagni pubblici del monumento. “Oggi è un giorno di grande importanza per il Parco archeologico del Colosseo, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano- ha detto il direttore del Parco- Alfonsina Russo- Abbiamo riannodato il filo del tempo, restituendo finalmente al pubblico la stessa visione che si aveva in antico, quando l’arena era costituita da un tavolato ligneo poggiato su strutture in legno per permetterne lo smontaggio”.

FRANCESCHINI: “PROGETTO ARENA PASSO AVANTI PER TUTELA MONUMENTO”

“Ancora un passo avanti verso la ricostruzione dell’arena, un progetto ambizioso che aiuterà la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l’immagine originale del Colosseo restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta l’esito della procedura di gara gestita dal Parco del Colosseo insieme a Invitalia per l’affidamento della progettazione e della realizzazione del nuovo piano dell’arena dell’Anfiteatro Flavio.
Il bando, pubblicato il 22 dicembre 2020 con scadenza 1 febbraio 2021, si è concluso con la selezione, da parte della commissione aggiudicatrice sorteggiata da Invitalia e composta da Salvatore Acampora, Alessandro Viscogliosi, Stefano Pampanin, Michel Gras e Giuseppe Scarpelli, del progetto presentato da Milan Ingegneria e illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato lo stesso ministro e il direttore del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo.
Il progetto ha preso idealmente il via il 2 novembre 2014, quando il ministro Dario Franceschini rilancia l’idea dell’archeologo Daniele Manacorda di restituire al Colosseo la sua arena. Il primo settembre 2015 l’arena del Colosseo viene inserita tra i Grandi Progetti Beni Culturali con un finanziamento di 18,5 milioni di euro. Dal 2015 al 2020 si sono svolti numerosi studi e indagini per definire le modalità di realizzazione dell’intervento, che hanno portato al bando di gara appena conclusosi.
La nuova arena dell’Anfiteatro Falvio, così come previsto dal Documento di Indirizzo alla Progettazione (Dip) elaborato dagli architetti, archeologi, restauratori e strutturisti del Parco Archeologico del Colosseo, sarà leggera, reversibile e sostenibile. Il progetto vincitore, infatti, è stato realizzato sulla base del Dip, redatto ai sensi del Codice dei Contratti per consentire al progettista di avere piena contezza di ciò che viene richiesto dall’amministrazione per il perseguimento degli obiettivi posti a base dell’intervento e delle modalità con cui tali obiettivi devono essere conseguiti.
Con la vittoria del bando da parte del gruppo di lavoro composto da Milan Ingegneria e altri partner, si entra così nella fase operativa dell’ambizioso programma di realizzazione. Un progetto che, con tecniche costruttive innovative, uso di materiali appropriati e metodologie di analisi raffinate, permetterà di garantire sicurezza, funzionalità ed economia realizzativa che, oltre a restituire l’immagine originaria del monumento e del suo funzionamento come complessa macchina scenica, permetterà anche di rafforzare tutela e conservazione, in particolare di proteggere le strutture ipogee.

Il piano sarà in legno di Accoya, ottenuto con un particolare processo che ne aumenta resistenza e durabilità: scelta sostenibile che evita l’abbattimento di specie pregiate. Alcune porzioni del piano saranno costruite con pannelli mobili che, grazie a rotazione e traslazione, garantiranno flessibilità e renderanno possibile l’apertura delle strutture ipogee per illuminazione naturale. A livello conservativo poi, 24 unità di ventilazione meccanica distribuite lungo il perimetro controlleranno la temperatura e l’umidità degli ambienti ipogei: in soli 30 minuti sarà garantito il ricambio completo dell’intero volume d’aria. Il piano proteggerà le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici, riducendo il carico idrico con un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana che alimenterà i bagni pubblici del monumento. L’intervento consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello.

“ARENA NON DIVENTERÀ UN LUOGO DI SPETTACOLO”

“La realizzazione dell’arena del Colosseo consentirà di vedere i sotterranei, capendo la macchina scenica straordinaria che c’è sotto. Sarà possibile anche fare alcuni eventi culturali di grandissimo livello. Nessuno per carità pensa che diventi un luogo di spettacolo, ma ciò non toglie che alcuni eventi internazionali rispettosi della tutela si potranno fare”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, presentando il progetto vincitore del bando per la progettazione dell’arena del Colosseo.
“Non a caso il 29 luglio l’Italia sarà il primo Paese a organizzare un G20 Cultura e quel giorno nel pomeriggio i delegati inaugureranno la sessione da quello spicchio di arena che c’è oggi- ha aggiunto- Il Colosseo è simbolo dell’Italia e questo intervento, che farà discutere come è naturale che sia, sarà di grande valore. È una grande sfida per l’Italia e nel 2023 potremo vedere lo splendore del Colosseo finalmente con la sua arena”.

“IL 29 LUGLIO G20 CULTURA INAUGURATO SU ARENA”

“L’Italia sarà il primo Paese a organizzare un G20 Cultura e il 29 luglio pomeriggio tutti i ministri della Cultura del G20 inaugureranno la sessione del G20 Cultura dall’arena del Colosseo”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
“Il Colosseo è simbolo dell’Italia in tutto il mondo- ha aggiunto- e questo intervento, che farà discutere come è naturale che sia, sarà di grande valore. È una grande sfida per l’Italia e nel 2023 potremo vedere lo splendore del Colosseo finalmente con la sua arena“.