Lesioni al menisco: le cause dipendono dall’età


Il menisco può lesionarsi in conseguenza di un trauma, che può avere entità maggiore o minore, oppure a causa di un processo degenerativo: cause che variano con l’età

Lesioni al menisco: le cause variano con l’età

menischi sono, per definizione, due strutture di forma semicircolare e di sezione triangolare, posizionate sul lato interno e laterale del ginocchio tra la tibia e i condili femorali. La loro struttura è composta di un tessuto  fibro-cartilagineo.
All’interno dell’articolazione, svolgono principalmente una funzione  ammortizzante tra il femore e la tibia, distribuendo i carichi biomeccanici e scaricando, in questo modo, durante la stazione eretta, il peso corporeo su una superficie più ampia del piatto tibiale. Inoltre contribuiscono, insieme ai legamenti, alla stabilità articolare.

Proprio per  queste loro funzioni di “ammortizzatori” e di “stabilizzatori”, è frequente che i menischi si lesionino. In base all’età dell’individuo e al suo stile di vita, le lesioni saranno di carattere differente, e, pertanto, anche la scelta del trattamento da adottare varierà in base a questi parametri.
In giovane età, per esempio, si predilige l’intervento chirurgico, mentre in età più avanzata, si propende per un trattamento di tipo conservativo.

Ne parla il dottor Enrico Arnaldi, Responsabile di Ortopedia artroscopica e ricostruttiva del ginocchio in Humanitas.

Cosa provoca la lesione del menisco?

Il menisco può lesionarsi principalmente per due motivi: in conseguenza di un trauma, che può avere entità maggiore o minore, oppure a causa di un processo degenerativo, per usura progressiva.

I traumi sono comuni per  individui tra i 15 e i 35 anni e possono riguardare, contemporaneamente, anche altre strutture del ginocchio. È frequente in lesioni causate da attività sportive come lo sci o il calcio, che possono coinvolgere, per esempio, nello stesso tempo il menisco o i menischi e il legamento crociato anteriore.
In questi casi, si parla di trauma indiretto, ovvero causato da movimenti di rotazione e/o trazione associati a un brusco cambio di direzione con uno stress di  carico maggiore sull’articolazione.

I processi degenerativi, invece, affliggono persone over 40, che, per lavori usuranti, per esempio i pavimentisti, o propensione all’attività fisica e sportiva amatoriale, come la corsa, sottopongono il ginocchio a uno stress continuo.
Quando si incorre in un trauma in età più avanzata, si tratta spesso di micro-traumi, perché sono di origine più blanda rispetto a quelli che incorrono in età giovanile e sono causati per lo più da movimenti apparentemente banali, come sollevarsi da una posizione seduta o salire e scendere le scale.

I sintomi a cui prestare attenzione

Il primo segnale di un trauma o micro-trauma al menisco è un dolore acuto che si manifesta con un rumore di “schiocco” nell’articolazione, nella parte interna o esterna, a cui può seguire un cedimento e/o una sensazione di impotenza funzionale. In seguito si avvertirà dolore e gonfiore alla zona interessata e, con il passare dei giorni, l’articolazione potrebbe anche bloccarsi e non riuscire a più a compiere movimenti semplici.

In caso si sospetti di una lesione al menisco, è opportuno farsi visitare dallo specialista. Abitualmente la diagnosi è clinica e avviene tramite una visita ortopedica e una serie di test.
Per valutare poi le condizioni effettive del menisco e la natura della lesione (dunque se è degenerativa e se è riparabile o meno), si ricorre alla risonanza magnetica.

Trattamento: conservativo o chirurgico?

Se la lesione del menisco avviene su un paziente di oltre 40 anni, si predilige il trattamento conservativo: la chirurgia (meniscectomia selettiva) infatti potrebbe concorrere ad accelerare il processo artrosico, poiché, venendo a mancare il “cuscinetto” interno all’articolazione, negli anni successivi al trattamento chirurgico il ginocchio potrebbe andare incontro ad artrosi.

Il trattamento conservativo, dunque, prevede l’utilizzo di eventuali  infiltrazioni acido ialuronico e una modifica dello stile di vita da parte del paziente. Chi è sovrappeso, infatti, dovrà seguire un percorso di perdita di peso per limitare il carico sull’articolazione e chi è solito praticare attività fisica, dovrà ridurla o cambiarla, scegliendo un’attività che gravi meno sulla zona del ginocchio.

In età giovanile di solito si ricorre alla chirurgia di riparazione: il tessuto meniscale, infatti, nei giovani ha una ampia possibilità riparativa e, pertanto, se possibile in questi casi si deve sempre cercare la conservazione del menisco per mezzo di una sua riparazione. La meniscectomia, come alternativa, deve sempre evitare la completa asportazione del menisco limitandosi in questi casi a una “regolarizzazione” del tessuto meniscale lesionato.