Ugo Zamperoni resta presidente di Asolo Prosecco


Il CdA del Consorzio Asolo Prosecco e I Vini del Montello ha rieletto alla presidenza Ugo Zamperoni, confermandolo per un secondo mandato

Ugo Zamperoni presidente Asolo, Prosecco

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio che tutela l’ “Asolo Prosecco e I Vini del Montello” ha rieletto alla presidenza Ugo Zamperoni, confermandolo per un secondo mandato. Vicepresidente è stata nominata Silvia Costa.

Nel rinnovato Consiglio consortile siedono Enrico Bedin, Mattia Bernardi, Giovanni Ciet, Antonio Dal Bello, Roberto Giusti, Paolo Liberali, Simone Morlin, Giuliano Pozzobon e Dario Toffoli. Revisore dei conti è Lorenzo Tirindelli.

L’andamento della denominazione è segnalato in costante crescita: secondo i dati presentati nel corso della riunione del nuovo Consiglio, nel primo trimestre del 2021l’Asolo Prosecco è cresciuto del +28% rispetto ai primi tre mesi del 2020 e la dinamica pare in ulteriore accelerazione, se si considera che il solo mese di marzo segnala una crescita del +45% rispetto allo stesso mese dell’anno prima.

Secondo questo trend, a fine anno si raggiungerà la quota di 18,7 milioni di bottiglie di Asolo Prosecco. A marzo del 2021, infatti, le certificazioni hanno già superato i 5,1 milioni di bottiglie, 1,1 milioni di bottiglie vendute in più rispetto ai primi tre mesi del 2020. Il confronto dei dati è ancor più favorevole se si risale al periodo pre-pandemia: rispetto al 2019 la crescita nel primo trimestre è addirittura del +41%.

Il presidente rieletto Ugo Zamperoni ha affermato: “Pur con tutta la prudenza suggerita dal contesto socio-economico globale, guardando agli ordinativi sembrano esserci i presupposti per immaginare che il trend di sviluppo non muti nei prossimi mesi, che sono tra l’altro particolarmente favorevoli al mercato degli spumanti. Dal lato dell’offerta, siamo perfettamente in grado di assecondare questi ritmi di incremento, che del resto avevamo già ipotizzato quando decidemmo, tra le pochissime denominazioni italiane ad aver fatto questa scelta, di non ridurre le rese ad ettaro della scorsa vendemmia, prevedendo anzi l’adozione di una riserva vendemmiale, capace di assecondare la domanda. Fu una scelta adottata all’unanimità dalla nostra Assemblea dei Soci, che si mostrò compatta, così come altissima è stata l’adesione all’Assemblea elettiva di rinnovo delle cariche consortili, che ha visto esprimersi addirittura il 94,8% degli aventi diritto, dando un grande segnale di coesione della filiera produttiva”.