Ristoratori in protesta bloccano l’autostrada A1


I ristoratori in protesta bloccano l’A1 nei pressi di Firenze: code chilometriche e caos, un’auto investe un manifestante per superare il blocco

Protesta ristoratori autostrada A1

No al coprifuoco, è iniquo“. È una delle voci che arrivano dai ristoratori che hanno bloccato nuovamente l’autostradastop dell’A1 tra Firenze sud e l’uscita Valdarno, all’altezza di Incisa, in entrambe le direzioni, sia per Roma che per Bologna. “Siamo stati costretti, siamo alla disperazione”, dicono alcuni ristoratori prendendo la parola in un video che sta trasmettendo dalla protesta il presidente di Tni (Tutela nazionale Imprese), il ristoratore fiorentino Pasquale Naccari. “Noi vorremmo aprire in sicurezza, stare tranquilli, rispettare i protocolli”, ma il “coprifuoco non ci può permettere di riaprire. Come si fa, la gente a che ora dovrebbe venire a cenare? E come si fa a riaprire dovendo rispettare i protocolli assurdi solo all’esterno. E chi non ha spazi organizzati all’esterno, come fa?”. E ancora, racconta l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it): “Come si fa ad aprire all’esterno se alle 19 fa già un freddo della miseria? Ci state rovinando”, dice un altro ristoratore.

LEGGI ANCHE: Dal 26 aprile zone ‘giallo rafforzato’: riaprono ristoranti all’aperto, anche a cena

Nel corso della manfestazione uno dei ristoratori è stato investito da un’auto che ha forzato il blocco organizzato da Tni tra Firenze e il Valdarno. È proprio la sigla a postare il video dell’accaduto su Facebook. Sempre dalla piattaforma social si informa delle condizioni dell’imprenditore: “Per fortuna niente di grave, sembra. Solo un colpo alla spalla”. Intanto sull’asfalto dell’autostrada è stato allestito un tavolo da ristorante: “Si apparecchia, sì, all’aperto. Ma in autostrada. Vicino agli autogrill”, si spiega.

Le 11 proposte

Sono undici le richieste lanciate dai ristoratori che stanno occupando l’autostrada A1, tra Firenze e il Valdarno. C’è il no al coprifuoco e l’apertura, dal 25 aprile“a pranzo e a cena sia dentro che fuori i locali”, si legge da Tni, sigla che sta protestando in strada. Oltre a questo “non vogliamo il distanziamento di 2 metri e il pagamento solo con il Pos; vogliamo tavoli anche per i frequentatori abituali, non più solo congiunti; richiediamo i voucher emergenziali; chiediamo l’esonero della richiesta del Durc; moratoria legge Bersani fino al 2023; no al pass vaccinale; abolizione tetto del 30% per gli indennizzi”. I ristoratori, infine, invocano “mai più chiusure”.

Autostrade consiglia percorsi alternativi

Ed è Autostrade a fare il punto sul traffico attraverso il proprio sito web: “All’interno dei tratti chiusi, il traffico è bloccato e ci sono 6 chilometri di coda verso Roma e 5 verso Bologna. Chi è in viaggio verso Roma deve uscire a Firenze sud, dove si registra 1 chilometro di coda, e può rientrare in autostrada a Valdarno dopo aver percorso la viabilità ordinaria”. Chi, invece, è in viaggio verso Bologna “deve uscire a Valdarno dove si registrano 4 chilometri di coda e può rientrare in A1 ad Incisa”. Inoltre “per le lunghe percorrenze si consiglia di uscire a Firenze Impruneta, seguire indicazioni per Siena, percorrere il raccordo Siena-Bettolle con rientro in A1 a Valdichiana; percorso inverso per chi viaggia verso Bologna”.